Super10, ancora la RAI…

Robertson a segno contro Rovigo Due colpi su tre, niente male! In questo inizio di stagione del rugby italiano la Rai – servizio pubblico – si segnala per la sua inaffidabilità. Dopo aver annullato la diretta della Supercoppa Rugby Parma – Benetton Treviso pochi minuti prima di andare in onda perchè la stazione satellitare noleggiata dalla Rai è arrivata fuori uso e non era recuperabile in tempo utile (la responsabilità è di chi deve erogare il servizio), ecco il seguito.

Trasmessa regolarmente L’Aquila – Viadana, primo anticipo del venerdì alle 19 del campionato, al secondo turno del Super10 arriva il secondo “buco”.

La Rai ha deciso di trasmettere in differita alle 23 il match Benetton Treviso – Petrarca Padova perchè in concomitanza con una partita dei Mondiali di Baseball.

Se è condivisibile, in questo caso, la scelta di favorire l’evento mondiale, continua a lasciare perplessi la mancanza di programmazione (possibile che non ci si sia accorti prima della concomitanza?) e – a mio parere – la scelta di programmare gli anticipi al venerdì alle 19.

 Perchè non mandare un match in diretta al sabato?

O almeno, in caso di concomitanza come in questa settimana, perchè penalizzare il rugby e mandare il match in differita a tarda sera?

 Insomma, visto che il contratto Rai non garantisce il chiaro (le partite del Super10 vanno su RaiSportpiù, satellitare 227 di Sky) qualcuno è in grado di spiegare quali vantaggi offra il contratto con l’emittente pubblica?

Le mie limitate capacità logiche non ci riescono, aiutatemi voi…


8 Responses to “Super10, ancora la RAI…”

  • giorgia Says:

    c’è poco da capire: son scemi e contestualmente quindi convinti che non valga la pena trasmettere il super 10 perché non gli crea sufficiente indotto pubblicitario. cioè, voglio dire, se ne fregano di 6 nazioni e mondiali di rugby, vuoi che gli importi qualcosa del campionato nazionale?

  • Francesco Says:

    Ma come si fa a chiamarlo mondiale di baseball ? quelli forti a settembre giocano alla morte nella MLB non in Italia, dove compaiono seconde o terze scelte

  • Simone Says:

    cara Giorgia io sono grande appassionato di sport e ti assicuro che su Raisportpiù mi è capitato di vedere discipline di cui neanche sospettavo l’esistenza, al limite coi Giochi senza frontiere, quindi non penso sia un problema di indotto bensì semplice disorganizzazione e cialtroneria allo stato puro. Come si dice nell’articolo il match è stato anticipato al venerdì proprio per consentire la diretta televisiva, per poi accorgersi della concomitanza con un evento programmato da mesi, è inettitudine.
    Quando c’era Paolo Rosi, il sabato alle 15, anche se c’era Casale sul Sile-Fracasso S. Donà di A2 non c’erano santi e andava in onda.
    Non ci resta che sperare che nel futuro prossimo, con il discorso Celtic, il nostro rugby di club si meriti uno spazio affidabile, magari tra gli europei di pallone elastico e i mondiali di sci d’erba.

  • giorgia Says:

    Simone — personalmente credo che tutti gli sport abbiano (dovrebbero avere) pari dignità, fossero pure il lancio della pantofola o il salto dello scalino, per cui che siano trasmessi su raisportpiù per me è cosa buona e giusta. Il problema è che il rugby viene bistrattato non solo quando si parla di campionati nazionali, ma pure quando si parla di mondiali o comunque di competizioni internazionali, e questo mi lascia molto perplessa sul metro di giudizio di chi acquisisce (o meno) i diritti per trasmettere le partite.

  • Alessio Says:

    Faccio una premessa: non ho il satellite e dubito che il digitale terrestre arriverà nella mia zona come promesso, ovvero entro il primo semestre del prossimo anno. Ciò detto, mentre facevo zapping in questi due giorni (sabato e domenica), mi sono accorto della totale menacanza di sport in televisione (sponda RAI, Fininvest non fa testo!). Una volta, tanto tempo fa, al sabato pomeriggio c’era la diretta del basket: la RAI aveva comprato i diritti e almeno il secondo tempo te lo godevi(non ho mai capito perchè non tutta la partita…). Poi dissero che non faceva ascolti, e i diritti sono ora su SKY. Quelle poche volte che sto vedendo sport sulla RAI in chiaro sono la formula 1 e il ciclismo. Basta. Se sei uno sfigato come me, sei destinato a sorbirti le schifezze che ti propinano al sabto e domenica pomeriggio. Al di là di questa amarezza, vorrei sapere: ti sei comprato i diritti per la trasmissione di una gara (sia cricket, rugby, snooker, freccette, tamburello o quello che vi pare); si suppone che con largo anticipo tu sappia che non puoi trasmetterlo in diretta o almeno sai che quel giorno ci sono quelle gare da coprire con la diretta; la mia domanda è: invece di fare programmazioni astruse, proprio come l’anticipo di venerdì alle 19 (che sono pronto a mettere la mano sul fuoco è un’idea solo ed unicamente della RAI; poi mi spiegano chi va allo stadio quel giorno e quell’ora: io torno a casa dal lavoro a quell’ora, stanco come un cammello e vado a vedermi la partita del Super 10?), perchè non riportate lo sport in chiaro sulle reti nazionali in analogico?

  • Alessandro Says:

    @Alessio.
    Ineccepibile. Soprattutto, ti confermo che l’anticipo alle 19 del venerdì è una decisione della Rai e sta creando notevoli difficoltà organizzative a parecchie società. Se poi si obbligano due squadre a giocare a quell’ora e in quel giorno e si manda l’evento alle 23.46 in differita, si fatica a comprendere la logica che ispira tutto questo. Grazie e a presto

  • Alessio Says:

    A quel punto, falli giocare almeno alle 20,30: così ci scappa un terzo tempo da paura…

  • Simone Says:

    Col mio intervento Giorgia non intendevo denigrare le discipline citate essendo un sostenitore del pluralismo sportivo televisivo(anche se secondo me una certa priorità rispetto a sport a sviluppo troppo locale è giusta), ma rispondere alla tua frase “..perché non gli crea sufficiente indotto pubblicitario”. Ho esagerato alcune espressioni a questo scopo.
    Per quanto riguarda il discorso del chiaro a parte l’atavica ipertrofica proposta calcistica c’è senza dubbio uno squilibrio nella programmazione dovuto a personalismi in sede RAI. Il ciclismo, ad esempio, ha molti santi in paradiso nella TV pubblica e anche Paolo Rosi, all’epoca, lo era per il rugby. Mia madre, che lavorava in Rai, mi raccontava i suoi urli nel corridoio quando il direttore della testata giornalistica sportiva gli toglieva il rugby dal palinsesto.
    La trovo comunque una cosa fortemente sbagliata.
    Insomma Alessio…mi sa che se vuoi avere una scelta decente devi stanziare 50€ mensili e farti la parabola.

Leave a Reply