Eccellenza, brutta Roma. Vince il Graducato

German, seconda linea della Roma - fptp Elisa Mastroianni Il vento del Tre Fontane spazza via le speranze bianconere e una brutta Futura Park Rugby Roma imbocca il tunnel della crisi con la seconda sconfitta consecutiva sul campo di casa. Questa volta è il Granducato Parma a fare bottino a Roma con un 10-9 che vale quattro punti e il secondo posto in classifica. La Roma resta al sesto, a sei punti dalla zona play-off ma non è la graduatoria a preoccupare i bianconeri.

Piuttosto è a questo punto evidente l’incapacità degli uomini di Daniel de Villiers di sviluppare un gioco decente capace di tradurre in mete e punti le potenzialità, indiscutibili, della rosa a disposizione del coach sudafricano.

Colpa del direttore d’orchestra o dei musicisti?

Probabile che la verità sia nel mezzo, con qualche attenuante dovuta ai molti infortuni e alle tante novità da assorbire tutte insieme, soprattutto per una società poco strutturata per supportare un tecnico calato in una realtà sconosciuta.

Il match, condizionato dal forte vento, è inguardabile e vede prevalere l’intensità dei ducali, insieme con la loro umiltà premiata dall’unica meta della partita giunta al 65′ ad opera di Dunbar.

per il resto tanta confusione e pessima statistiche per i due calciatori (Gerber 1/4, Myring 3/6).

Roma, Stadio “Tre Fontane” – domenica 31 ottobre 2010

Eccellenza, VI giornata

Futura Park Rugby Roma v HBS GranDucato Parma

Marcatori: p.t. 31’ cp. Jones S. (0-3); 33’ cp. Myring (3-3); s.t. 9’ cp. Myring (6-3); 11’ cp. Myring (9-3); 29’ m. Dunbar tr. Jones S. (9-10)

Futura Park Rugby Roma: Bernardi (27’ pt. Pavan R.); Varani, Helu (21’ pt. Rodriguez), Valcastelli, Scarnecchia; Myring, Leonardi N. (cap, 20’ st. Vannini); Cicchinelli, Persico L., Saccardo; German, Aldridge (37’ st. Damiani); Rawson (15’-23’ pt. Duca G.), Martino (1’ st. D’Apice), Vigne Donati (26’ st. Pietrosanti)

all. De Villiers

HBS GranDucato Parma: Jones; Alberghini (23’ st. Onori), Castagnoli, Galante, Shinomya; Gerber, Cigarini; Dunbar, Caffini (1’ st. Santelli), Barbieri A.; Pascu, Vella; Evans (28’ st. Turroni), Manici, Rizzelli (1’ st. Tripodi)

all. De Marigby-Prestera

arb. Marrama (Padova)

g.d.l. Sironi (Colleferro), Maratini (Padova)

quarto uomo: Romani (Colleferro)

Punti conquistati in classifica: Futura Park Rugby Roma 1, HBS GranDucato Parma 4

Classifica: Estra I Cavalieri Prato 22; Banca Monte Parma, HBS GranDucato Parma 20; Petrarca Padova e Femi-CZ Rovigo 19; Futura Park Rugby Roma 13; Marchiol Mogliano 11; Mantovani Lazio 8; L’Aquila Rugby 4; Casinò di Venezia* 0

*quattro punti di penalizzazione per mancata attività giovanile



Prossimo turno – 20/21.11.10

Estra I Cavalieri Prato v Futura Park Rugby Roma

Marchiol Mogliano v Petrarca Padova

HBS GranDucato Parma v BancaMonteParma Crociati – 21.10.10 h. 14 – dir. Rai Sport 2

Femi-CZ Rovigo v Casinò di Venezia

Mantovani Lazio v L’Aquila Rugby


7 Responses to “Eccellenza, brutta Roma. Vince il Graducato”

  • Bruno Says:

    Credo che difficilmente si riuscirà a venire a capo di questa situazione. Ormai siamo alla nona partita tra campionato, amichevoli e trofeo eccellenza. Di tempo per assimilare il gioco di De Villiers, se non completamente, ce n’è stato. C’è inoltre il rischio ormai che la squadra perda fiducia in un team tecnico che non sembra in grado di proporre alternative a questo gioco sterile. E’ possibile che la rosa non sia di livello eccelso e che non possa recepire i dettami tattici del coach, ma anche se fosse sarebbe comunque compito di De Villiers trovare i rimedi e fra giocare la squadra in modo più semplice ed efficace. Ma ho l’impressione (spero di sbagliarmi) che De Villiers sia il tipo (alla Zeman per capirci) che insisterà su questa strada, a costo di fare ulteriori danni.
    Dispiace vedere che, con un pizzico di accortezza (ed anche di buona sorte in verità) la RR avrebbe tranquillamente potuto vincere tutte e sei le partite.
    Siamo ancora in tempo per salvare la stagione ma a questo punto si debbono prendere decisioni rapide, immediate, visto che il campionato si ferma per qualche settimana. Tempo forse sufficiente per ripartire con un nuovo tecnico, o per De Villiers di cambiare strategia. Ma lo farà ?

  • M-URC Says:

    Parto dal presupposto che ieri l’avversario era tutt’altro che mediocre. Per cui, una sconfitta contro il GranDucato ci può anche stare. Ottima mischia, superiori nei punti di incontro e una touche registrata a dovere e più smaliziata della nostra. Detto questo però, vedendo l’incontro, rimane il rammarico di aver buttato una vittoria che era nelle corde della RR. Ci sono state 2 o 3 azioni multifase della Roma che mi hanno fatto veramente impressione. Questa squadra quando riesce a giocare, gioca ad una velocità incredibile. In quelle 2 o 3 azioni sembrava di vedere una squadra che non gioca in Eccellenza ma in un campionato tecnicamente superiore. Però, e qui viene il problema, questo gioco si vede solamente a sprazzi, probabilmente perche la squadra è abituata a giocare a ritmi più bassi. Ad esempio, ieri spesso il sostegno era tardivo e così facendo si rischiava di perdere il possesso. Oppure nelle ruck che si formano nei punti di incontro dopo un placcaggio, i nostri sono pochi rispetto agli avversari. Questo atteggiamento da una parte porta ad avere più uomini a disposizione nell’azione che si va ad aprire, quindi meno uomini assorbiti, dall’altra scompre un po il fianco al fatto che l’avversario possa rubare il possesso direttamente nella ruck. D’altro canto, il fatto di avere più risorse a disposizione nel gioco, non viene quasi mai sfruttata e questo non va bene. In pratica il gioco evoluto che pretende De Villiers ho l’impressione che (soprattutto con questi risultati) possa cozzare con la squadra. Io onestamente non sarei pessimista anche se un eventuale piano B dovrebbe comunque essere contemplato dal tecnico.

  • Bruno Says:

    Che Parma fosse di altra pasta rispetto a Lazio e Mogliano è vero. Rimane però il fatto che qualsiasi difesa un minimo organizzata riesce facilmente a prenderci le misure. Gli basta scalare e portarci fuori. Al di là del fatto poi che sembra anche esserci troppa frenesia nelle giocate, il difetto maggiore a mio avviso nasce nei punti d’incontro. I nostri palloni sono raramente di qualità ed escono spesso con troppa lentezza. E poi a giocare così piatti servirebbe qualcuno che ogni tanto trovasse un buco e mettesse la squadra in avanzamento. Nella partita con Parma è successo una volta sola (Myring).
    Concludo con una battuta: perché il sudafricano DeVilliers vuole per forza farci giocare all’australiana ?
    P.S. Ho sentito fare in giro il nome di Eugenio. Se ne sà qualcosa ?

  • Francesco Says:

    Ho aspettato qualche giorno a scrivere, perchè a mio avviso è mancata la fortuna, ma il valore è pochino.
    Il Gran era superiore nei primi cinque, punto, e i nostri piloni di riserva sono stati macinati (Duca e Pietrosanti).
    Analogamente la loro touche Pascu centrica era superiore, ma la scelta di non convocare Boscolo (credo sia del tutto tecnica) ci ha tolto l’unico saltatore di interdizione
    Nonostante un’ottima prova delle terze, ed un piano di gioco molto migliore che contro il Mogliano la partita non è stata vinta perchè Roma si è mangiata due colpi del ko a causa di due asinate di Pavan nei passaggi a Varani e Scarnecchia, tra il 10′ ed il 20′ del secondo tempo.
    Pavan entrato come secondo cambio dopo due infortuni a Helu e Beranrdi (auguri papà), ossia dopo una discreta botta di iella.
    Poi Myring (che allo stato è il miglior giocatore che c’è) sbaglia un calcio facile e perdiamo, quando potremmo vincere. Amen.
    Il problema che M-URC ha centrato in pieno è che se giochi 3-4 belle fasi, crei un doppio soprannumero al largo e poi non concludi, hai fatto un gran lavoro ma non porti nulla a casa, e questo si era visto sia nei primi 30′ col Mogliano che contro il GRAN.
    Il piano di gioco di De Villers è chiaro ma necessita di giocatori di un certo tasso tecnico e fisico a tre quarti, tipo Manu per intendersi, cosa che Helu non è, oggi il migliore per questo gioco sembra Mannozzi, e un certo tipo di seconde e terze, delle quali solo un German non acciaccato (oltre a D’Apice non acciaccato, Cicchinelli nel futuro) tra gli avanti sembra avere i presupposti.
    A questo punto sarebbe ora che De Villers corresse ai ripari ammettendo che sì, lui ha un gran bel piano di gioco, ma non lo riesce a far mettere in pratica, e tornasse a giocate più semplici (tipo pick and go), salvo tentarle di quando in quando e non come progetto originario.
    Quello su cui il De Villers non può intervenire è l’assenza di un leader in campo, ma qui torniamo al discorso della defezione di Freschi per sacrosante ragioni e della sua non sostituibilità in un attimo.
    Speriamo bene …

  • Francesco Says:

    Magari arrivasse Eugenio ….

  • M-URC Says:

    Quindi a questo punto dobbiamo solamente sperare che arrivi Eugenio? Io invece ma potrei sbagliare, credo che sia il momento di mettere in pratica il piano B e cercare di intervallare questo piano di gioco più semplice, con giocate del piano di gioco A (come suggerisce giustamente Francesco). In questo modo, esprimendo un gioco più idoneo alle proprie possibilità, anche la squadra troverebbe più sicurezze sia sul piano del gioco che sul piano dei tanto attesi risultati.

  • Francesco Says:

    @ M-URC : io non spero che arrivi Eugenio come il messia, mi auguro solo che l’allenatore di una squadra inizi a far giocare la squadra come quella può e come lui vuole. Ho sempre avuto riserve sugli allenatori dell’emisfero sud per le squadre italiane (dalla nazionale in giù) non perchè non sappiano allenare ma perchè spesso non hanno l’umiltà di confrontarsi con la realtà italiana, sicuramente diversa da quella a loro nota.
    Se Roma il massimo lo ha toccato con un francese (e direi pure la nazionale) uno straccio di ragione ci sarà pure

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