Crisi di risultati per la Mantovani Lazio

La ripresa del campionato il 18 febbraio troverà la Mantovani Lazio sull’ultimo gradino della classifica a 22 punti in coabitazione con il Reggio Emilia, preceduta di un solo punto dal Frascati. La situazione in graduatoria è precipitata dopo l’ennesimo k.o., 37-12 il punteggio, questa volta sul campo dell’esperto Colorno, in lotta per i play-off.


Un vero peccato per la squadra di Pratichetti che, come da tradizione, sta pagando la coraggiosa scelta di lanciare molti giovani sul palcoscenico della serie A.

Anche domenica scorsa sul campo del Colorno, squadra espertissima con un’età media di 32 anni, la Lazio ha schierato dal primo minuto ben sette giocatori sotto i 21 anni.

I giovani aquilotti sono tutti ragazzi che figurano nelle rappresentative azzurre di categoria e stanno crescendo ad una scuola tecnica che, solo per citarne alcuni, ha fornito al rugby italiano talenti del calibro di Ludovico e Michele Nitoglia, Leonardi, Valerio Bernabò, seconda linea oggi al Calvisano che si appresta ad affrontare il Sei Nazioni alla corte di Pierre Berbizier e molti altri.

Sul solco di questa tradizione l’Acquacetosa continua a sfornare giovani atleti di valore nazionale, ma lo scotto lo paga la Lazio che li lancia in un campionato duro come la Serie A.

Onore, dunque, alla scelta della società del presidente Biagini, proprio in un momento in cui infuria la polemica sulla gestione dei talenti italiani ai massimi livelli.

Intanto coach Pratichetti deve far quadrare i conti e per aiutarlo la società ha acquisito il pilone Patrizi, proveniente dalla Rugby Roma, il centro argentino Allori da Tucuman e due aquilani di belle speranze come Lorenzetti e Flamini, mentre non è escluso qualche altro arrivo.

Si ha l’impressione, tuttavia, che la salvezza dei biancocelesti passi per il recupero di quei “vecchi” che, per vari motivi, hanno reso finora a corrente alternata come il capitano Marrano, Mannucci, Livraghi e compagnia.

Intanto in società si godono i talenti verdi di Andrea Pratichetti e di Sepe, ennesimi fiori biancocelesti spuntati sul prato dell’Acquacetosa.


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