La banda – Berbizier può scrivere la storia

Azzurri contro Bleus. Berbizier contro Laporte. Italia contro Francia. Comincia così domani allo stadio Flaminio(ore 14.30, diretta tv su La7 dalle 14) l’ottava avventura nel RBS Sei Nazioni 2007 per l’Italia del rugby. Subito la sfida contro i campioni in carica, la squadra n.2 del ranking mondiale dietro gli All Blacks che a novembre li hanno strapazzati a domicilio.


La Francia ovale ha i suoi problemi, anzitutto gli infortuni.

Il capitano Pelous ha rinunciato al Torneo, la sua caviglia non gli permette di guidare i galletti sul campo, il mercurio francese Michalack ha salutato la compagnia da tempo, l’utility back Castaignede, determinante lo scorso anno, resterà a guardare.

Ma la questione più importante è la discussione circa la gestione di Bernard Laporte, il “professorino” che guida i galletti verso una storica Rugby World Cup da vincere in casa a settembre.

In patria non gli hanno mai perdonato la sua aria di superiorità, una certa arroganza e, ultimamente, la scelta di schierare Damiene Traille, fortissimo come centro, all’apertura.

Laporte continua a cambiare e nel tourbillon di avvicendamenti si fa fatica a individuare una linea omogenea.

Anche contro l’Italia i francesi schiereranno una mediana inedita, Skrela -Mignoni, e un nuovo n.8, Chabal che gioca in Inghilterra per i Sale Sharks.

“Un conto è avere un patrimonio di possibilità, altro discorso è saperle usare.”

La polemica a distanza di Berbizier cominciata con un’intervista su L’Equipe e proseguita in settimana la dice lunga sui rapporti tra i due ct, ma la sfida non si esaurisce in questo duello.

Le coppie dei centri, ad esempio: Fritz – Jauzion per i francesi, Bergamasco Mirco – Canale per gli azzurri, fisicità e difesa per i galletti, estro e imprevedibilità per la coppia italiana.

E ancora i mediani:inedita la coppia ospite con la rapidità di Mignoni e la classe di Skrela che però non gioca in nazionale dal 2001, motivatissima quella italiana con Griffen in cerca di riscatto dopo un novembre opaco e Scanavacca che si gioca tutte le sue possibilità per vestire il n.10 ai Mondiali.

Il gladiatorio Mauro Bergamasco contro il navigato Betsen, e si potrebbe continuare.

Altra sfida nella sfida di un match mai banale è determinata dalla presenza di 8 giocatori italiani sui 15 titolari protagonisti del campionato francese e nelle migliori squadre.

Per Dellapè, che gioca nel Biarritz campione in carica, in Francia non hanno ancora imparato a rispettare il rugby italiano, i giocatori azzurri sono intenzionati a fargli cambiare idea.

Potrebbe interpretarsi anche così la presenza in panchina del veterano Troncon, unico superstite della sola vera vittoria dell’Italia nella storia delle sfide contro i cugini d’oltralpe.

Era il 22 marzo 1997 e a Grenoble la meravigliosa Italia di Coste strapazzò la Francia fresca vincitrice del Grande Slam nell’allora 5 Nazioni con il punteggio di 40-32, indimenticabile.

Troncon era in campo allora, sarà in panchina oggi, giustamente recuperato alla causa del rugby azzurro dopo una pausa di un paio di anni, magari funzionasse come un simbolico segno del destino.

Dopo gli elogi, una valanga, e i punti – solo uno a Cardiff, dello scorso anno, i tempi sono ormai maturi per concretizzare quei risultati in grado di far decollare l’interesse, peraltro già in crescita enorme, presso il grande pubblico.

Per Bortolami ed i suoi il momento è adesso, avanti Italia.


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