Azzurri, carica!(nonostante tutto…)

Parisse carica contro la Francia L’ambiente è sereno. Questo è lo slogan ribadito fino alla noia da chiunque, dai giocatori allo staff, appartenga all’Italrugby. Eppure, nelle ultime settimane che hanno preceduto il match di domani al Flaminio contro il Galles (ore 16, diretta tv su La7), i segnali che ne smentiscono il senso non sono mancati, compreso l’episodio che oggi ha visto protagonista Troncon. Straordinario da giocatore- 101 caps all’attivo-  l’attuale assistente di Mallett ha imposto a male parole l’allontanamento dei giornalisti da bordo-campo durante il Captain’s Run al Flaminio, tradizionale allenamento di rifinitura della vigilia.

Se è lecita l’aspirazione alla privacy, meno condivisibile è il modo in cui è stato condotta l’operazione.

Buona educazione a parte, sembra rovinato, ci si augura non irrimediabilmente, il clima che aveva fatto la fortuna dell’intero movimento diffondendone l’immagine al di là dei risultati.

 Dopo tre sconfitte nelle prime tre giornate, l’Italia affronta i campioni in carica del Galles reduci dalla battuta d’arresto  di Parigi.

L’ultimo turno del Sei Nazioni ha riservato ai Dragoni Rossi un possibile decider-match a Cardiff nel prossimo week-end contro l’Irlanda, finora a punteggio pieno.

 Logico, dunque, aspettarsi un Galles che affronterà gli Azzurri con il piede premuto sull’acceleratore, a caccia di vittoria e punti che potrebbero risultare determinanti per la vittoria finale.

 Le caratteristiche dei “neozelandesi d’Europa” sembrano ideali per mettere in crisi squadre come l’Italia di questi tempi.

Gioco alla mano, velocità, off-loads, gli uomini del Principato sono in grado di mettere in crisi chiunque come dimostrato a novembre quando, unici tra gli europei, hanno battuto l’Australia e impegnato a fondo gli All Blacks.

Se un limite ha dimostrato la squadra di Gatland, è quello di sopportare malvolentieri i match in cui prevale il clima di battaglia fisica sul gioco.

Ecco allora che sarà decisivo per Parisse e i suoi metterla sul piano dello scontro senza mai cedere di un millimetro, come hanno sempre dimostrato di poter fare.

Fondamentale sarà il primo placcaggio sui drive avversari, così come il riposizionamento dopo e intorno ai punti d’incontro.

Inoltre, sarà necessario mantenere il possesso dell’ovale più a lungo possibile amministrando con lucidità il gioco al piede, a patto che mischia ordinata e touche tornino brillanti come mai sono state in questo Torneo.

Italia: 15 Andrea Marcato, 14 Giulio Rubini, 13 Gonzalo Canale, 12 Mirco Bergamasco, 11 Matteo Pratichetti, 10 Luke McLean, 9 Paul Griffen, 8 Sergio Parisse (captain), 7 Mauro Bergamasco, 6 Alessandro Zanni, 5 Marco Bortolami, 4 Santiago Dellape, 3 Carlos Nieto, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Salvatore Perugini.
A disp.: 16 Franco Sbaraglini, 17 Martin Castrogiovanni, 18 Carlo Antonio Del Fava, 19 Josh Sole, 20 Pablo Canovosio, 21 Luciano Orquera, 22 Roberto Quartaroli.

Galles: 15 Lee Byrne, 14 Mark Jones, 13 Jamie Roberts,12 Gavin Henson, 11 Shane Williams, 10 James Hook, 9 Mike Phillips, 8 Andy Powell, 7 Dafydd Jones, 6 Jonathan Thomas, 5 Alun-Wyn Jones (captain), 4 Luke Charteris, 3 Rhys Thomas, 2 Huw Bennett, 1 John Yapp
A disp.: 16 Matthew Rees, 17 Gethin Jenkins, 18 Bradley Davies, 19 Ryan Jones, 20 Warren Fury, 21 Stephen Jones, 22 Tom Shanklin

Arbitro: Allan Lewis (Irlanda)


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