In ginocchio di fronte ai maestri francesi

Poitrenaud, tra i migliori della Francia Chapeau. Di fronte ai maestri francesi l’Italia scesa in campo a Parigi non può che inchinarsi. Questo 46-20 rimediato allo Stade de France nel quarto turno dell’RBS Sei Nazioni 2010 è un deciso passo indietro rispetto alle belle prestazioni del Flaminio contro Inghilterra e Scozia soprattutto dal punto di vista dell’approccio mentale alla partita. Nei primi 65′, costati un parziale di 46-6 condito da sei mete subite, gli Azzurri hanno perso tutte le collisioni sui punti d’incontro dimostrando di essere sconfitti nella testa prima di combattere la battaglia.

Questo è stato un aspetto determinante.

Poi se ci mettiamo l’incredibile abilità dei Galletti di interpretare un rugby di movimento con una mobilità quasi soprannaturale, le qualità individuali di handling e di velocità ecco che scaviamo un solco oggi tristemente incolmabile.

Peccato perchè gli ultimi 15′, pur se va messo nel conto che la Francia era già sotto la doccia, hanno regalato alcune foto che scaldano il cuore.

Le due mete di Del Fava e Canavosio, le prestazioni di Derbyshire – il cognome non confonda è italianissimo ed è nato a Cecina – e di Bocchino, che placcando Bastareaud ha dimostrato qualcosa al suo allenatore,  due ragazzi italiani che ci parlano di futuro e la voglia di reagire, pur se tardiva, del gruppo.

Tutte cose che portiamo a Cardiff dove sabato prossimo gli Azzurri avranno il dovere di provare a vincere.

Il match comincia in salita con Parra, 21enne, che fa girare la testa a Tebaldi.

Il francese sbeffeggia il parmense (sostituito dopo soli 30′ con Canavosio) prendendogli l’interno per lanciare Harinordoquy verso la prima meta.

Da qui in avanti gli uomini di Lièvremont applicano alla perfezione il piano di gioco che spedisce le veloci ali Palisson e Andreu a colpire al cuore la difesa azzurra.

Canale e Garcia vengono bucati a piacimento e le mete piovono.

Marty ne fa due al 18′ e al 26′ in superiorità numerica per un giallo a Garcia, nel secondo tempo sono Andreu, Jauzion e Lapandry a violare la meta dell’Italia che risponde solo con due calci di Mirco Bergamasco.

Gower, il migliore dei suoi, e Mauro Bergamasco non mollano e quando i francesi rallentano – sul 46-6 – insieme con Canavosio guidano gli Azzurri ad una reazione che produce due mete.

Al 69′ Del Fava viene lanciato da un bel break di Derbyshire.

Tre minuti dopo è Canavosio a segnare la meta del 46-20.

Parigi, Stade de France – domenica 14 marzo 2010
RBS Sei Nazioni, quarta giornata
FRANCIA v ITALIA 46-20 (22-3)
Francia: Poitrenaud (23′ s.t. Malzieu); Andreu, Marty, Jauzion (29′ s.t. Bastareaud); Palisson; Trinh-Duc (18′ s.t. Yachvili), Parra; Harinordoquy, Bonnaire, Dusatoir (cap) (18′ s.t. Lapandry); Pierre, Nallet (9′ s.t. Chabal); Mas (1′ s.t. Poux), Servat (1′ s.t. Szarzewski), Domingo. All.: Lievremont
Italia: McLean; Masi, Canale, Garcia (6′ – 13′ e 21′ s.t. Robertson), Mi. Bergamasco; Gower (33′ s.t. Bocchino), Tebaldi (30′ Canavosio); Zanni, Ma. Bergamasco, Sole (25′ s.t. Derbyshire); Bortolami (16′ s.t. Del Fava), Geldenhuys; Castrogiovanni (26′ s.t. Aguero), Ghiraldini (cap) (26′ s.t. Ongaro), Perugini. All.: Mallett
Arbitro: Lewis (Irlanda)
Marcatori: 6′ m. Harinordoquy tr. Parra (7-0), 11′ c.p. Parra (10-0), 17′ m. Marthy tr. Parra (17-0), 25′ m. Marthy (22-0), 36′ c.p. Mi. Bergamasco (22-3); s.t.: 3′ c.p. Parra (25-3), 5′ c.p. Mi. Bergamasco (25-6), 11′ m. Andreu tr. Parra (32-6), 17′ m. Jauzion tr. Parra (39-6), 25′ m. Lapandry tr. Parra (46-6), 28′ m. Del Fava tr. Mi. Bergamasco (46-13), 32′ m. Canavosio tr. Mi. Bergamasco (46-20).
Note: 15′ giallo a Garcia.


4 Responses to “In ginocchio di fronte ai maestri francesi”

  • Controller Says:

    Chissa’ se Mallett si e’ reso conto che Canavosio e’ in splendida forma e che deve giocare chi e’ pronto, senza dar retta a segnalazioni e raccomandazioni ?

  • Bruno Says:

    Credo che l’Italia non abbia la “testa” per reggere cinque partite in fila ad alto livello di concentrazione, ed era forse prevedibile un calo dopo la vittoria sulla scozia che, più o meno inconsciamente, può aver causato appagamento e rilassatezza. Per di più la Francia è la squadra che più di altri sa mettere a nudo le nostre lacune. Tutto sommato è andata persino bene, perchè dopo la prima mezz’ora ero certo che saremmo tornati a casa con un divario ben più pesante sul groppone, ma fortunatamente la francia ha tolto il piede dall’accelleratore.
    Speriamo di ritrovare energie mentali (fisicamente ci siamo) e incappare in un galles demotivato. E’ un occasione unica per fare bella figura a cardiff, speriamo di saperla cogliere.

  • Alessio Says:

    Sicuramente molta colpa di quanto accaduto ce l’hanno i giocatori. Ma…non ho mai nascosto la mia diffidenza verso Mallett: qualche sua sparata(vedi quella sulla sua convinzione che il rugby dell’altro emisfero è migliore del nostro: mah?!), le scelte tecniche molto discutibili e quella reticenza nascosta tra le righe del prediligere il naturalizzato al nostrano (io la leggo discretamente bene; fatto sta che questo sentimento che provo nei suoi confronti si va sempre più rafforzando. E l’idea che dobbiamo andare ai Mondiali con lui non mi fa gioire molto, come intuibile. Ancora non capisco perchè, soprattutto alla luce di questa lezione (chiamiamo le cose con il proprio nome) di rugby, non abbiamo chiamato nuovamente un allenatore francese per continuare il ciclo precedente che mi sembrava buono: o no?

  • Controller Says:

    Sono d’accordo. Berbizier mi e’ sembrato che abbia lasciato un segno, poi pero’, essendo un professionista serio, si e’scontrato con il vertice FIR, e poiche’ aveva altre prestigiose offerte giustamente, ci ha mollato. Forse ha tentato di far giocare gli Atleti migliori e piu’ pronti invece di quelli segnalati da Dondi & Company ? Credo invece che Mallet metta l’asino dove dice il padrone, incassa lo stipendio e gioca con gli atleti che gli propongono.
    Chiamalo fesso !

Leave a Reply