The day after

Mallett, Dondi, Alemanno, Crimi e Petrucci Incerto è il futuro del rugby italiano. Il giorno dopo il clamoroso verdetto del Consiglio Federale che ha ribaltato il voto del 18 Luglio estromettendo i Praetoriani dalla Magners Celtic League, la FIR produce un comunicato stampa che non aiuta ad essere ottimisti. Nella nota, che sembra fatta apposta per rimediare a quella diffusa subito dopo la votazione, si precisa che :” Il Presidente della Federazione Giancarlo Dondi e il Consiglio tutto ribadiscono la totale stima e fiducia nei confronti delle Amministrazioni della Capitale, della Provincia di  Roma, della Regione Lazio e dei loro Rappresentanti, sentimenti mai messi in dubbio nel corso del processo di selezione per la Magners Celtic League come sembra, invece, adombrare il comunicato stampa divulgato nella serata di ieri dalla franchigia Praetorians”.

Acrobatico, soprattutto se paragonato al primo comunicato post- Consiglio che così recitava:” La relazione della CVE (Commissione di Valutazione Economica) ha evidenziato… [che]… non sono state ritenute sufficienti le garanzie di natura economica presentate dalla franchigia Praetorians, con particolare riferimento ai contributi provenienti dagli enti pubblici”.

Appunto.

Ma il comunicato appare ancora più beffardo per chi ha assistito ad un filmato presente su Youtube in cui il Presidente Dondi, rispondendo alle domande di due giornalisti, dice testualmente che”…ci sono impegni (da parte del Comune della Regione e della Provincia) solo verbali” e che non ha nessuna fiducia negli aiuti promessi dagli Enti.

Strano, considerato che l’impegno di Alemanno, Marrazzo e Zingaretti è testimoniato da un documento firmato dai tre, e che la Regione ha addirittura messo a bilancio lo stanziamento in favore dei Pretoriani (capitolo di spesa R 31505), documenti regolarmente in possesso della FIR.

Se questi sono “impegni solo verbali” verrà stabilito nelle sedi opportune, visto che i Praetoriani non rimarranno con le mani in mano.

 I soci del sodalizio Abbondanza, Biagini e Rebecchini stanno approntando la linea da seguire con i legali e intendono andare fino in fondo.

La sensazione che questa situazione determina è sgradevole e si trasforma in un presagio di sventura per la palla ovale.

L’occasione per crescere era ghiotta, è amaro constatare che, probabilmente, il rugby italiano non è pronto.

Questa considerazione nulla ha a che vedere con la scelta del Benetton Treviso che, se accetterà i protoccolo tecnico, avrà tutto il diritto di partecipare alla Celtic League.


4 Responses to “The day after”

  • Francesco Says:

    Sai Alessandro, se giovedì dici ad Alemanno che è tutto a posto e venerdì lo smentisci uns persona normale non la prende bene, figurati un politico.
    A mio avviso Dondi teme il boicottaggio logistico del prossimo 6 Nazioni (roba di minima fatica, blocco lo straordinario ai Vigili e vedi chi ci sta di sabato pomeriggio al Flaminio) e cerca di correre ai ripari.
    Ma credo che sia “too late, too little”

  • Alessio Says:

    Con questo rispondo ai tuoi ultimi due post. In un precedente intervento, qualche settimana fa, tu tenevi a precisare che non concordavi con le opinioni di chi chideva la testa del nostro caro Dondi: io non lo se continui a dissentire, dopo tutto quello che è accaduto (e non è ancora finita!): io continuo, contrariamnete, a pensare che non solo è giusto chidere la sua testa, ma anche auspicare un bel terremoto nella stanza dei bottoni FIR. Perchè la china in cui stiamo scivolando è molto, ma molto pericolosa! A parte la figura, come si dice qui in Lombardia, dei “cioccolatai” che stiamo facendo all’interno di una lega che, innanzi tutto, ancora ci deve accettare a tutti gli effetti e che, stufa di questo teatrino dei pupi potrebbe anche cambiare idea; a parte avere escluso il Veneto, una regione che, a parere del sottoscritto, sta al rugby come il Torino alla storia dell’automobile italiana; oltre tutto questo la conclusione è che siamo di fronte all’ennesimo pasticcio all’italiana, fatto di maneggi e maneggioni, traffici e traffichini, politica ed interessi privati.Alessandro, se vuoi censura questo mio intervento, ma la realtà dei fatti, come ho già detto e ribadito, è che la mancanza di professionismo, di cui parli, altro non è che trattare tutto quello che è organizzazione nella solita baraonda pressappochista che solo in Italia siamo capaci di mettere in scena.

  • M-URC Says:

    Alessio io non so se Alessandro censurerà questo tuo intervento, per l’intanto io l’ho letto e non mi sembra che ci sia qualcosa da censurare. Sono d’accordo con te quando dici che ormai è giunto il momento di dare una svolta importante al gruppo dirigente della FIR. Credo che la gestione di tutto questo discorso sia stata veramente pessima. Se non ho capito male, prima c’è stata una società di revisione dei conti che ha dato il benestare economico alla candidatura dei Praetorians mentre successivamente si è istituita una sorta di Commissione interna presieduta dal Dott. Zanandrea che ha ritenuto non idonea economicamente la stessa documentazione, eventualmente implementata ed aggiornata con ulteriori informazioni. Beh diciamo che c’è almeno qualcosa che non va. Ho letto in questi mesi che i Praetorians erano stati i soggetti attivi di un complotto contro il rugby Veneto. Adesso possiamo almeno per un attimo pensare che questi pensieri non erano del tutto reali? Che probabilmente la decisione più giusta fosse Treviso/Veneto e Praetorians/Centro-Sud? Che probabilmente se c’era un complotto era quello della franchigia Aironi? Se tutto il discorso Celtic è stato fatto per migliorare il rugby “italiano” è possibile fare due franchigie che sono a 200 km una dall’altra? Se Treviso dovesse accettare le condizioni della Fir legate alla collaborazione tecnica e Treviso dovesse essere la seconda “franchigia” quali garanzie avrà la Fir che ci sarà questa collaborazione? A questo punto l’unica cosa che vedo possibile è una franchigia federale. Ma a questo punto gli scontentati saranno 2 (Praetorians e Treviso) e non 1. Ultima domanda: secondo voi poteva andare peggio?

  • Alessandro Says:

    @Alessio:
    Io censuro solo gli interventi che contengono insulti o turpiloquio, dunque, il tuo è benvenuto. Tra l’altro, sono d’accordo con molte delle cose che dici. Grazie e a presto

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