RWC ‘ 07, la delusione azzurra

Mauro BergamascoFinisce tra le lacrime di Alessandro Troncon che lascia la maglia azzurra cui tanto ha dato e dalla quale, nei risultati, avrebbe dovuto avere di più. Bella l’immagine di Bortolami, il capitano ferito, che a fine partita abbraccia e sostiene Troncon nel suo amaro addio.


Tutto ciò ad onta delle voci infondate che raccontavano di rivalità nel gruppo azzurro:”Nel bene o nel male ci abbiamo provato in tutti i modi, non è stato abbastanza – dice Tronky-.

Questo è lo sport.

Bravi loro a gestire meglio di noi la pressione.

Adesso continuerò a dare il mio contributo, in un’altra veste.”

Un altro dei leader di questa squadra, Mauro Bergamasco, arringa i suoi compagni abbracciati in cerchio dopo il fischio finale:”Cosa ho detto ai miei compagni?

Che avevamo il dovere di uscire a testa alta, perché abbiamo dato tutto, perché abbiamo dimostrato di non essere inferiori.

Oggi abbiamo la morte del cuore ma è importante quello che abbiamo dimostrato.”

Bergamasco sfoga la sua rabbia:”Abbiamo combattuto fino all’ultimo, le lacrime di oggi serviranno per andare avanti.”

Pierre Berbizier aveva annunciato per tempo la decisione di tornare in patria alla fine della Rugby World Cup 2007.

In due anni e mezzo il coach di Saint Gaudens ha fatto molto più che allenare una squadra, ha trasformato la dimensione del rugby italiano portandolo a livelli mai conosciuti prima.

Alla sua ultima partita alla guida dell’Italia sceglie il silenzio.

Parlerà più tardi, quando il sangue e la testa saranno tornati freddi.

Il rugby italiano lo saluta con rimpianto, mercì Pierre.

L’ultima nota rileva la presenza di 12000 tifosi azzurri sulle tribune di S. Etienne, fantastici.


8 Responses to “RWC ‘ 07, la delusione azzurra”

  • pino'Z Says:

    Sembra quasi che più che maledizione siamo sempre pronti a mancare le occasioni più decisive! E’ vero ottima prova del collettivo, stratosferici gli avanti ma appena dietro l’apertura non trova il conforto dei compagni. Penso che prorpio PEZ avrebbe dovuto piangere a fine partita, avendo sbagliato più di una palla e più di qualche calcio a scavalcare. Non capisco ancora perche lui è entrato in campo forse è il giocatore più discontinuo in assoluto e quindi inaffidabile. Bortolussi: che dire ha fatto il suo al pari degli altri 14 in campo, un leone sia in difesa che in attacco che nei calci. Non si può di certo imputare a lui il fallimento di due calci decisivi. Peccato per il nostro mondo fatto di rugby, del resto i risultati ottenuti nel 6nazioni erano solo illusori, avendo anche lì giocato prevalentemente con gli avanti… Alla prossima??!!

  • pino'Z Says:

    Sembra quasi che più che maledizione siamo sempre pronti a mancare le occasioni più decisive! E’ vero ottima prova del collettivo, stratosferici gli avanti ma appena dietro l’apertura non trova il conforto dei compagni. Penso che prorpio PEZ avrebbe dovuto piangere a fine partita, avendo sbagliato più di una palla e più di qualche calcio a scavalcare. Non capisco ancora perche lui è entrato in campo forse è il giocatore più discontinuo in assoluto e quindi inaffidabile. Bortolussi: che dire ha fatto il suo al pari degli altri 14 in campo, un leone sia in difesa che in attacco che nei calci. Non si può di certo imputare a lui il fallimento di due calci decisivi. Peccato per il nostro mondo fatto di rugby, del resto i risultati ottenuti nel 6nazioni erano solo illusori, avendo anche lì giocato prevalentemente con gli avanti… Alla prossima??!!

  • pino'Z Says:

    Sembra quasi che più che maledizione siamo sempre pronti a mancare le occasioni più decisive! E’ vero ottima prova del collettivo, stratosferici gli avanti ma appena dietro l’apertura non trova il conforto dei compagni. Penso che prorpio PEZ avrebbe dovuto piangere a fine partita, avendo sbagliato più di una palla e più di qualche calcio a scavalcare. Non capisco ancora perche lui è entrato in campo forse è il giocatore più discontinuo in assoluto e quindi inaffidabile. Bortolussi: che dire ha fatto il suo al pari degli altri 14 in campo, un leone sia in difesa che in attacco che nei calci. Non si può di certo imputare a lui il fallimento di due calci decisivi. Peccato per il nostro mondo fatto di rugby, del resto i risultati ottenuti nel 6nazioni erano solo illusori, avendo anche lì giocato prevalentemente con gli avanti… Alla prossima??!!

  • pino'Z Says:

    Sembra quasi che più che maledizione siamo sempre pronti a mancare le occasioni più decisive! E’ vero ottima prova del collettivo, stratosferici gli avanti ma appena dietro l’apertura non trova il conforto dei compagni. Penso che prorpio PEZ avrebbe dovuto piangere a fine partita, avendo sbagliato più di una palla e più di qualche calcio a scavalcare. Non capisco ancora perche lui è entrato in campo forse è il giocatore più discontinuo in assoluto e quindi inaffidabile. Bortolussi: che dire ha fatto il suo al pari degli altri 14 in campo, un leone sia in difesa che in attacco che nei calci. Non si può di certo imputare a lui il fallimento di due calci decisivi. Peccato per il nostro mondo fatto di rugby, del resto i risultati ottenuti nel 6nazioni erano solo illusori, avendo anche lì giocato prevalentemente con gli avanti… Alla prossima??!!

  • Francesco Says:

    Il problema dei tre quarti è sempre lo stesso, non da oggi e non finisce domani : a certi livelli non prevalgono.
    Amen, lo sappiamo e ci regoliamo nel piano di gioco. Pez ha fatto ESATTAMENTE quanto prevedeva il piano di gioco : palla alta e pedalare dei centri che montano, mentre i calci sugli angoli sembrano più una scelta tattica che errori (la svirgola più grossa, a parte il restart, l’ha fatta sul calcio che ha portato al 9-10 scozzese).
    A parte Bortolussi che ha giocato più che discretamente (comunque 4 su 7 difficilmente bastano in partite punto a punto) il più grosso problema è stata la touche : 3 perse nei 22 scozzesi su nostra introduzione gridano vendetta.

  • alessandro fusco Says:

    Amici miei, che dire?…
    Siamo tutti stanchi di commentare risultati sfuggiti di poco dopo partite in cui, apparentemente, l’Italia ha fatto quanto dovuto. Ma ormai, sono troppi gli esami di maturità falliti. Pez ha sbagliato molti dei calci tattici. L’unico giusto ha fruttato la meta. Preoccupante l’involuzione di Canale, da tempo l’ombra del bel giocatore di due anni fa. Vi ricordate l’avanti nel primo tempo quando avrebbe potuto lanciare Robertson in meta?A mio avviso questi errori sono più pesanti di quelli di Pez al piede, ma tant’è. A quarti va la Scozia e noi mastichiamo amaro ma, ne sono certo, il futuro è azzurro a cominciare dal Sei Nazioni. A presto

  • Alessio Says:

    Esattamente, Alessandro: da inguaribile pessimista ero preparato alla nostra sconfitta di sabato sera. Certo, mi ha amareggiato ugualmente, anche se ero preparato al peggio. L’unico peccato è stato non vedere espresso pienamente il nostro potenziale in questa manifestazione: peccato, e nulla più, evitando il solito facile ed italico giochino di gettare la croce addosso a quello e quell’altro. Siccome i pessimisti sono i più inguaribili ottimisti, sotto la crosta, preferisco guardare avanti ed attendere l’epoca Mallet: a patto di non iniziare a caricare eccessivamente di aspettative questo prossimo periodo. Non vorrei che qualcuno, adesso, pretenda che vinciamo il 6 Nazioni o arriviamo secondi. Si ricomincia umilmente un’altra stagione, con un altro allenatore e, molto probabilmente, con tanti altri giocatori. L’unica speranza, da parte del sottoscritto, è che nella Nazionale dei prossimi Mondiali si possano vedere già i frutti dell’Accademia FIR.

  • Carlo Says:

    Uno dei grossi problemi della nostra nazionale è che non abbiamo giocatori che creano il break e con una Scozia così si doveva solo vincere, i Pumas gli daranno 40 punti di scarto. Siamo ancora lontani per avere una nazionale sicura di se e vincente, andatevi a vedere Arg.-Irl un’Argentina che rischia di arrivare in finale. Una mia considerazione sè togliamo dalla nazionale equiparati e simili, perdiamo anche con Portogallo Romania e Georgia, c’è ancora tanto ma tanto da fare

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