Presentata a Roma la seconda candidatura per la Celtic League
Presentata a Roma presso il Palazzo delle Piscine, sede della Federazione Nuoto, la seconda candidatura romana per la Celtic League. Spqrugby, il cui presidente è Gabriele Caccamo, è animata dall’ex allenatore della Rugby Roma Stefano Bordon.Dall’ufficio stampa riceviamo e volentieri pubblichiamo:
“SPQRugby non è un superclub ma una franchigia che vuole rappresentare tutto il Centro-Sud, con escursioni sino a Livorno e Modena, scorrendo l’elenco delle prime 40 società già interessate, nella Celtic League”. Lo ha detto il presidente Gabriele Caccamo nel corso della conferenza di presentazione presso la Sala Conferenze della Piscina coperta del Foro Italico. Caccamo che ha parlato ai giornalisti ed a spettatori interessati come il Consigliere federale Pierluigi Bernabò, il Presidente dell’Aquila Rugby, Giacomo Pasqua, il Presidente del Comitato Regionale Lazio, Marco Santamaria, il rappresentante del Sindaco de L’Aquila e Massimo Mascioletti , ha ribadito che il progetto Lupi SPQRugby ( budget di 8 milioni di euro, di cui 2 da sponsorizzazioni) avrà come base logistica L’Aquila e come campo di gioco il Flaminio.
” Porte aperte, anzi un’autostrada, al dialogo con Lazio, Rugby Roma e Capitolina – ha detto ancora il Presidente SPQRugby – e non escludiamo che le due strategie possano convergere”.
La squadra sarà composta dai giocatori scelti dalla lista della FIR e da stranieri di primo livello, di cui un paio già individuati. Stefano Bordon, manager tecnico della franchigia, ha fatto capire inoltre che i Lupi sono pronti da subito per l’avventura celtica ma che, in caso di rinvio al 2010, la franchigia avrà ancora più tempo per affrontare al meglio le sfide internazionali.
Sabato, prima di Italia-Francia, al Cus Roma a Tor di Quinto prima riunione con i presidenti delle società del Centro Sud.
Roma, 17 marzo 2009
marzo 20th, 2009 at 03:40
Lupi? Cambierei nome.
marzo 20th, 2009 at 09:47
Quindi questa sarebbe la quarta proposta che si trova sul tavolo del Presidente Dondi oltre a quelle di CAPITOLINA-ROMA-LAZIO, VIADANA-PARMA e TREVISO. Ma l’unica ad essere franchigia (almeno credo). Per quanto riguarda le aperture al dialogo con l’altro superclub romano credo che la situazione non sia proprio così percorribile, in quanto se la parte tecnica è affidata a Bordon non vedo come la Roma possa avere interesse a partecipare. Per quanto riguarda il nome sono d’accordo con Gianluca quando dice che sarebbe da cambiare, anche perchè sembrerebbe una situazione più aquilana che romana.