Mallett allarga il gruppo, adesso ci vuole una vittoria

Difesa azzurra contro Williams Per l’Italrugby la vittoria più importante è aver recuperato l’entusiasmo della propria gente. La sconfitta con il Galles ha dimostrato quanto sosteniamo da tempo. Contro le migliori del mondo il risultato negativo rientra nella logica delle cose, la differenza la fa il modo in cui si perde. Ciò non vuol dire che si debba essere felici nella sconfitta, ma per l’Italia di oggi è fondamentale lasciare il campo con l’idea che in cantiere ci siano i mattoni per continuare a costruire.

 Lo hanno potuto constatare alcuni Azzurri che ieri, nel giorno di riposo, hanno fatto visita al Campo dell’Unione dove la Capitolina ha ospitato un concentramento di U.9 e U.11.

I fratelli Bergamasco, Marcato, McLean, Quartaroli, Griffen, Sole, Pavan e Pratichetti – che nella Capitolina è cresciuto – si sono lasciati coinvolgere dall’entusiasmo dei ragazzini arbitrandone le partite.

Alla fine foto e autografi per una bella festa di rugby.

Mallett ha convocato Burton, Sepe, Favaro, Montauriol, Reato e Masi, che ha superato l’infortunio alla schiena, per avere 30 giocatori nella settimana di avvicinamento al match conclusivo del Sei Nazioni con la Francia.

Sabato prossimo al Flaminio l’Italia ce la metterà tutta per conquistare una vittoria che darebbe un sapore diverso all’intero Torneo.

 Finora Parisse e compagni sono fermi ad una sola meta realizzata (Mirco Bergamasco contro l’Inghilterra) contro 120 punti subiti.

Numeri impietosi per l’attacco azzurro che non riesce a superare la difficoltà a finalizzare che ha pesato come una zavorra sui risultati della squadra.

L’impressione è che gli Azzurri stiano recuperando la fiducia in sé stessi e nelle proprie possibilità che sembrava sparita nelle prime tre partite.

 Intanto, l’ultima giornata deciderà il nome del vincitore del Sei Nazioni sull’erba del Millennium Stadium di Cardiff dove si daranno battaglia l’Irlanda, a punteggio pieno, e il Galles.

I padroni di casa per bissare il successo dell’anno scorso dovrebbero vincere con almeno 13 punti di scarto, impresa proibitiva.

Per l’Italia l’obiettivo è evitare il cucchiaio di legno e se la Francia è quella vista ieri a Twickenham, si può sperare.


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