Gli Azzurri a L’Aquila

Parisse inseguito invano da Medard Sergio Parisse è un aquilano nato a La Plata. Figlio di aquilani purosangue trasferitisi in Argentina, il capitano azzurro non ha mai perduto il legame con le proprie radici :”Avevo il ricordo di quando, bambino, venivo qui per vedere i nostri parenti e passeggiavamo per le vie del centro della città”. “Vederlo così oggi, ferito profondamente dal terremoto, è stata un’emozione che non dimenticherò.

 Mi ero fatto un’idea ascoltando i racconti di parenti e amici ma quello che è successo è talmente tremendo che solo vedendo con i propri occhi si può capire.

 Siamo tutti molto impressionati – ha proseguito il capitano dell’Italia – dal lavoro svolto dalla Protezione Civile e da tutti coloro che hanno avuto una parte nei soccorsi, nell’assistenza e nella ricostruzione”.

 Impegnata negli allenamenti ad Ascoli dove giocherà l’ultimo Test di Novembre sabato prossimo contro le Samoa (ore 15, diretta tv su Sky Sport/La7), l’Italrugby ha approfittato della giornata di ieri per visitare L’Aquila a sette mesi dal sisma che ha sconvolto il capoluogo abruzzese.

Lo straordinario legame che fa del rugby uno dei simboli della città ha reso la visita diversa da ogni altra.

L’emozione non ha segnato solo chi, come Parisse, ha un legame diretto con L’Aquila.

Tutti i componenti della comitiva conserveranno un ricordo forte dell’esperienza.

Al mattino gli Azzurri di Mallett hanno visitato il centro C.A.S.E. di Cese di Preturo tra gli applausi degli abitanti.

Poi il gruppo si è spostato alla Caserma della Guardia di Finanza di Coppito dove ha ricevuto il saluto del “regista” dei soccorsi, il Capo della Protezione Civile Bertolaso cui è stata consegnata la maglia azzurra n.10.

Particolarmente toccante l’incontro con Americo Sebastiani, fratello di Lorenzo, pilone dell’Aquila e della nazionale U.20 scomparso nel terremoto del 6 Aprile.

A Lorenzo Sebastiani la FIR ha intitolato l’Accademia U.18 di Roma.

All’ora di pranzo gli Azzurri hanno fatto la fila muniti di vassoio  insieme con gli aquilani ed hanno mangiato con loro, per poi raggiungere la Villa Comunale dove sono stati accolti dai bambini del mini-rugby.

 La visita si è conclusa con un giro tra le vie del centro storico, particolarmente colpite dalla calamità.

I giocatori hanno colto l’occasione per indossare le felpe dell’Associazione no-profit “Forza L’Aquila” promossa dall’ex-nazionale Carlo Caione, che si prefigge di raccogliere fondi per costruire impianti sportivi nella zona di Piazza d’Armi.

All’associazione i giocatori hanno devoluto quanto raccolto tra loro durante il Tour di Giugno.


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