Disastro Azzurro, nonostante Parisse

Parisse inseguito invano da Medard “Meno male che è finita”. L’amaro commento del presidente Dondi lasciato sui taccuini dei cronisti mentre vola via dal Flaminio è il giusto corollario alla lezione, 8-50 il desolante punteggio, impartita all’Italia dai maestri francesi. Sette mete subite (sono 21 in totale nel Torneo contro solo due segnate), una valanga di errori e la sensazione che così sia impossibile continuare. Eppure, anche contro la Francia i primi 20′ non erano stati da buttare.

Con un canovaccio tattico simile a quello che una settimana prima aveva regalato una buona figura al cospetto del Galles, gli Azzurri riescono a mettere una discreta pressione sui playmaker francesi e a tenere l’ovale prevalentemente nel campo avversario.

Due punizioni di Parra ed una di Marcato (che al 18′ ne manca clamorosamente una da dentro i 22 metri avversari) fissano un 3-6 che fino al 25′ illude.

 Poi, l’episodio che ha lo stesso effetto del crollo di una diga, travolgendo le speranze italiane.

Al 25′ Trinh-Duc, Man of the Match al termine, calcia un up&under sotto al quale si piazza maldestramente Griffen dando le spalle al fronte avversario.

 Mentre il n.9 azzurro aspetta fermo l’arrivo dell’ovale Jauzion, che lo sovrasta in altezza, gli salta sopra e lo ghermisce, poi serve l’orco Chabal che si scrolla di dosso Nieto e Griffen e vola in meta.

Per gli Azzurri si spegne la luce e in due minuti, al 29′ e al 31′, piovono altre due segnature che chiudono la storia.

Prima l’apertura di origine vietnamita Trinh-Duc taglia la linea difensiva italiana come una lama arroventata farebbe con il burro, poi un altro errore di ricezione di Griffen favorisce la prima segnatura di Medard.

L’errore di Mauro Bergamasco in apertura di secondo tempo regala la meta ad Heymans, il resto è una conseguenza con le mete di Domingo, ancora Medard e Malzieu.

Il diluvio francese è interrotto solo dalla meta di Parisse, in capo all’unica bella iniziativa di Marcato, la sola luce in un pomeriggio che ha, per il rugby italiano, i colori della notte nonostante il sole romano.

Adesso c’è una montagna da scalare per Mallett, già ufficiosamente “confermato” da Dondi, e per chi lavorerà in uno staff che sarà, con ogni probabilità, rivoluzionato.

L’ultima menzione allo splendido pubblico del Flaminio, capace di indicare agli addetti della sicurezza e far cacciare lo sciocco che, pensando forse di assistere ad un altro sport, aveva lanciato una bottiglietta in campo.

Questo vale più di cento vittorie, applausi.

Roma, Stadio Flaminio – sabato 21marzo 2009
RBS 6 Nazioni, V giornata – Trofeo Garibaldi
ITALIA – FRANCIA 8-50 (3-25)
Italia:
Marcato; Rubini Gi., Canale G., Bergamasco Mi., Pratichetti M. (7′ st. Quartaroli); McLean (31′ st. Orquera, 39′ st. Sbaraglini), Griffen (26′ st. Canavosio); Parisse S. (cap), Bergamasco Ma., Zanni; Bortolami (28′ st. Sole), Dellapè (12′ st. Del Fava); Nieto (17′ st. Castrogiovanni Mar.), Ghiraldini, Perugini S.
Francia: Traille; Medard, Fritz (20′ st. Bastareaud), Jauzion, Heymans (31′ st. Malzieu); Trinh-Duc, Parra (12′ st. Michalak); Bonnaire, Harinordoquy (17′ st. Picamoles), Dusatoir; Chabal, Nallett (cap, 35′ st. Thion); Marconnet (7′ st. Domingo), Szarzewski (12′ st. Servat), Barcella (34′ st. Marconnet)
Arbitro: Rolland (Irlanda)
Marcatori: p.t. 6′ cp. Parra (0-3); 14′ cp. Parra (0-6); 22′ cp. Marcato (3-6); 24′ m. Chabal tr. Parra (3-13); 28′ m. Trinh-Duc (3-18); 30′ m. Medard tr. Parra (3-25); s.t. 2′ m. Heymans tr. Parra (3-32); 7′ cp. Parra (3-35); 14′ m. Domingo (3-40); 16′ m. Parisse (8-40); 29′ m. Medard (8-45); 75′ m. Malzieu (8-50)
Note: giornata di sole, campo in ottime condizioni, 32.000 spettatori circa
Man of the match: Trinh-Duc (Francia)


2 Responses to “Disastro Azzurro, nonostante Parisse”

  • Francesco Says:

    Ho sperato lì per lì che la bottiglietta l’avesse buttata Mallett…
    La prima meta francese (viziata da un in avanti, come la terza e la quarta, Gesù che arbitraggio oggi) nasce dalla chiamata di un mediano di mischia fuori forma che non fa saltare un estremo fuori ruolo ed aspetta mentre accanto arriva il TGV ; manco in Serie B italiana giocherebbero così.
    Domandina : il nostro 10 è quel Mc Lean che sarebbe la migliore apertura che gioca in Italia secondo il nostro CT o è un caso di omonimia ?

  • Alessandro Says:

    Sì, ci sono molte cose su cui avremo modo di tornare nei prossimi giorni…Il n.10 è una di queste. Siamo sicuri che Marcato renda di più ad estremo? Comunque, insisto:su ogni singola partita possiamo discutere tutto, comprese le scelte del ct, spesso sbagliate, ma il vero problema è la gestione. Non è possibile lasciare Mallett solo a decidere su ogni cosa, i processi vanno guidati e la FIR ultimanete ha pensato a tutto tranne che a tutelare la Nazionale. Grazie e a presto!

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