dic 8 2006

Sei Nazioni, via libera di Veltroni ai lavori al Flaminio

Si è tenuto a Roma un incontro tra il sindaco Veltroni e il presidente federale Dondi finalmente decisivo per la realizzazione dei lavori di ammodernamento dello stadio Flaminio in vista del Torneo delle Sei Nazioni.

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nov 26 2006

Più vicini ad Australia e Argentina che al Canada

“Siamo più vicini all’Australia(4°posto del ranking internazionale) e all’Argentina(6°) che al Canada(13°).” L a sintesi di Pierre Berbizier al termine dei Jaguar Test Match di novembre offre solidi punti di riferimento ad una analisi della posizione dell’Italia che non può prescindere dai risultati.

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nov 25 2006

L’Italia torna alla vittoria ma non mancano i problemi

Finalmente la vittoria. L’Italia di Berbizier coglie l’ultima delle opportunità a sua disposizione per non trasformare il mese di novembre nella Beresina del “petit general” schiantando, 41-6 il risultato finale, la resistenza dei Canucks canadesi di Suggitt tredicesimi nel ranking dell’International Board, ma dopo un primo tempo assai deludente terminato sul 13-6 per gli azzurri solo grazie ad una meta del capitano Bortolami e all’impreciso piede dell’apertura canadese Monro, in grado di fallire due dei quattro calci piazzati concessi nella prima frazione da una squadra azzurra estremamente fallosa.

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nov 25 2006

Il giorno di “Pepe”

Mai visto “Pepe” Scanavacca così determinato. A 33 anni il mediano di apertura del Calvisano ha un solo obiettivo in testa: la Rugby World Cup 2007. A settembre vuole, più di ogni altra cosa, essere in Francia con il gruppo azzurro. Per questo ha lasciato la “sua” Rovigo per il più ambizioso Calvisano che gli consente di essere di più sotto i riflettori e di giocare in un gruppo competitivo.

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nov 24 2006

Il XV azzurro per il Canada. Chance per Scanavacca

Pierre Berbizier ha operato sei cambi nel XV di partenza che affronterà domani il Canada (diretta tv su La7 dalle 14.30) a Fontanafredda (Pn). Il più atteso appare essere quello che vede “Pepe” Scanavacca indossare la maglia n.10 in luogo di Pez, deludente nei precedenti match, anche se l’avvicendamento sarebbe stato già previsto indipendentemente dall’esito dei primi due Jaguar Test Match.

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nov 24 2006

I giovani romani dell’Accademia

A Tirrenia è operativa da settembre l’Accademia per lo sviluppo dei giovani rugbisti azzurri intitolata alla memoria di Ivan Francescato. Tra i giovani U.19 provenienti da tutta Italia, il gruppo numeroso è quello romano, capeggiato dal n.8 della Capitolina Rudolph Mernone, 186 cm. per 95 kg. classe 1988:”Qui stiamo benissimo – spiega – siamo molti romani e la lontananza da casa non si sente perché nel fine settimana ritorniamo ai club per giocare. Tra noi siamo molto uniti e sappiamo che qui abbiamo una grande occasione.”

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nov 22 2006

Intitolata a Ivan Francescato l’Accademia dei giovani azzurri

Mentre Berbizier combatte con i suoi uomini per il presente del rugby italiano, la federazione del presidente Dondi gestisce l’attuale momento di crescita gettando le basi per il futuro. Per perseguire questo obiettivo è stata istituita presso il centro CONI di Tirrenia l’Accademia del rugby intitolata alla memoria di Ivan Francescato, tre-quarti centro della magnifica squadra guidata da George Coste che, a suon di risultati, si guadagnò il diritto nella seconda metà degli anni ’90 a partecipare al Sei Nazioni.

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nov 19 2006

Italia, il giorno dopo

Dopo 24 ore, la delusione brucia ancora. L’ennesima sconfitta di misura contro una delle migliori squadre del mondo lascia più musi lunghi che sorrisi nell’Italia del rugby che sale a Sacile per preparare l’ultimo match di novembre contro il Canada sabato prossimo a Fontanafedda.

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nov 18 2006

Berbizier:”La responsabilità è di tutti”

“La responsabilità della sconfitta è di tutti.” Troppo evanescente la cortina fumogena con cui Pierre Berbizier cerca di coprire, in sala stampa, le responsabilità dei suoi mediani. Evanescente come la prova di Griffen e Pez, incapaci di attuare il piano di gioco.

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nov 18 2006

Mediani evanescenti, l’Italia non cresce

Il tempo delle prove d’appello è giunto al termine. Le troppe “onorevoli sconfitte” hanno rosicchiato, un poco alla volta, il margine di tolleranza e l’analisi deve farsi impietosa. L’Italia cede le armi, 16-23 il risultato al termine, al cospetto dei Pumas che Loffreda ha ampiamente rimaneggiato rispetto al XV vittorioso a Twickenham, in capo ad un match autentico capolavoro di autolesionismo.

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