Rugby Roma, lavori in corso

Adrien Vigne Donati - foto FAMA Lavori in corso in casa bianconera. La Rugby Roma Olimpic 1930 – questa la nuova denominazione – si muove a fari spenti, pur tra mille difficoltà. Dopo la decisione dell’ormai ex presidente Abbondanza di lasciare il rugby  – anche se alcuni rumors cittadini riferiscono dell’intenzione dell’ingegnere di continuare a sostenere la società dietro le quinte – il gruppo che ha rilevato il titolo sportivo del sodalizio romano sta lottando contro il tempo per uscire dalla crisi.

Intorno al presidente pro-tempore Missori i vari Montella, Rossi e Bernabei hanno stabilito una tabella di marcia che deve portare la Roma al termine per l’iscrizione ai campionati del 10 luglio in perfetta regola.

Una delle priorità è certamente quella che si riferisce alla concessione dello storico centro del Tre Fontane, da decenni casa dei bianconeri.

Il Delegato alle Politiche Sportive di Roma Capitale Alessandro Cochi incontrerà domani i rappresentanti della società che sperano di vedersi assegnata la gestione dell’impianto, fondamentale per lo sviluppo dei nuovi progetti.

Intanto i nuovi dirigenti proseguono nella difficile ricerca di sponsor che possano garantire la serenità necessaria all’attività, mentre i giocatori più in vista continuano a trovare altre sistemazioni.

il tallonatore D’Apice, in ritiro pre-mondiale con l’Italrugby di Mallett, giocherà negli Aironi, il Petrarca Padova tratta con Persico, CIcchinelli e Boscolo.

Altri giocatori cercheranno fortuna altrove, perfino all’estero, ed è difficile biasimarne le scelte.

Tutti devono ancora avere soldi dall’ultima stagione mentre la nuova realtà ha già annunciato un forte ridimensionamento economico.

Intanto si susseguono i contatti con l’associazione Nuova Rugby Roma che raccoglie i 400 ragazzi e i genitori del settore giovanile attorno agli allenatori guidati da Roberto Barilari.

Sarebbe auspicabile una riunione di tutte le realtà bianconere.

 


6 Responses to “Rugby Roma, lavori in corso”

  • M-URC Says:

    Se il primo ostacolo è riprendersi la propria casa, si risolva prima quello, poi il resto. I migliori giocatori sicuramente andranno via ma Roma comunque resta un palcoscenico importantissimo per qualsiasi giocatore di categoria. Detto questo punterei al modello Lazio che come abbiamo visto quest’anno ha dato i suoi frutti.

  • Francesco Says:

    Ottima l’analisi di M-URC.
    Peraltro manenere la giovanile separata mi sembra un’ottima idea.
    Mi danno per stracerti Persico a Padova e Saccardo a Prato
    Ma hanno ragione loro, eccome

  • birillolazio Says:

    i problemi arrivano ora….dei 4 ex rugbisti solo uno sta lavorando al progetto presentato…gli altri chiacchere,,,e basta…isoldi???gli sponsor???? aprire ad un eventuale partner???perche’ no???la giovanile????? ancora ad oggi non si conoscono programmi

  • genia Says:

    ma il comune di Roma che dice su questa RUGBY ROMA???chi e’ che veramente vuole il bene della rugby roma???
    tutte questa associazioni nate da poco tempo chi sono???sono genitori veri…interessati solo al bene dei bambini o….altro??”
    ci vuole chiarezza anche tra giornalisti…comunicatori….federazione….allenatori…. ex rugbisti

  • Flavio Says:

    Oltre a tutto sarà ben difficile allestire una squadra decente…non resteranno in molti. Il futuro è buio..

  • giorgio Says:

    flavio ha ragione i piu’ forti gia’ se ne sono andati anche perche’ sembrano non approvare molto la scelta dell’attuale dir sportivo…..che ha gia’ fallito in passato….rimane il settore giovanile speriamo bene che si riesca a costruire qlc di buono….BASTA CHIACCHERE

Leave a Reply