Dondi non si ricandida, ora è ufficiale!

Lapasset e Dondi La decisione era nell’aria, visti gli ultimi eventi. Il presidente Giancarlo Dondi, alla guida della FIR da quattro mandati, ha deciso di non ricandidarsi alla massima carica in occasione delle prossime (settembre?) elezioni al termine del quadriennio olimpico. Negli ultimi tempi la campagna elettorale ha subito alcuni importanti scossoni in occasione della candidatura del catanese Gianni Amore, molto attivo anche sui social network e in giro per l’Italia anche se con scarso successo di pubblico tra i presidenti di società, e soprattutto del comunicato della settimana scorsa emanato da Benetton Treviso che annunciava ufficialmente la decisione del gruppo veneto di schierarsi apertamente per “l’alternanza”, dunque contro Dondi.

L’eventualità di doversi confrontare con una candidatura veneta “forte” (probabile che scenda in campo un esponente della famiglia Benetton o una personalità a loro molto vicina) e la fondata possibilità che altri candidati frammentino il voto ha spinto Giancarlo Dondi, che per una regola CONI essendo al quarto mandato dovrebbe raccogliere almeno il 50% per andare al ballottaggio, a prendere la decisione più intelligente : evitare di logorarsi in una campagna che potrebbe inasprirsi e salutare con eleganza, magari favorendo una candidatura a lui gradita e mantenendo un ruolo da “padre nobile” garantito anche dal suo ruolo nell’International Rugby Board.

Si parla già per questo ruolo di Alfredo Gavazzi, presidente del Calvisano campione d’Italia, in passato anche aspro competitor di Dondi ma ultimamente molto vicino alla presidenza.

Il ritiro di Dondi rischia, però, di sparigliare le carte sul tavolo come spesso accade dopo un periodo molto lungo di dominio assoluto, i giochi sono aperti l’estate sarà calda.


3 Responses to “Dondi non si ricandida, ora è ufficiale!”

  • donato Says:

    C’è un inesattezza nell’articolo…..Dondi poer poter essere rieletto doveva raggiunge non il 50% bensì il 55%

  • Bruno Says:

    Era ora. Ma non basta. Un cambio al vertice era essenziale (da molto tempo) per cercare di scuotere il movimento da questo torpore, ma a questo punto serve imprimere un dinamismo degno dei tempi in cui viviamo. Qui serve un vero manager e, perché no, anche immettere persone provenienti dal mondo esterno al rugby. Le competenze tecniche ormai servono a poco se non si accompagnano ad una capacità di pianificazione e di orientamento al marketing. E non mi sembra che all’interno della federazione ci sia tutto ciò. Quindi via Dondi (bene) ma via anche molti altri. Occorre voltare pagina.

  • Alessandro Says:

    @Donato : grazie per la correzione! … In ogni caso la sostanza mi pare non cambi. Grazie ancora e a presto!

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