Sei Nazioni, torna l’Italia

Zanni contro il Galles Bella Italia, nonostante la sconfitta. Gli Azzurri, guidati da un Parisse monumentale giustamente eletto Man of the Match, sfoderano la migliore prestazione di questo sfortunato Torneo.  In questo 15-20, che consente al Galles di continuare a coltivare una labile speranza di vincere il Sei Nazioni, ci sono diversi motivi per riacquistare fiducia. La mischia chiusa, prima di tutto.

L’inserimento di Nieto nella posizione di pilone destro cambia la prima linea che domina gli avversari.

Poi, la disciplina, solo sette le punizioni concesse.

E, ancora, l’uso intelligente del gioco al piede.

I palloni calciati spesso alle spalle della linea gallese hanno costretto le lente terze linee di Gatland a giocare correndo all’indietro.

 Su questo e sulla voglia di combattere gli uomini di Mallett hanno creato i presupposti per essere in vantaggio fino a 8′ dalla fine, per la prima volta nel Torneo.

 Non è poco, considerato che di fronte c’era il Galles campione in carica e motivato dalla necessità di vincere e fare punti per continuare a puntare al bis.

Al 6′ Marcato piazza il primo dei suoi cinque calci piazzati.

 La punizione arriva grazie a Nieto che manda al manicomio Yapp in mischia chiusa.

Al 13′ Parisse decide di calciare in touche una punizione piazzabile, la sfida è lanciata e il pubblico apprezza.

 L’Italia stazione stabilmente nella metà campo avversaria.

 L’unico neo riguarda la solita allergia alla meta, la squadra produce meno di quello che costruisce.

 Al 27′ passa il Galles in capo ad un lungo drive nei 22 metri italiani con Shane Williams imbeccato da Henson, ma due calci di Marcato al 32′ e al 36′ dfiniscono il 9-7 all’intervallo per l’Italia.

Peccato per un drop fallito allo scadere dal n.15 azzurro dopo un lungo assedio ai 22 metri avversari.

Il secondo tempo si apre con gli Azzurri alla carica ma, nonostante la pressione, arrivano solo tre punti al 56′ per il 12-7.

Due piazzati di Hook portano il Galles in vantaggio 12-13 ma al 71′ Marcato segna la punizione del 15-13, il Flaminio è in fiamme.

 Sul calcio di avvio gallese Parisse commette l’unico errore di un match sontuoso e regala l’ovale agli ospiti che sfruttano l’occasione per spedire in meta Shanklin.

Trasformazione di Hook e 15-20, ma gli Azzurri stavolta escono tra gli applausi.

L’Italia è tornata.

Roma, Stadio Flaminio – sabato 14 marzo 2009
RBS 6 Nazioni, IV giornata
ITALIA – GALLES 15-20 (9-7)
Italia: Marcato (35’ st. Orquera); Rubini Gi., Canale G., Bergamasco Mi. (33’ st. Quartaroli), Pratichetti M.; McLean, Griffen (26’ st. Canavosio); Parisse S. (cap), Bergamasco Ma., Zanni; Bortolami (24’ st. Sole), Dellapè (10’ st. Del Fava); Nieto (10’ st. Castrogiovanni Mar.), Ghiraldini, Perugini S.
Allenatore: Mallett
Galles: Byrne (29’ st. Shanklin); Jones M., Roberts, Henson, Williams S.; Hook (35’ st. Jones S.), Phillips; Powell, Jones D., Thomas J. (17’ st. Jones R.); Jones A.W., Charteris (26’ st. Davies); Thomas R. (17’ st. Jenkins), Bennett (17’ st. Rees), Yapp
Allenatore: Gatland
Arbitro: Lewis (Irlanda)
Marcatori: p.t. 5’ cp. Marcato (3-0); 26’ m. Williams S. tr. Hook (3-7); 32’ cp. Marcato (6-7); 35’ cp. Marcato (9-7); s.t. 17’ cp. Marcato (12-7); 18’ cp. Hook (12-10); 24’ cp. Hook (12-13); 30’ cp. Marcato (15-13); 32’ m. Shanklin tr. Hook (15-20)
Note: Stadio Flaminio esaurito, esordio in Nazionale per Roberto Quartaroli, primo membro dell’Accademia FIR “Ivan Francescato” a conquistare un cap
Man of the match: Sergio Parisse


One Response to “Sei Nazioni, torna l’Italia”

  • Franco Says:

    Onore all Italia che ha offerto una prestazione piu convincente delle precedenti, ma si tenga conto che questo era il Galles B,una pallida copia della squadra travolgente che tutti conosciamo.
    Le statistiche italiane sui punti segnati sono poverissime, con 40 punti fatti e 1 sola meta all attivo. Anche con una partita da giocare qindi, i numeri dicono che comunque vada con la Francia e’ gia’ la peggior Italia da quando esiste il Sei nazioni.
    Credo che il sussulto orgoglioso era dovuto ed aspettato dopo 3 scarse prestazioni, ed anche tecnicamente ora si ripiega su un gioco conservatore al piede dove la palla non supera mai il primo centro.
    Le azioni italiane sono risalite ma sono ancora bassissime,c’e bisogno di rifondare e secondo me Mallett, che va sostituito al piu presto, prende una bella boccata di ossigeno.
    saluti

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