Rugby World Cup 2011, gli Azzurri tengono per un tempo

Buona la touche azzurra contro l'Australia L’Italia gioca un primo tempo straordinario per competenza difensiva e solidità nella conquista all’esordio nella Rugby World Cup 2011, getta via un paio di occasioni offensive poi nei secondo tempo emergono le qualità offensive dell’Australia, favorita per la vittoria finale nel torneo, e per l’Italia è notte. Il risultato fa 32-6 ma gli Azzurri ci sono.Nel North Harbour Stadium gli spalti sono pieni di ragazzi con il tricolore dipinto sul viso, alcuni sono italiani ma la maggior parte è neozelandese, gli australiana non sono amati da queste parti e si vede.

Primo tempo perfetto di Parisse e compagni, capaci di dominare in rimessa laterale grazie ad un immenso Van Zyl che della touche italiana è il gran regista e a un difesa estremamente competente nelle fasi a terra.

I difensori del fortino azzurro sono capaci di rubare ben quattro palloni nell’area del breakdown e gli Wallabies, che in questo fondamentale sono abituati a dettare legge, sbandano.

Sopra le righe la prestazione di tutti gli avanti, con Zanni e Barbieri una spanna su tutti nel lavoro sporco, sostenuti splendidamente da Lo Cicero e Castrogiovanni, oggi la migliore coppia di piloni del pianeta.

Anche Semenzato è straordinario nell’interpretare la fase difensiva e nel portare pressione sui registi avversari, mentre l’unico neo azzurro è rappresentato da Orquera, disastroso in un paio di scelte tattiche che, se gestite in maniera più lucida, avrebbero fruttato punti fondamentali.

Senza i suoi errori probabilmente l’Italia finirebbe il primo tempo addirittura in vantaggio, ma va benissimo anche il sorprendente 6-6 all’halftime ottenuto con due calci per parte di Mirco Bergamasco e Quade Cooper contro una delle grandi favorite per la vittoria finale.

Nel secondo tempo l’Australia ingrana l’ultima marcia, quella che ancora manca alla macchina italiana, e firma quattro mete giunte da errori individuali e di squadra di una Italia cui non è ancora possibile chiedere 80′ all’altezza dei migliori del mondo.

E allora al 51′ perdiamo una touche, per il resto del match stratosferica, e gli Wallabies non perdonano spedendo in meta Alexander.

Al 56′ Masi perde un pallone al volo e da qui nasce la meta di Ashley-Cooper.

Al 58′ O’Connor sfrutta l’indecisione della linea difensiva italiana che nel secondo tempo non sale come nel primo e marca ancora.

Al 67′ Ioane conquista il bonus grazie a gambe di valore mondiale ma anche alla perdita, inevitabile, di certezze della nostra difesa.

Il risultato fa 32-6 per i canguri, nulla di male nè di imprevisto ma c’è molto da lavorare in vista dello spareggio con l’Irlanda e alcune cose di cui essere felici.

Partiamo da qui, da una touche che ha trovato in Van Zyl, e va dato atto della scelta a Mallett e al suo staff, un regista eccelso.

Dalla crescita nella tenuta complessiva, da un pack di valore mondiale assoluto, da un Semenzato ormai garanzia a questi livelli.

Tra le note negative il mediano di apertura, spot nel quale, viste le prestazioni di Orquera, è giunto il momento do dare fiducia a Bocchino che certamente non può fare peggio e come risultato minimo può sfruttare l’esperienza per crescere.

Altra cosa su cui lavorare è la capacità di mantenere la linea difensiva avanzante per tutto il match, non solo per 40′.

Se ci riusciremo sarà l’Irlanda Ia doversi preoccupare.

ITALIA – AUSTRALIA 6-32
Domenica 11 settembre, ore 5.30 – North Harbour, Auckland
Italia:
15 Andrea Masi, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Gonzalo Canale, 12 Gonzalo Garcia (62′ Luke McLean), 11 Mirco Bergamasco, 10 Luciano Orquera (73′ Riccardo Bocchino), 9 Fabio Semenzato (70′ Edoardo Gori), 8 Sergio Parisse (c), 7 Robert Barbieri (49′ Paul Derbyshire), 6 Alessandro Zanni, 5 Cornelius Van Zyl, 4 Carlo Antonio Del Fava (60′ Marco Bortolami), 3 Martin Castrogiovanni (75′ Andrea Lo Cicero), 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lo Cicero (68′ Lorenzo Cittadini).
In panchina: 16 Tommaso D’Apice,
Australia: 15 Kurtley Beale, 14 Adam Ashley-Cooper, 13 Anthony Fainga’a (47′ James O’Connor), 12 Pat McCabe, 11 Digby Ioane, 10 Quade Cooper, 9 Will Genia (62′ Luke Burgess), 8 Radike Samo, 7 David Pocock, 6 Rocky Elsom (70′ Ben McCalman), 5 James Horwill (c), 4 Dan Vickerman (64′ Rob Simmons), 3 Ben Alexander, 2 Stephen Moore (62′ Tatafu Polota-Nau, 75′ Stephen Moore ), 1 Sekope Kepu.
In panchina: 17 James Slipper, 20 Scott Higginbotham,
Arbitri: Alain Rolland (Ireland), Jonathan Kaplan (South Africa), Chris Pollock (New Zealand)
Marcatori: 19′ cp. Cooper, 31′ cp. Cooper, 38′ cp. Bergamasco, 40′ cp. Bergamasco, 49′ m. Alexander, 56′ m. Ashley-Cooper tr. O’Connor, 59′ m. O’Connor tr. O’Connor, 65′ m. Ioane tr. O’Connor

 


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