Berbizier avvia le operazioni di avvicinamento alla World Cup 2007

touringsquad07 Cercasi mediano di apertura. Sulla porta del cantiere azzurro mastro Pierre Berbizier ha affisso l’annuncio per poter mettere a punto la sua squadra in vista della Rugby World Cup 2007 che si terrà in Francia a settembre. Messe da parte le possibili polemiche in seguito al mancato rinnovo del contratto con francese pragmatismo(sulla successione leggete a parte, n.d.r.) il coach di Saint-Gaudens è al lavoro con il suo staff per completare il mosaico in vista dell’appuntamento più importante.


L’occasione è il tour estivo che vedrà l’Italia affrontare l’Uruguay(n.20 del ranking) a Montevideo il 2/6 e l’Argentina(n.6), che sabato ha battuto l’Irlanda 22-20, a Mendoza il 9/6.

Se è vero che le fondamenta di qualsiasi team di rugby poggiano sulla mischia l’Italia è messa bene.

Il pack azzurro è riconosciuto unanimemente come uno dei migliori del pianeta, possiede giocatori dalla età media bassa e numerose alternative in grado di dare riposo ai titolari, requisito fondamentale in un torneo come il Mondiale.

I tre-quarti recuperano per settembre diversi elementi assenti per infortunio in occasione dell’ultimo Sei Nazioni, comunque il migliore della storia del rugby azzurro.

Stanojevic, ala veloce e determinata che nei test di novembre aveva impressionato, Bortolussi, estremo dal piede mortifero dalla piazzola, Masi, Nitoglia e, soprattutto, Pablo Canavosio.

Il jolly del Castres sarà uno degli esperimenti più interessanti del tour visto che, ormai da diverso tempo, Berbizier e Cariat hanno in animo di provarlo come mediano di mischia in alternativa al redivivo, ancorché stagionato, Troncon.

Canavosio è certamente uno dei giocatori tatticamente più intelligenti a disposizione dello staff ed è, inoltre, dotato di grandi doti atletiche di velocità e esplosività, non ci sarebbe da stupirsi di vederlo protagonista al Mondiale.

Si diceva del mediano di apertura.

Chi vestirà alla World Cup la maglia n.10, di fatto orfana dai tempi di Diego Dominguez?

La risposta non è semplice e potrebbe risiedere proprio nei risultati degli esperimenti che vedremo durante il tour.

Semi-bocciato il 34enne Scanavacca (troppi i suoi atteggiamenti non in sintonia con la filosofia di Berbizier, n.d.r.), ancora infortunato Pez, come al solito alterno nel Sei Nazioni, il ct ha convocato a sorpresa Chris Burton.

Il giovanotto 27enne è nato a Brisbane ma ha mamma italiana e verrà certamente provato, così come verrà data una chance a De Marigny, cui giova il ritorno di Bortolussi ad estremo.

Il giocatore di origine sudafricana è quello che presenta maggiori garanzie nell’attuazione del piano di gioco, caratteristica molto apprezzata dal ct e da Cariat, e ha già ricoperto il ruolo di apertura.

Ad oggi sembra essere il maggior indiziato a vestire la n.10 azzurra in Francia.

Il resto delle convocazioni per il tour ha risentito dell’esigenza da parte dei titolari, acciaccati al termine dei rispettivi campionati, di tirare il fiato in vista del Mondiale.

Non ci saranno, dunque, Bortolami e Troncon, così come mancheranno i Bergamasco, Parisse, Dallan, Perugini, Masi e Dallapè tutti impegnati con le proprie squadre francesi nelle semifinali del Top14 d’Oltralpe.

Spazio quindi ai giovani già rodati che hanno bisogno di esperienza internazionale come Pratichetti, Bernabò, Staibano e Zanni, a rincalzi di lusso come Aguero e Del Fava e a novità assolute come Burton e Patrizio, centro del Padova.

Il capitanato del tour è stato affidato ad Andrea Lo Cicero, ormai veterano azzurro dall’alto dei suoi 31 anni e dei suoi 64 cap.

La preaparazione alla World Cup riprenderà in luglio con il raduno in Val d’Aosta e vedrà altri due test in agosto contro Giappone e Irlanda.

Prima di salutare Berbizier vuole lasciare un regalo al rugby italiano, il presidente Dondi accetterebbe volentieri.


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