L’Italia si candida per una World Cup

italiani in festaFinalmente! La Federazione Italiana Rugby, a seguito della riunione del Consiglio Federale e del Comitato Esecutivo di venerdì 18 luglio a Bologna, comunica di aver inviato all’International Rugby Board richiesta di candidatura quale Paese ospitante per l’edizione 2015 e/o 2019 della Rugby World Cup.


“Si tratta una decisione importante, che segna una nuova pietra
miliare nel processo di crescita del rugby italiano e di cui tutto il
movimento, indipendentemente da quella che sarà la decisione
dell’IRB, deve andare orgoglioso” ha commentato il Presidente
della Federazione Italiana Rugby Giancarlo Dondi.

Al termine del Sei Nazioni di tre anni fa sono stato il primo a sollevare l’argomento in occasione di una intervista al presidente Dondi pubblicata su Il Tempo e ripresa poi dal mensile Rugby!.

Per questa, e per mille altre ragioni, sono felice che la FIR abbia espresso ufficialmente la decisione di candidarsi seriamente per ospitare una edizione delle prossime due.

Nelle intenzioni dei vertici della federazione c’è la malcelata intenzione di procurarsi le competenze per ottenere l’obiettivo nel 2019 concorrendo per quella del 2015.

In realtà, per motivi economici e politici, l’IRB sarebbe intenzionato a dare l’edizione del 2019 al Giappone, preferendo l’Europa nel 2015.

Questo perchè le previsioni sugli introiti della prossima Rugby World Cup nel 2011 in Nuova Zelanda sono lontane dai successi francesi del 2007, anche per motivi geografici.

Un’edizione in Italia permetterebbe di recuperare a livelli “francesi” per collocazione geografica, ricettività e appeal turistico, vedemo.

L’importante è che l’Italia cresca anche politicamente e che ci sia al tavolo delle grandi.

Del resto, questa candidatura potrebbe accelerare il processo di riforma del campionato italiano e del varo delle franchigie.

Forza Italia!


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