Le ELVs hanno davvero migliorato il rugby?

Super14 E venne il momento di giudicare l’impatto delle ELVs (Experimental Law Variations) sul rugby. L’IRB ha organizzato una serie di incontri, ve ne sarà un altro da domani a Londra cui parteciperanno Dondi e Mallett, con i protagonisti per valutare se le nuove regole hanno davvero reso più spettacolare il gioco come era nelle intenzioni di chi le ha promosse. La risposta è, per lo più, negativa.

Soprattutto le Unions europee hanno avuto parecchie obiezioni alla reale utiltà delle nuove regole.

L’Italia è stata fortemente penalizzata dalla possibilità di far collassare il maul, spuntando così una delle poche armi offensive degli Azzurri, e Mallett si è lamentato pubblicamente.

Anche l’Inghilterra si è posta a capo del movimento anti-ELVs.

 La Rugby Football Union e la Premier Rugby hanno promosso uno studio su ogni singolo match della Guinness Premiership e sui nove test internazionali dell’Inghilterra.

Il risultato è che gli effetti sul gioco sono molto lontani da quelli previsti, essendo aumentati i calci tattici divenuti ormai un esasperato ping-pong, essendo diminuite le squadre disposte a rischiare attacchi con l’ovale in mano e avendo reso il rugby molto più difensivo.

Peraltro, anche gli arbitri hanno lamentato un incremetno della difficoltà del proprio lavoro a causa delle ELVs.

Insomma, Inghilterra, Galles, Irlanda e Italia sono contrarie a mantenere le ELVs, mentre la Francia resta dubbiosa.

A favore restano Nuova Zelanda e Australia, mentre anche i sudafricani si lamentano per le norme anti-maul, da sempre un pezzo forte del repertorio degli Springboks.

Anche molti allenatori si sono espressi contro le nuove regole.

di Mallett abbiamo detto, mentre per Rob Howley, assistant coach del Galles:”c’è più utilizzo dei calci tattici perchè è troppo rischioso contrattaccare alla mano dal proprio territorio.

La perdita del rolling maul ha inibito la possibilità di assorbire più difensori in essa e la conseguenza è che per la difesa è più facile occupare il campo”.

Insomma, le ELVs sembrano apprezzate solo nel mondo DownUnder, rischiando di creare una divisione netta tra gli emisferi su come interpretare il gioco.

 Da spettatori, non ci sembra che il rugby all’insegna delle ELVs sia divenuto più spettacolare, anzi.

L’utilizzo esasperato dei calci tattici ha diminuito le azioni alla mano, mentre la difesa si avvantaggia troppo rispetto all’attacco. 

Allenatori, arbitri e giocatori non sembrano entusiasti degli effetti ed è probabile che l’IRB ne tenga conto portando presto delle modifiche.


3 Responses to “Le ELVs hanno davvero migliorato il rugby?”

  • Cristiano Nardi Says:

    Penso che a prescindere di chi abbiano favorito, le ELVs abbiano cambiato il gioco; non so per il meglio, e certo, le serie infinite di calci non sono certo spettacolari o televisivamnte accattivani, ma consideriamo pure che per chi di Rugby non mastica tanto vedere una rolling maul non dve essere né cosi chiaro né spettacolare!Direi bene i 5 metri dalla mischia ( peraltro poco applicati); così e così ,la nuova touche ( anche qui maggior attenzione a quando è possibile la veloce che spesso viene fatta anche se il pallone toca infrastrutture o terzi);male l’assenza di rolling maul, anche se personalmente lo ritengo un momento del gioco che va contro lo spirito del gioco, che è quello che il pallone può e deve essere sempre contestabile direttamante tra portatore ed avversario: nei carretti di fatto il portatore è protetto da un fronte insuperabile di compagni….

  • Ludovico Says:

    A mio giudizio le ELVs sono utilissime:
    -innanzitutto per quanto riguardo i carretti, che se ben fatti (e ciò non è difficile) sono indifendibili; non è possibile contendere il pallone e favoriscono le squadre che tendono ad ammazzare il gioco, come l’Italia.
    -è vero, il ping-pong tattico è noioso, ma ciò è dovuto essenzialmente alla regola del calcio all’interno dei 22 in seguito ad un passaggio proveniente dall’esterno di tale area; quindi sarebbe ancora più noioso assistere a continui calci in touche nonostante si giochi una mischia o una touche in attacco e al di fuori dei 22.
    -michia a 5 metri: se ben controllata dagli arbitri offre buone opzioni d’attacco
    -regole in touche: rimessa laterale con possibilità di contesa

    -infine credo che anche in Europa si debbano applicare le regole sulla ruck che prevedono il calcio libero (e non diretto) per mani in ruck/tenuto: ciò è fondamentale perchè troppe volte ci troviamo di fronte a situazioni 50/50 dove i 3 punti cambiano il corso dell’incontro (vedi finale RWC ’07)

  • Alessandro Cossu Says:

    Con buona pace di chi critica le maul, il gruppo di lavoro dell’IRB che ha fatto il punto sulle ELV ha sconsigliato la regola sperimentale che permette di far crollare i raggruppamenti. Di seguito il collegamento al comunicato dell’IRB:

    http://www.irb.com/newsmedia/mediazone/pressrelease/newsid=2030442.html#rugby+stakeholders+agree+elv+recommendations

    Le regole per evitare che il portatore di palla non sia in contatto con la linea avversaria nelle maul (il cosiddetto “truck and trailer”), che impedirebbe di difendersi contro la maul, esistono e si tratta solo di farle applicare: non è vero che un carretto sia indifendibile e ci sono stati in passato contributi interessanti sul sito degli arbitri sudafricani in proposito, per chi ha voglia di approfondire. Dovrebbe far riflettere il fatto che i piú agguerriti sostenitori del reintegro delle maul non siano gli italiani, e che le voci critiche si siano levate da paesi di grande tradizione come il Sudafrica (dove le ELV sono state originariamente concepite, a Stellenbosch), l’Inghilterra e il Galles.

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