Rugby World Cup, Italia addio
Non ce l’abbiamo fatta. Il grande sogno di organizzare la Rugby World Cup 2015 è svanito oggi nelle prestigiose sale del Burlington Hotel di Dublino, sede del Council dell’International Board. › Continue reading
Non ce l’abbiamo fatta. Il grande sogno di organizzare la Rugby World Cup 2015 è svanito oggi nelle prestigiose sale del Burlington Hotel di Dublino, sede del Council dell’International Board. › Continue reading
Tutti in piedi, entra l’Italia. L’applauso con il quale il Council dell’International Rugby Board ha accolto il documento per la candidatura italiana ad ospitare la Rugby World Cup nel 2015 o nel 2019 è decisamente inusuale. › Continue reading
L’Italia del rugby si appresta a vivere una delle giornate più importanti e significative dei propri ottanta anni.Domattina, al Royal College of Physicians di Dublino, la delegazione italiana guidata dal Presidente Giancarlo Dondi presenterà al Consiglio dell’International Rugby Board, riunito in seduta annuale, la candidatura dell’Italia ad ospitare nel 2015 o nel 2019 la Coppa del Mondo di rugby, terzo evento sportivo del panorama internazionale. › Continue reading
“Non è il girone migliore, ma nemmeno il peggiore che ci potesse capitare”. La sintesi è del Team Manager azzurro Checchinato ed è, in larga misura, condivisibile. Si è tenuto oggi a Londra, nella suggestiva cornice del “Giant Rugby Ball” ai piedi del Tower Bridge, il sorteggio per determinare i quattro gironi della Rugby World Cup 2011 che si terrà in Nuova Zelanda dal 10 settembre al 22 ottobre.
Il palcoscenico è quello dello Stade de France di S. Denis, sede della finale della Rugby World Cup 2007 di sabato scorso. La partita è appena terminata e lo stadio sembra un disco volante calato sulla periferia parigina pieno di luci, colori e sudafricani festanti per la vittoria. La cerimonia della premiazione va un poco per le lunghe, le telecamere mostrano l’orafo di fiducia dell’International Board che sta finendo di incidere il nome del Sudafrica accanto a quello degli altri vincitori sulla fascia d’oro che copre la base di legno della coppa.
Il Sudafrica in cima al mondo. Gli Springboks di White conquistano la Rugby World Cup 2007 battendo i campioni uscenti dell’Inghilterra per 15-6 in un match dal sapore antico. Il primo tempo vive sull’equilibrio tra due squadre che giocano un rugby simile. Fisico, difesa feroce, lotta selvaggia sui punti d’incontro, larghissimo uso dei calci tattici.
Una meravigliosa Argentina vince la “sua” Rugby World Cup 2007 umiliando a Parigi la Francia nella finale per il 3° posto con uno schiacciante 10-34(5 mete a 1!). Alla vigilia era stato duello verbale tra Pichot e Felipe Contepomi provocatori (“dovè finito il rugby-champagne?”) e Poitrenaud che rispondeva per le rime (“L’Argentina?Solo maul e up&under, non è rugby”). In campo, nulla di meno quanto a battaglia.
Lucas Borges gioca ala nell’Argentina e, fino a domenica scorsa, doveva essere molto contento della Rugby World Cup 2007 disputata da lui e dai suoi Pumas. Poi, è accaduto qualcosa che può minare anche le certezze più granitiche per un giocatore di rugby. In semifinale ha incontrato Brian Habana. Anche lui gioca ala nel Sudafrica e la sua velocità è talmente soprannaturale che da qualche tempo circola su You-Tube un video in cui gareggia con un ghepardo.
Il Sudafrica di Jack White vola in finale battendo 37-13 l’Argentina che ha colorato di biancoceleste l’intera Rugby World Cup 2007. Rimarrà negli occhi degli appassionati la voglia e l’orgoglio di una nazione che merità di più dal mondo ovale. Il pack dei Pumas parte alla grande dominando le prime quattro mischie ordinate dall’arbitro Walsh.
Nel 2003 un drop di Wilkinson decise la finale della World Cup contro l’Australia. Oggi, un altro drop di Re Jonny ha segnato la fine dei sogni dell’intera Francia, sicura di vincere il mondiale dopo aver eliminato gli All Blacks. Con il punteggio di 14-9, l’Inghilterra si è guadagnata il diritto di continuare a sognare.