L’Italia ricomincia dalla Romania
La parola d’ordine è dimenticare. Nel ritiro degli Azzurri il giorno dopo lo “tsunami nero” che ha travolto la squadra di Berbizier è dedicato al recupero, fisico e psicologico. Il presidente Dondi la prende con ironia:”Ho avuto una pessima nottata. Ho fatto sogni strani, vedevo maglie nere ovunque…Sicuramente avranno dormito meglio i neozelandesi!” Poi, più seriamente:”L’unica cosa che posso dire è che se si doveva sbagliare una partita, meglio sbagliare questa. Ora bisogna riprendere a lavorare con umiltà per i prossimi impegni.”
La Marea Nera travolge gli Azzurri
Anche questo fa parte della natura del rugby: il verdetto del campo rispetta sempre i valori delle squadre che si affrontano. All’esordio nella Rugby World Cup 2007 l’Italia sbatte contro i primi del mondo e l’impatto è durissimo. La Nuova Zelanda marca a fuoco il tabellone con un 76-14 testimone delle due diverse categorie cui, ancora, appartengono All Blacks e Azzurri. Devastanti i primi 30’ di gioco.
Il rugby porta all’estero una nuova idea dell’Italia
Lo sport metafora della vita. Molto di più che un luogo comune da pedagoghi di dubbia vaglia, oggi più che mai. Oggi che lo sport Azzurro si misura con il mondo, oggi che il calendario ci ricorda una data che segna la storia recente di una Nazione intera. Comunque la si veda, l’8 settembre è una ruga sul volto di ogni italiano, fin dalla sua nascita.
Scende in campo l’Italia. Due cambi dell’ultim’ora per gli All Blacks:Muliaina centro e Mc Donald estremo
Lo stadio è il Velodrome di Marsiglia. La partita Italia – Nuova Zelanda. Di fronte la sete di vittoria della World Cup degli All Blacks che dura da venti anni e la fame di gloria degli Azzurri. Oggi alle 13.45(diretta tv su Skysport1) l’Italia di Berbizier sfida i migliori per misurare sé stessa. L’unico vantaggio per Bortolami e compagni è la totale assenza di pressione, tutta sulle spalle dei Guerrieri Neri di Graham Henry.
L’artiglio dei Pumas ferisce l’orgoglio francese!
Magnifica apertura per la Rugby World Cup 2007. Protagonista una meravigliosa Argentina che è andata a violare la fortezza di Saint Denise superando una Francia deludente con il punteggio di 12-17. La vittoria dei sudamericani ha poggiato le sue basi sulla “garra”(la grinta argentina), sulla passione, sul gioco di calcio ma anche su una splendida organizzazione difensiva.
Si comincia. Per Francia e Argentina è già battaglia senza quartiere
Questa sera (ore 21, diretta tv su Skysport1) finisce il tempo delle parole, i guerrieri del rugby scendono in campo. Allo stadio Saint Denis di Parigi andrà in scena l’overture della Rugby World Cup 2007 e si farà subito sul serio. Francia – Argentina è solo la prima delle battaglie che vedranno anche l’Irlanda giocarsi i due posti a disposizione per l’accesso ai quarti del girone D, chiamato non a caso “girone della morte”.
Italia – Nuova Zelanda, ecco le formazioni
“Temo i greci anche quando portano doni…” diceva qualcuno, e con i neozelandesi è lo stesso. All’antivigilia dell’esordio nella Rugby World Cup 2007 che vedrà l’Italia affrontare la Nuova Zelanda al Velodrome di Marsiglia (sabato 8 ore 13.45, diretta tv Skysport1), dal quartier generale degli All Blacks i complimenti per gli Azzurri si sprecano:”Sappiamo bene che il minimo calo di attenzione da parte nostra potrebbe costare caro – ha detto il ct Graham Henry -. L’Italia non è più quella di 20 anni fa, ha battuto Scozia e Galles e ultimamente avrebbe dovuto vincere anche contro l’Irlanda non fosse stato per le decisioni arbitrali(bontà sua!, nd.r.).”
Gli Azzurri partono per la campagna di Francia. Berbizier:”Il meglio è davanti a noi”
“Il rugby è divenuto, in breve tempo, un fiore all’occhiello dello sport italiano e del CONI.” Parole e musica del presidente Petrucci che ha salutato così, nella Sala d’Onore del Foro Italico, l’Italia di Berbizier in partenza per la Rugby World Cup 2007. Si comincia da venerdì 7 settembre in Francia dove venti squadre si contenderanno il Web Ellis Trophy, giunto alla sesta edizione.
Diego Dominguez:”L’Italia ai quarti, poi porto la World Cup 2015 a Roma”
Se esiste un prototipo umano di capacità manageriale in grado di capitalizzare le proprie potenzialità, questi è Diego Dominguez. Lui continua a vincere nella vita anche dopo aver smesso di violentare con i suoi calci, di precisione proverbiale, i pali dei campi da rugby di tutto il mondo. Elencare l’intero Palmàres da giocatore è un’impresa.