Il rugby porta all’estero una nuova idea dell’Italia

fratelli d'ItaliaLo sport metafora della vita. Molto di più che un luogo comune da pedagoghi di dubbia vaglia, oggi più che mai. Oggi che lo sport Azzurro si misura con il mondo, oggi che il calendario ci ricorda una data che segna la storia recente di una Nazione intera. Comunque la si veda, l’8 settembre è una ruga sul volto di ogni italiano, fin dalla sua nascita.


E proprio oggi gli italiani dello sport scenderanno in campo, chiamati ad offrire qualcosa, ad affermare la propria identità.

Calcio, pallavolo, rugby, dov’è la differenza?

Da qualche parte, in giro per il mondo ci saranno italiani vestiti di azzurro che lotteranno per affermare la propria esistenza di fronte al mondo, i propri valori.

Eppure, una piccola differenza sembra esistere.

Una sottile linea azzurra che sembra distinguere il lavoro di 30 ragazzi guidati dal francese Berbizier nella sfida agli All Blacks.

Essi portano in giro per il mondo un’idea diversa di italiano.

Uno che accetta le regole, che non cerca vantaggi immeritati, che rispetta l’arbitro e non demonizza l’avversario.

Nessun allenatore avversario potrebbe accusarli di disonestà perché lavorano duro e accettano le sconfitte come le vittorie.

Stanno indicando una Via, guadagnano rispetto.

Anche per questo, come italiani, dovremo essere loro grati.


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