Magners Celtic League, Praetoriani Roma Rugby e Aironi del Po rappresenteranno l’Italia. Fuori Treviso

Lo spettacolo della Magners Celtic League I Praetoriani Roma Rugby e gli Aironi del Po rappresenteranno l’Italia in Magners Celtic League dal 2010-2011. Al momento non c’è ancora un comunicato ufficiale della FIR ma la notizia è ormai filtrata dal Novotel di Bologna come è ovvio vista l’enorme attesa determinata dall’importanza della posta in palio. La grande sorpresa, a nostro avviso – è bene dirlo con chiarezza – negativa per il movimento, è l’esclusione del Veneto dal rugby porfessionistico.

Altrettanto chiaramente, va sottolineato che la candidatura Benetton è stata viziata fin dalle prime mosse dalla pressochè totale assenza di armonia con i programmi federali nonostante fossero stati richiesti chiarimenti in merito a più riprese.

In mattinata i giornali veneti avevano anticipato la clamorosa esclusione, confermata poi dai fatti.

 Resta la grande anomalia dell’amputazione dal rugby di vertice della regione che, insieme a Roma e a L’Aquila, ha sempre costituito il più grande serbatoio di alimentazione per la palla ovale italiana.

 Ora verrà il tempo delle reazioni, c’è da aspettarsi di tutto.

 Intanto, gioiscono Roma e Viadana.

Gli Aironi hanno presentato una candidatura solida sotto il profilo finanziario, hanno dalla loro il know-how del Viadana, ma poco altro.

I partners (Gran Parma, Mantova) sembrano solo un tentativo di accreditare una territorialità più ampia, mentre il bacino e l’appeal turistico-commerciale, parametri fondamentali per il board della Celtic League, sembrano insufficienti.

Roma ha vinto.

 Abbondanza, Biagini e Rebecchini offrono ampie garanzie finanziarie, sono già in corso discorsi con altri imprenditori e sponsor che rinforzeranno la franchigia, il progetto tecnico è validissimo come dimostra la ricerca di acquisti giovani e italiani condotta dalla Rugby Roma e dalla Lazio, la volontà di coerenza con i programmi federali è stata ribadita in tutti i documenti ufficiali.

Il bacino, lo stadio, l’aeroporto internazionale, l’appeal turistico che – piaccia o no – ribadiamo essere fondamentali per il Board della Celtic League, sono oggettivamente indiscutibili.

 E adesso, al lavoro.


10 Responses to “Magners Celtic League, Praetoriani Roma Rugby e Aironi del Po rappresenteranno l’Italia. Fuori Treviso”

  • M-URC Says:

    L’esclusione di Treviso effettivamente è un colpo di scena niente male, rispetto a quello che negli ultimi giorni si era letto o sentito. Per quanto riguarda Treviso non si è capito ancora se era lei che volesse andare da sola in CL oppure se le altre squadre venete non avessero nessun interesse in tal senso.
    Sono veramente contento per i Praetorians e per tutto il movimento romano e non solo.

  • andres Says:

    La candidatura di Treviso probabilmente non è stata bem giocata. Il fatto che rimanga fuori l’unica regione italiana in cui il rugby è radicato ovunque è penoso. ma il professionismo è questo: business e politica.

  • luca Says:

    la nuova avventura ti sottoporrà ad imminenti e gravosi impegni… è ora di un nuovo addetto stampa…

  • Gianluca Curzi Says:

    Se non cambieranno i colori sociali dei Pretoriani è già in rampa di lancio l’idea di un marketing parallelo.
    Comunque finalmente il grande rugby a Roma, anche per l’ingresso della R Roma in Challenge.
    Nei prossimi anni ci sarà da divertirsi.

  • Barumbabee Says:

    Sono così contenta, Pretoriani in Celtic dal prossimo anno,Challenge quest’anno, RRoma che si rinforza con i giovani…sta per iniziare una bella stagione di rugby romano!

  • Francesco Says:

    Temo che per mandare i Pretoriani in Celtic faranno ancora vedere le streghe. A Treviso non l’hanno presa proprio bene e aspettiamoci qualsiasi cosa

  • Fox Says:

    Ma l’hai letta questa?

    Dal Velino di ieri (20 luglio)

    Parla Dondi: “Ho già dato avvio alla ricerca di un’alternativa all’attuale sede del Sei Nazioni in Italia” ci dice il presidente della Federugby. “Roma non sarà più la sede del Torneo a partire dalla stagione 2011. Purtroppo – prosegue – per quest’anno le cose sono andate troppo avanti: calendari e tutto il resto sono già predisposti ma il rugby italiano si è stancato delle promesse da marinai che ci arrivano da Roma, perché per lo Stadio Flaminio non si sta facendo niente. Neanche per l’edizione del 2011 abbiamo alcuna certezza che i necessari lavori annunciati saranno portati a termine. È per questo motivo – conclude – che non ritengo neanche chiuso il discorso della Celtic League: ho i miei seri dubbi che il budget presentato dai Pretoriani sia sostanziato per il 20 settembre dai soldi degli enti locali romani”. Quindi, i giochi non sono ancora fatti. Dopo l’harakiri di Treviso potrebbe profilarsi anche quello romano: parziale Celtic sì, Sei nazioni no; ma anche totale: Roma a bocca asciutta su tutti i fronti.

  • M-URC Says:

    Io invece mi sono accorto che con tutta probabilità la squadra che doveva rimanere fuori erano proprio i Praetorians. Mentre in questi ultimi giorni pensavo che potevamo essere un punto fermo. A Treviso ci sono rimasti male perche erano sicuri di essere in pole position e non solo in prima fila.
    Alla fine è andata bene anche se ancora non abbiamo la certezza.
    La mia paura è che anche a Roma sapessero di non essere favoriti. Anche perche il presidente Dondi all’uscita ha detto che c’erano 2 candidature forti: Treviso e Aironi.
    Speriamo che non ci faremo trovare impreparati se questa per i Praetorians è stata una sorpresa inaspettata.

  • max Says:

    Leggi semplicemente il comunicato della Benetton Rugby Treviso prima di scrivere delle c…..e come quelle che hai scritto! “Altrettanto chiaramente, va sottolineato che la candidatura Benetton è stata viziata fin dalle prime mosse dalla pressochè totale assenza di armonia con i programmi federali nonostante fossero stati richiesti chiarimenti in merito a più riprese”
    http://www.benettonrugby.it/novita.aspx?idC=857

  • M-URC Says:

    Alessandro hai notizie in merito a come si stanno comportando i Praetorians in funzione di questa accettazione della candidatura? Ed inoltre come vedi questo atteggiamento del Presidente Fir, sembrerebbe piuttosto avverso alla franchigia Praetorians e al comune di Roma per il discorso del 6 Nazioni?

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