Tri-Nations, il giorno dopo

Il day-after la prima battaglia del Tri-Nations 2006 ha sapori diversi nell’Oceano Pacifico.
In Nuova Zelanda si godono vittoria e ritorno al top della forma degli uomini migliori.

Le prestazioni di Mealamu, 2 mete per lui oltre al solito gigantesco lavoro attorno ai punti d’incontro e alla perfezione nelle rimesse in touche, di Chris Jack e di So’oialo, di Mc Caw e Collins, 14 placcaggi a testa, colorano di rosa il futuro cammino dei tutti neri nella competizione.
Solo due piccole polemiche hanno vivacizzato il clima idilliaco nell’isola dalla lunga nuvola bianca.


La prima, la più pettegola, riguarda lo “sfortunato”, così lo ha definto Steve Hansen uno dei coach degli All Blacks, episodio riguardante proprio Collins colto da una telecamera assassina mentre, qualche secondo prima del kick-off in ginocchio sull’erba del Jade Stadium, espletava un bisogno fisiologico, come a dire che nello stadio le maglie australiane non erano le sole cose color…oro presenti all’evento!
Hansen ha difeso il suo uomo appellandosi all’urgenza del momento e alla mancanza di discrezione del cameraman…

La seconda polemica è più seria e riguarda le lamentele avanzate dai proprietari delle Unions partecipanti all’Air New Zealand Cup, ex- NPC, circa l’opportunità di tagliare gli stipendi ai giocatori impegnati per gran parte della stagione con la nazionale e quindi indisponibili per il campionato.

La situazione è aggravata dall’entrata in vigore della regola del salary-cap, che imporrebbe alle società di impiegare la magior parte dei soldi a disposizione per i giocatori top-class, peraltro poco disponibili, penalizzando i più giovani che sarebbero così facilmente attrati dalle sirene estere impoverendo il vivaio.
I proprietari chiedono un sostegno da parte della federazione, la NZRU, che certo non ha interesse a creare fratture alla vigilia della Coppa del Mondo, vedremo.

Nella terra dei canguri, invece, la stampa, mai tenera in caso di sconfitte pesanti, ha rotto il fidanzamento con Connoly che aveva vinto fino a sabato tutti gli incontri disputati.
Agli osservatori non è piaciuto soprattutto il comportamento della prima linea che aveva ben impressionato nei test di giugno.

Mc Isaac, Holmes e Shepherdson hanno ceduto di fronte a Mealamu, Hayman e Woodckock, ma appare ingeneroso l’atteggiamento della critica soprattutto in considerazione dell’inesperienza dei giovani Wallabies e del valore mondiale degli avversari.

Sabato prossimo a Brisbane contro il Sudafrica (diretta ore 12,Skysport2) l’Australia affronterà un pack molto fisico: “Gli Springbocks sono molto forti fisicamente – spiega Connoly – ma non possiedono le stesse abilità dei neozelandesi. Lavoreremo duro sugli aspetti tecnici della mischia.”
Appare certo il rientro di Matt Giteau a n.12, mentre Jeremy Paul tornerà tallonatore per Mc Isaac che ha una costola rotta.
Tornerà anche Rodney “Rodzilla” Blake, il gigantesco pilone su cui molto conta Connoly.


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