Magners Celtic League, è finita

Giancarlo Dondi Dopo una estenuante altalena siamo arrivati al termine di una questione che, qualunque saranno gli sviluppi futuri circa la riforma dei campionati italiani, non passerà senza provocare spargimenti di sangue: non avverrà l’ingresso di due squadre italiane nella Magners Celtic League. Non c’è ancora un annuncio ufficiale semplicemente perchè le parti coinvolte stanno cercando il modo più conveniente per tutti di comunicare all’esterno quella che è già una decisione presa.

La fase decisiva delle trattative si è svolta a Roma negli ultimi giorni tra incontri Dondi-Mc Kie (Union scozzese) e l’arrivo della famosa bozza di contratto preparata a suo tempo recante – ormai solo formalmente – la data del 2010 che ha depistato molti, soprattutto quelli che, per interesse personale, volevano essere ottimisti a tutti i costi.

Ci è cascata perfino una redazione seria e preparata come quella di Sky Sport che ieri, intorno alle 17.30, ha sparato una “Ultim’ora” che annunciava l’ingresso dal 2010 come ufficiale.

Probabile che un uccellino abbia sussurrato all’orecchio di un noto uomo di rugby, ottimo commentatore dei match su Sky, la data scritta sulla bozza di accordo e che lui l’abbia comunicata alla redazione, indotta così in errore.

Il fatto è che, dopo le nostre verifiche presso l’Ufficio Stampa FIR, la notizia è sparita come per incanto dagli schermi dell’emittente di Murdoch.

Intanto, ieri in un noto palazzo gentilizio romano allestito per l’occasione, si è svolta la tradizionale cena con i rappresentanti delle due Union.

Proprio in questa sede è stato chiarito che gli scozzesi hanno notevoli problemi interni con le altre Unions della Celtic League, soprattutto non sopportano l’attuale ripartizione della governance che vede l’Irlanda farla da padrone con il suo 60% contro il misero 10% della Scozia.

Per questo avrebbero “usato” il no all’Italia come merce di scambio nei confronti degli irlandesi.

Il gioco, che ad oggi non ha dato grandi risultati, ha prodotto i ritardi all’ingresso italiano che faranno fallire la trattativa.

Peraltro, siamo certi che ai vertici FIR la cosa non dispiaccia molto.

Meglio evitare di perdere controllo su giocatori e franchigie spedendoli in un campionato professionistico estero, magari dando vita all’ormai famoso campionato delle sei franchigie in Italia finanziandole e controllandole direttamente.

Questa è la prossima storia ma intanto è finita quella della Celtic League, ed era ora.


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