Italrugby, bicchiere mezzo pieno?

Brunel e Dondi Il bicchiere mezzo pieno? per l’esordio nell’RBS Six Nations 2012 si può essere d’accordo con Brunel, anche se da Parigi si torna con una sconfitta. Nella valutazione del risultato è impossibile non tener conto del valore degli avversari vice campioni del mondo sconfitti di un solo punto in finale dagli All Blacks solo l’ottobre scorso. La linea dei tre-quarti transalpini è un concentrato di potenza, tecnica, velocità e imprevedibilità che ha mostrato una superiorità schiacciante al cospetto dei giovani Azzurri, ma quelle mete può segnarle a chiunque.

Eppure, l’Italrugby ha mostrato ciò che ci si aspettava dopo le prime settimane passate con Brunel, ciò che ogni appassionato che sabato prossimo affollerà le tribune di uno stadio Olimpico esaurito vuole vedere : una squadra che prova a segnare mete mantenendo l’iniziativa contro qualsiasi avversario.

Un’inversione di tendenza netta, rispetto alla gestione Mallett tutta focalizzata sul “primo non prenderle”.

Per gran parte del primo tempo, e per larghi tratti nella ripresa, gli Azzurri hanno dominato il possesso dell’ovale, hanno stazionato stabilmente nel campo francese, hanno mantenuto l’iniziativa (lo dicono anche le cifre : 60% di possesso e 66% di territorio in favore di Parisse e compagni).

Ciò è abbastanza per non stracciarsi le vesti dopo questa sconfitta allo Stade de France al cospetto della grande favorita per la vittoria finale nel Sei Nazioni.

Ora si torna al lavoro all’Acquacetosa per preparare la sfida all’Inghilterra, ma questa volta saremo in 70.000.


One Response to “Italrugby, bicchiere mezzo pieno?”

  • Alex Says:

    Buona la voglia della squadra, e nonostante, come al solito, i nostri trequarti siano stati non all’altezza degli avversari, apprezzo che dopo anni di bergamasco-canale-garcia-X si sia cambiato registro (anche per forza di cose) dando fiducia a ragazzi che non possono sicuramente fare peggio dei citati..
    E ai quali infatti non imputo errori particolari.
    Avanti cosi’…le “nostre” partite non sono questa con la Francia e nemmeno quella con il Galles.
    Dobbiamo pensare a mettere sotto l’inghilterra e la Scozia e ad impensierire L’irlanda

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