Magners Celtic League, dura poco la collaborazione Aironi – FIR

Gianluca Guidi Poco più di due mesi. Tanto è durata la permanenza di Gianluca Guidi, coach dell’Italia A, nello staff degli Aironi. L’operazione era stata presentata come la testimonianza del nuovo programma di collaborazione tra la franchigia di Viadana e la FIR, con tanto di accompagnamento di trombe e violini. Se dovessimo giudicare dall’esito del rapporto Guidi – Aironi, si dovrebbe dar ragione a chi parla di fallimento. Guidi non sarà il miglior allenatore del mondo, ma certamente è uno dei migliori – se non il migliore – tra i coach italiani cresciuti in FIR in questi anni.

Buono il rendimento della sua Nazionale A, buoni i segnali di crescita dei giocatori passati dalla sua gestione.

Certo, nessuno è perfetto, girano voci di rapporti con i giocatori gestiti in maniera approssimativa, ma non è questo il punto.

La questione vera è : come possiamo avere fiducia nella crescita del nostro rugby se la FIR manca in maniera così evidente nella gestione di quello che viene chiamato “Alto Livello” , per gestire il quale è stata creata ad hoc la carica di Responsabile dell’Alto Livello attualmente ricoperta da Carlo Checchinato, beneficiato di un contratto quadriennale generosamente remunerato?

Cosa ha fatto, di cosa si è occupato Checchimato in questi mesi di Magners Celtic League?

Forse ha avuto la consegna di lasciare che gli Aironi andassero a picco perchè tanto ci sono latri programmi?

Chi segue quello che scriviamo sa perfettamente che sarà almeno la quarta volta che chiediamo conto a Dondi, su questo blog e sulle pagine de Il Tempo, dell’operato di Checchinato chiamandolo per nome e cognome e indicando le responsabilità di entrambi ma state certi.

Difficilmente troverete su altri media la stessa chiarezza.

Per noi non ci sono intoccabili ed è giunto il momento di spiegare come e perchè vengono spesi i soldi federali, senza più nascondersi dietro la risibile scusa che “non abbiamo avuto tempo per fare meglio”.

Stavolta gli alibi sono finiti.


5 Responses to “Magners Celtic League, dura poco la collaborazione Aironi – FIR”

  • Simone Says:

    Gli Aironi, in una irreversibile crisi economica, tecnica e dirigenziale, chiuderanno bottega e verranno sostituiti da una franchigia interamente federale. La carica cui Alessandro fa riferimento fu creata ad personam su Checchinato, creatura dondiana al 100%, ma non ha ruoli operativi reali.

  • Maurizio Says:

    La FIR si autocelebra ed autoalimenta. Fin quando non ci sara’ qualcuno al quale Dondi dovra’ rispondere dei mancati obiettivi raggiunti, non si possonoo prevedere cambiamenti. E pensare che nelle Aziedne l’Amministratore Delegato risponde appunto ad un Consiglio di Amministrazione dal quale e’ “solo” delegato ad operare, e se non raggiunge gli obiettivi, viene cambiato. Qui si tratta piu’ di un Ministero e dunque si spera in un intervento del Min. Brunetta per fare ordine nello “stipendificio”.

  • Luca67 Says:

    A proposito dell’ultima frase pubblicata da Alessandro: “…ed è giunto il momento di spiegare come e perchè vengono spesi i soldi federali” preciso che io chiedo invano da molti mesi (ma mai su questo blog), di fare i “conti della serva” alla F.I.R. E’ possibile conoscere il bilancio? E’ possibile conoscere la nota spese?
    Piacerebbe innanzitutto sapere l’entità del flusso di denaro che investe la F.I.R. e dopo sapere come vengono spesi quei soldi. Lo stipendio dei Checchinato & co, quanto ci costano le Accademie, quanto viene devoluto alle “franchigie” e quanto ai club. Insomma è ora di fare un po’ di chiarezza.
    La F.I.R, correggetemi se sbaglio, dovrebbe essere considerata come un ente pubblico dunque il suo bilancio a disposizione dei cittadini.

  • Pino'Z Says:

    Quello che succede a livello federativo si vuole sia un dogma. Qualcuno si è mai domandato cosa succede nei vivai e nelle nazionali giovanili? Li si alimenta il “progetto” Accademia dove gli atleti vengono scelti a peso e li si coltiva per poi imporli a livello nazionale. Penso ci sia una parcella ricevuta dalle squadre in caso di partecipazione alla nazionale di qualche suo atleta, altrimenti non si spiega cosa succede…Basti pensare e/o guardare alla Nazionale under20 dove la LazioRugby è rappresentata da un solo giocatore, probabilemente il meno indicato! Ricordo a tutti che ho citato la LAZIORUGBY in quanto è la compagine che occupa il primo posto nel campionato di categoria appunto l’Under20. Vogliamo finalmente smettere di farci racconatre le storielle e fare il bene si del rugby ma soprattutto dei ragazzi che domani saranno la nostra forza e la nostra rappresentanza. Grazie

  • M-URC Says:

    Onestamente, non ho ancora capito cosa sia successo sul caso Guidi. Non ho capito se è stato mandato via o ha dato le dimissioni e perchè.

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