Il Galles punisce un’Italia sbagliata

Cardiff – Niente scuse. Al Millenium Stadium l’Italia ha mostrato il suo volto peggiore in questo RBS Sei Nazioni 2008. Il punteggio di 47-8 definisce un match che ha visto gli Azzurri competitivi solo fino alla meta su intercetto di Shanklin, giunta al 42’ grazie ad un gentile cadeau concesso da Masi. Troppo poco. Poi, un progressivo sfaldarsi delle certezze di Parisse e compagni, fino agli ultimi, disastrosi 20’ costati ben tre mete.


Dura da ingoiare, soprattutto se si considera che il primo tempo si è chiuso sul 13-8 per i Dragoni Rossi con un piazzato ed una trasformazione di Marcato finiti entrambi sui pali della porta gallese.

Un pareggio virtuale, dunque, che gonfia di speranza i cuori degli oltre seimila italiani saliti a Cardiff per colorarla d’azzurro.

La prima frazione scorre via registrando, è vero, una prevalenza gallese nel possesso e nel territorio, ma anche una efficacissima difesa italiana organizzata in maniera perfetta.

Parisse, Mauro Bergamasco(14 placcaggi per lui), Del Fava, Dellapè e lo stesso Masi passano una mano di cemento sul muro azzurro che respinge le cariche avversarie.

Come previsto nei primi 10’ i calciatori gallesi testano la tenuta di Marcato, estremo estemporaneo, ma lui regge botta.

Non solo, dopo due punizioni trasformate da Stephen Jones – che mediano di apertura! – al 6’ e al 12’ per il 6-0, l’Italia marca una meta con Castrogiovanni con la determinante complicità dell’inefficiente touche degli uomini di Gatland.

In questo fondamentale Rees ha evidenti difficoltà al lancio e Gough e Evans, che hanno i loro problemi con Dellapè e Del Fava, non lo possono aiutare.

Per questo l’ovale, rimesso in gioco nei 22 metri del Galles, supera l’intera linea dei saltatori per atterrare nelle salde mani di Castro, autentico gigante della mischia.

Il pilone azzurro sdraia Peel e Mark Jones lungo la strada e schiaccia in meta.

La trasformazione di Marcato colpisce il palo, 6-5 ma l’Italia è viva.

Al 21’ uno dei due episodi che consegnano l’inerzia del match nelle mani del Galles.

Da una touche in attacco dall’out sinistro Parisse devìa l’ovale per Picone senza toccare terra.

Si inserisce Mauro Bergamasco che serve Masi.

Il n.10 lancia Galon che incrocia all’interno tagliando la difesa come il burro.

L’azzurro, ancora tra i migliori, attira l’ultimo difensore e scarica l’ovale per Gonzalo Canale.

Tra lui e la meta più bella del torneo resta nessuno ma, inspiegabilmente, Canale perde l’ovale in avanti per la disperazione di Mallett, immortalata sul maxi-schermo, e di tutti gli italiani presenti allo stadio.

L’episodio ha il doppio effetto di deprimere l’Italia e di “svegliare” il Galles.

Gli uomini del Principato dieci minuti più tardi segnano una meta con l’estremo Byrne, premiato al termine come Man of the Match, in capo ad un drive caparbio che impiega tre minuti e due cambi di fronte per superare la difesa italiana.

Prima dell’intervallo c’è tempo per altre emozioni.

Al 35’ una punizione di Marcato bacia il palo, mentre quella in pieno recupero marca il 13-8 all’halftime.

Recriminazioni e speranze agitano l’intervallo italiano, ma la mazzata è in agguato e si materializza al 2’ della ripresa quando uno sciagurato passaggio di Masi, che avrebbe dovuto calciare, lancia in meta Shanklin.

Per gli Azzurri si fa buio.

Marcato butta via un possesso calciando un drop anemico e, al 50’, Mirco Bergamasco viene punito con un giallo dall’arbitro Pearson per ostruzionismo.

I gallesi marcano altre tre mete, trasformate, con il folletto Shane Williams(due volte) e ancora Byrne.

Il passivo si fa pesante – 34-0 il parziale nel secondo tempo – e registra lo smarrimento psicologico della squadra di Mallett.

Il ct toglie Masi inserendo Buso ad estremo e riportando Marcato apertura, lasciando intravedere quella che potrebbe essere una soluzione possibile con Masi centro.

Ma, intanto, si torna a Roma con un passivo pesante e qualche dubbio in più.


4 Responses to “Il Galles punisce un’Italia sbagliata”

  • Alessandro Cossu Says:

    Tutto vero quello che scrivi, Ale, ma rimango ugualmente allibito di fronte all’arbitraggio di Pearson. Semplicemente incompetente.

  • Damiano Says:

    Anche io condivido quello che dici Ale, si un Italia a due facce, ma penso, nn è per fare polemca, che l’arbitraggio è stato scandaloso ed è il terzo su tre partite, sempre a nostro sfavore. Spiegami come fanno ad nn essere puniti o addirittura nn fischiati tre falli di antogioco su tre calcetti a scavalcare nn uno ma tre. Facciamo giocare gli avversari in 14 e poi vediamo come finiscono le partite.

  • Alessio Says:

    Forse sarò troppo ottimista, ma ho sempre creduto che, se una squadra merita un tale appellativo, vince anche contro qualsiasi errore arbitrale. La verità è che l’Italia è stata squadra per untempo: per il resto ha tirato i remi in barca, forse paga di una prestazione fino ad allora sufficientemente convincente. Peccato che le partite durino 80 minuti…Più che agli errori arbitrali, guarderei agli errori dei nostri, che anche nella prima metà degli incontri sono stati troppi e nei momenti topici. Così non si va da nessuna parte: due passi avanti e uno indietro, dopo tre partite. Si deve fare un bel bagno di umiltà. L’unica cosa che mi rende felice è che, finalmente, ho visto tanti giocatori italiani di nascita e crescita e soprattutto giovani di davvero belle speranze. Se proprio dobbiamo tirare in ballo il discorso arbitri, chiediamoci perchè i nostri non vengono scelti ne per i Mondiali e nemmeno per un più ridotto 6 Nazioni (solo giudici di linea, ed è grasso che cola…). A questo punto, perchè non chiamiamo fischietti dell’altro emisfero?

  • alessandro fusco Says:

    Ciao a tutti e grazie per gli interventi.
    Dura lasciare il Millenium stadium con 47 punti sul groppone dopo essere stati certi di una bella prestazione dell’Italia all’intervallo. Anche io preferisco concentrarmi sugli errori azzurri piuttosto che sull’arbitro, è vero, scadente. Ma resto convinto, e con me tutta la stampa gallese e inglese, che se Cnale avesse tenuto quel pallone avremmo assistito ad un altro match. Mallett sta costruendo una squadra nuova, ci vuole fiducia, ma abbiamo disperato bisogno di un risultato. Prendiamoci una pausa, poi tutti a Parigi.
    Grazie e a presto!

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