Super10, Williams ipnotizza la Capitolina

Non portano bene le nuove maglie rosa sfoggiate per l’occasione dall’AlmavivA Capitolina che cede 18-45 ai campioni d’Italia del Benetton Treviso, in pieno rodaggio play-off. Il match si apre sotto il segno del folletto australiano Williams, giocatore di classe superiore, in grado con le sue finte e la sua velocità abbagliante di rendere il campo da gioco impossibile da coprire.


Già al 4’ una sua serpentina lascia i giocatori della Capitolina fermi come figurine e lo proietta sotto i pali, trasformazione di Marcato e 0-7 per i trevigiani.

Ma i romani, almeno in questa fase del match, sembrano ben diversi dalla squadra abulica e sventata vista contro L’Aquila una settimana fa e quattro minuti più tardi pareggiano grazie ad una meta al largo del neozelandese Goodwin giunta in capo a sei splendide fasi di gioco offensivo originate da una ricezione al volo ai 22 metri avversari di Comuzzi.

Dopo il pareggio giunto grazie alla trasformazione di Raineri gli uomini di Mascioletti continuano a sciorinare buon rugby, pur mostrando le solite lacune in touche e in mischia chiusa ma le scelte tattiche sono poco convincenti.

Anziché giocare negli spazi come in occasione della meta i romani si intestardiscono attaccando sull’asse con gli avanti favorendo gli ospiti.

Al 22’ una amnesia difensiva concede ai biancoverdi una meta troppo facile in prima fase che grida vendetta.

L’ala Stuart Legg infila l’interno del raggruppamento imbeccato da Marcato e vola ancora vicino ai pali per la facile trasformazione che fissa il 7-14.

A questo punto Raineri, due volte, e Marcato aggiornano lo score sul 13-17 con i rispettivi calci piazzati ma al 37’ è di nuovo Williams ad illuminare la scena.

Un altro break dei suoi, ancora avversari seminati con una facilità stupefacente e punteggio sul 13-22 all’intervallo.

Nei primi 15’ del secondo tempo la Capitolina manda in campo la sua versione minore e subisce la superiorità del Treviso che marca ancora un calcio piazzato e la terza meta personale dell’imprendibile Williams che sfrutta un “buco”di Pizzarro per il 13-32 al 48’.

Vani i tentativi della Capitolina di realizzare punti, pur costruendo discrete trame di gioco ispirate da un sempre lucido Raineri.

Dopo l’ennesimo piazzato di Marcato arrivava una bella meta di Caffaratti lanciato da un break di Camardon, ma il 18-35 non basta a raddrizzare la barca bluamaranto.

Al 75’ Sbaraglini rifinisce il lavoro della mischia marcando il 18-42 che Marcato trasforma nel 18-45 finale con un piazzato all’81’.

Le vittorie del Catania, su un Calvisano che schiera poco comprensibilmente le seconde linee in un match decisivo per il discorso salvezza, e dell’Infinito LAquila creano qualche apprensione in via Flaminia in vista degli ultimi due appuntamenti della regular season che vedranno i romani salire a Rovigo ed ospitare il GRAN Parma nell’ultimo turno della regular season.


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