Berbizier definisce la lista dei 30

Ecco i magnifici trenta. Al termine del ciclo di allenamento nel centro di Spala in Polonia all’insegna del contatto fisico e della crioterapia, Pierre Berbizier ha diramato la lista definitiva dei trenta giocatori che a settembre si batteranno per portare l’italrugby nella storia. L’occasione è davvero ghiotta. Nel girone toccato in sorte agli azzurri il primo posto è prenotato dagli strafavoriti All Blacks della Nuova Zelanda, ma per il secondo valido per la qualificazione ai quarti di finale l’Italia se la vedrà con una Scozia che, già battuta a domicilio nell’ultimo Sei Nazioni, attraversa uno dei peggiori momenti della sua gloriosa storia.


Chi conosce la proverbiale combattività degli Highlanders sa che ciò non significa vittoria in tasca per gli azzurri ma, certo, saranno loro a doversi preoccupare.

Gli ultimi esclusi dalla lista definitiva sono il pilone Carlos Nieto, La terza linea Zaffiri e l’apertura del Brive Luciano Orquera.

I primi due pagano guai fisici fastidiosi che ne hanno limitato la possibilità di allenarsi all’altezza del resto del gruppo.

Soprattutto per Nieto la mancata convocazione sorprende un poco, specialmente se messa in relazione con lo splendido rendimento del pilone nella Premiership inglese.

Del resto, l’incredibile livello di efficienza fisica richiesto dal rugby moderno non concede deroghe.

Per Zaffiri un’esclusione annunciata, nonostante la stima nutrita dallo staff e dai compagni per il rude aquilano.

Nel caso di Orquera, invece, anch’esso autore di una pregevole stagione in Francia, hanno prevalso considerazioni squisitamente tecniche.

Nel ruolo di apertura, escluso dall’inizio l’ingombrante Scanavacca, piena fiducia a Pez anche se si fa strada con insistenza la candidatura De Marigny per la maglia n.10.

Nell’arco del torneo con numerosi impegni ravvicinati, ci potrebbe essere spazio per entrambe le soluzioni, senza dimenticare l’ipotesi-Bortolussi in caso di necessità.

La preparazione svolta fin qui ha cementato le certezze di un gruppo che arriva nel migliore dei modi all’appuntamento decisivo della Rugby World Cup.

I nostalgici dell’epopea-Coste ci scuseranno ma questa di Berbizier sembra davvero essere l’Italia ovale più forte di tutti i tempi.

L’ultimo Sei Nazioni ha regalato ai numerosi nuovi tifosi del rugby italico una compagine forte, determinata, all’altezza delle migliori.

“La mischia degli azzurri è una delle migliori del mondo. La nostra prima partita non sarà una passeggiata.” Sono parole del ct degli All Blacks Graham Henry che, un tempo neanche troppo lontano, avrebbe liquidato con un sorrisetto ironico la domanda sul match con l’Italia.

Attorno alla leadership di Bortolami è cresciuta una squadra con una sua precisa identità che basa su tre concetti guida:conquista forte, difesa forte, capacità di concretizzazione.

Questi sono stati i precetti di Berbizier in un ritiro che ha visto l’inserimento nella lista di Manoa Vosawaiall’Italia qualcosa di quello che ha ricevuto in questi anni.


9 Responses to “Berbizier definisce la lista dei 30”

  • Franco Says:

    ciao Sandro,
    se hai notizie in piu sul bollettino medico di Zappo’ sarebbero ben accette.
    Trovo scandaloso e con conseguenze disastrose per il nostro movimento , convocare VOSAWAI un giocatore uncapped e tagliare in fretta un giocatore simbolo come Zaffiri.
    le giustificazion tecnico-commerciali fiscali e politiche le immagino tutte, ma e’ veramente inaccettabile da un certo punto di vista.
    Tu cosa ne pensi, visto che hai evocato appena la cosa nelle ultime righe del tuo intervento?
    Saluti e buone Ferie
    Franco

  • Francesco Says:

    E comunque “cappando” Vosawai lo facciamo italiano di formazione estera ma equiparato a pieno titolo … con tanti saluti alla regolarità del campionato.
    Tagliare Nieto a pilone destro mi sembra un grosso azzardo, specie se succede qualcosa a Castro (incrociamo le dita)
    Francesco

  • Franco Says:

    Sia Nieto che Zaffiri hanno problemi fisici, ma data la caratura si poteva comunque aspettare un po di piu visto che mancano ancora 5 settimane.
    Non ci sono piloni destri a parte Castro??? Aguero non e’ adattabile?
    Franco

  • MelaFromNZL Says:

    scusate l’ignoranza….ma piloni destri italiani (o almeno cognome straniero ma nati in italia) non esistono nel nostro paese???
    Saluti da auckland

  • alessandro fusco Says:

    Ciao a tutti!
    Anzitutto, è stato convocato in extremis Staibano, pilone nato e cresciuto in Italia caro Mela, in sostituzione dell’infortunato Carletto Del Fava. Che io sappia il motivo è effettivamente fisico. Circa la scelta di Vosawai, dico che mi dispiace molto per Zaffiri, giocatore che per caratteristiche tecniche e caratteriali merita di più, ma questa è una strada seguita dalle più grandi potenze del rugby, pragmaticamente dico: perchè non dovrmmo farlo noi? Vogliamo ricordare cosa fanno gli All Blacks con Figiani e Tongani e isolani vari? Del resto se le regole lo consentono…Io penso che sia troppo importante per il movimento fare un grande mondiale, ed avere un n.8 come Vosawai con Bergamasco e Parisse flanker non è cosa da poco. Aspetto le vostre repliche, fra un bagno e l’altro…A presto!

  • MelaFromNZL Says:

    Ale, i fijiani e tongani e samoani negli ABs sono kiwi a tutti gli effetti dal momento che o sono nati in NZL o hanno frequentato le scuole elementari nel paese. sicuramente hai ragione tu nel dire che un positivo mondiale (con stranieri in squadra) darebbe una grande spinta al movimento rugbystico e gia’ nel 2011 (qui in NZL) o meglio nel 2015 potremmo avere una squadra forte e ocmpetitiva tutta italiana. mi sai dire per curiosita’ qual’e’ la ratio italiani/stranieri nella squadra del mondiale?
    PS= cara mela e non caro!

  • Francesco Says:

    Certo, fare il mondiale è importante, ma sappiamo tutti che avremo tre partite con risultato scritto (non penso sia più il tempo di farsi mettere in crisi dalla Romania) ed una chiave il 29 settembre, cui la Scozia arriva con un certo carico di partite e noi con il Portogallo a dieci giorni di distanza. Ed è più che credibile che se andiamo ai quarti, senza carichi mentali, giocheremo una bella partita ma al 99% perdiamo.
    Ora, per tutto qusto (una partita) serve Vosawai ? Il rischio di mettere in crisi i giocatori affiatati con l’inserimento di un corpo estraneo c’è ed è forte.

  • alessandro fusco Says:

    Mela, scusa!!!! :)

  • alessandro fusco Says:

    Caro Francesco,
    il calendario mondiale non l’abbiamo scelto noi, è questo e ognuno deve adattarvisi. Per inciso, per l’Italia è particolarmente positivo, sono d’accordo con te. Rispetto alla questione-Vosawai, penso e so che ha avuto già un mese e mezzo per ambientarsi ed il gruppo lo ha accolto senza grandi problemi. Per me si tratta di un ottimo rinforzo che avrà il suo peso ed aggiunge una dimensione importante al gioco del pack azzurro. Allo stato vedo più vantaggi che svantaggi dal suo inserimento, avremo tempo per valutare chi ha ragione. Intanto, grazie e a presto!

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