Il giallo della lettera scomparsa

La notizia è uscita ieri su un giornale veneto a firma di un collega molto vicino ad un paio di esponenti dell’attuale staff della Nazionale. Alcuni “senatori” del gruppo azzurro starebbero scrivendo una lettera indirizzata al presidente Dondi per lamentarsi dello scarso feeling tra i giocatori e lo staff e dell’ incapacità di Mallett di spiegare le proprie decisioni all’interno dello spogliatoio. Al di là del giudizio sul merito di dare risonanza ad una notizia su un documento ancora da scrivere, le reazioni sono state tutte negative.

Nessun giocatore ha confermato questa intenzione, anzi.

 Il capitano Parisse e Mauro Bergamasco hanno respinto categoricamente, e anche in maniera convincente, l’ipotesi.

La FIR ha smentito a sua volta con un comunicato ufficiale e Dondi, da parte sua, ha confermato di non aver ricevuto nulla dando, casomai, l’impressione di aspettare proprio un’occasione del genere per dare il via ad un’ epurazione che arriverà comunque dopo il termine di questo Sei Nazioni.

E allora? Che fine ha fatto la lettera?

Le cose potrebbero essere andate così.

Visto come sono andate le prime tre partite è ovvio che nel gruppo non manchino i giocatori delusi.

Se ci fosse qualcuno, magari all’interno dello staff azzurro, che abbia intenzione di far fuori Mallett per “fare spazio” ad un elemento che possa prenderne subito il posto e dare soddisfazione ad interessi particolari, avrebbe avuto gioco facile a soffiare sul fuoco della delusione e a spingerli a produrre questo fantomatico “documento”.

 Ma il progetto sarebbe naufragato presto, visto che la maggior parte dei giocatori del gruppo sono davvero dalla parte del coach, come dimostrano le prese di posizione di Parisse e Bergamasco e le dichiarazioni di un personaggio schietto come “Totò” Perugini al termine del match di Edimburgo.

Facile pensare, dunque, che qualche deluso sia tornato sui propri passi quando la “soffiata” a proposito dell’esistenza della lettera era già partita verso qualche giornalista che, giustamente, l’ ha pubblicata.

Ora, che fine ha fatto la lettera?

Senza voler scomodare gli esperti del “giallo”, c’è da chiedersi, se fosse andata davvero così, chi è che, all’interno dello staff, remerebbe contro.

Chi vuole che Mallett vada via prima del tempo e per dare spazio a chi?

Certo, qualche idea è possibile farsela.

 Basta vedere in che modo sono stati gestiti, al di là delle ragioni e dei torti, i casi Lo Cicero e Festuccia, basta osservare attentamente il comportamento dei componenti dello staff per capire che non sono omogenei, che hanno rapporti dieversi con i  giocatori, che c’è una evidente frattura nel gruppo che dovrebbe guidare i giocatori.

Torniamo, purtroppo, a quanto scritto nei giorni scorsi.

Questo è il risultato dell’abbandono da parte della FIR della squadra nazionale, lasciata senza una guida manageriale che serve proprio a gestire anche queste dinamiche.

Se vi siete fatti un’idea sui colpevoli, lasciate un commento.


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