Italia avanti, obiettivo serenità

tronkyA piccoli passi, l’Italia del rugby prosegue la sua marcia nella Rugby World Cup 2007. Non è possibile negare che i recenti progressi mostrati, le due vittorie nell’ultimo Sei Nazioni e la bella prova prima del mondiale contro l’Irlanda avevano creato aspettative di un rendimento migliore di quello offerto fin qui. Prima il tracollo contro i mostri della Nuova Zelanda, poi la sofferta affermazione sulla Romania.


Gli Azzurri di Berbizier hanno cominciato il torneo mostrando di avere problemi nella gestione psicologica dei match.

Soprattutto, non era lecito attendersi un rendimento così incerto nel secondo impegno contro i balcanici.

Partiti con il piede giusto grazie alla meta di Dellapè in apertura, gli italiani non hanno saputo concretizzare diverse occasioni per produrre punti e scavare un solco che avrebbe consentito maggiore serenità.

Alla vigilia del mondiale Berbizier aveva indicato tre punti fondamentali per il gioco azzurro: conquista, difesa e concretizzazione.

Contro i fallosi romeni la prima c’è stata ma è stata vanificata dalla inconsueta propensione a perdere il possesso dell’ovale sul contatto.

La difesa non è stata aggressiva come al solito e la concretizzazione è stata fallimentare.

Dopo l’8-0 gli Azzurri avrebbero potuto segnare ancora un paio di mete e, se avessero scelto di calciare tra i pali anziché in touche, un paio di punizioni in posizione favorevole.

Proprio contro le squadre inferiori tecnicamente l’ortodossia ovale vorrebbe gioco semplice e ordinato, lasciando tutti i rischi a chi è meno dotato.

Certamente i giocatori italiani hanno sentito troppo la pressione arrivata sulle loro spalle ed hanno perso serenità, ma è un prezzo per la propria crescita che faranno bene a imparare a sopportare in fretta.

Vittoria a parte, dal Velodrome l’Italia porta via la dimostrazione di carattere dopo lo svantaggio e l’ennesima prova che Troncon è, per ora, insostituibile.

Il suo ingresso ha coinciso con il momento migliore degli Azzurri regalando una vittoria che potrebbe rivelarsi fondamentale.

Nessun’altro dei giocatori a disposizione di Berbizier ha il suo impatto sul rendimento della squadra, la sua leadership e la sua lucidità.

Ora sotto con il Portogallo, a Parigi il 19, per poi scatenare l’assalto al fortino scozzese il 29 a Saint Etienne per conquistare i fatidici quarti di finale.

La tempesta sembra passata, questa Italia ce la può fare.


One Response to “Italia avanti, obiettivo serenità”

  • Alessio Says:

    Il prolblema finora palesato dall’Italia è il non riuscire a trasformare la pressione esterna in aggressività. La speranza è che la mente dei nostri sia già rivolta al match del 29 settembre e che le nostre “distrazioni” siano figlie di quell’unico pensiero.

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