Tri-Nations: riscatto Australia,49-0 al Sudafrica

L’Australia si riprende il ruolo di competitor rispetto alla Nuova Zelanda per la vittoria finale del Tri-Nations 2006 battendo un Sudafrica nemmeno lontano parente della cinica e solida squadra in grado, nella passata edizione, di contendere il titolo gli All Blacks fino all’ultimo respiro.


Gli Springbocks hanno mancato clamorosamente l’appuntamento più importante della stagione subendo la più dura sconfitta nella storia delle battaglie contro l’Australia. Inguardabile la mediana con Januarie incerto e van der Westhuizen impresentabile sia nelle scelte tattiche che nella presenza fisica, ingiudicabili i tre-quarti ai quali mai è pervenuto un ovale giocabile, slegato e inconcludente il pack, solitamente punto di forza dei verdi.

Il ct White avrà una settimana di durissimo lavoro per cercare di presentare un team in grado, sabato prossimo a Wellington, di opporsi alla marea nera degli All Blacks.

Il match si è sviluppato in maniera favorevole ai Wallabies che già al 6′ realizzavano tre punti grazie al magnifico drop di “ghost” Larkham che finalizzava il lavoro dei suoi avanti.

Dopo un calcio piazzato di Mortlock finito sul palo arrivava la prima meta all’11′ realizzata dal tallonatore Jeremy Paul che concretizzava una maul del pack oro dopo una touche ai 5 metri in attacco. La trasformazione di Mortlock fissava il 10-0.

Al 19′ un grave errore in ricezione di Montgmery nei propri 22 metri denunciava il pessimo stato psicologico della squadra di White, un minuto dopo la punizione in mezzo ai pali di Mortlock portava l’Australia sul 13-0.
La seconda meta Wallabies arrivava al 25′ e non per caso le prime due segnature arrivavano da elementi della prima linea che tanto avrebbe dovuto soffrire, nelle previsioni, il gioco del Sudafrica. Questa volta era Holmes a violare la linea di meta in capo ad una splendida azione che iniziava con un breack di Larkham, splendida la sua prestazione, rifinito da Gregan per il giovane pilone:trasformazione a segno e 20-0.

Il giallo a Matfield affibiato dall’incerto arbitro Honiss precedeva di poco un calcio piazzato di Mortlock e la meta dell’arcangelo Giteau, ottimo il suo rientro, alla sua 12° meta in test internazionali che fissavano l’Halftime score su un clamoroso 30-0.

Le statistiche del primo tempo parlavano di un 72% a favore dell’Australia nel possesso, e di 18 placcaggi mancati da parte degli Springbocks, mortificante.

Nel secondo tempo cominciava la giostra dei cambi che non cambiava la sostanza del match. Al 58′ Latham, assolutamente rinato dopo la cura-Connoly, raccoglieva un off-load da terra di Tuqiri pescato da un calcio trasversale da parte di Larkham. 37-0 dopo la trasformazione.

Dopo alcuni velleitari tentativi dei sudafricani, incapaci di costruire una sola struttura di gioco offensivo nell’intero incontro, al 66′ Giteau suggelava la sua doppietta personale per il 42-0, che veniva ulteriormente incrementato dalla meta trasformata di Chisolm al 75′. 49-0 e disfatta senza precedenti per gli Springbocks i cui problemi non sembrano albergare solo ed esclusivamnete sul campo…Sabato prossimo a Wellington l’esame si presenta difficile.

Per Connoly una settimana di meritata pausa per prepararsi a trovare il modo di superare il nemico tutto nero.

Man of the match: splendente il suo talento, taglienti le sue linee di corsa, poetici i suoi passaggi, brillanti le sue mete. Per Matt Giteau un rientro da arcangelo.


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