Dalla parte di Nick Mallett

Mallett scruta le stelle Il ct Nick Mallett - al suo quarto anno sulla panchina degli Azzurri - lascerà la guida dell’Italrugby al termine della Rugby World Cup 2011 per scelta della FIR e contro la sua volontà, più volte dichiarata, di rimanere. Alla vigilia del mondiale è bene ribadire che consideriamo la decisione un errore strategico e non per il valore del sostituto, il francese Jacques Brunel, tecnico di vaglia. Mallett, liberato negli ultimi due anni dall’ingombrante presenza dell’ex team manager Carlo Checchinato, aveva finalmente coronato con successo un periodo di conoscenza dell’ambiente che il suo sostituto dovrà ricominciare da capo.

Come dimostrano le uscite al Flaminio nel Sei Nazioni e l’ultimo bagno di folla a Cesena dopo il test con il Giappone, il coach sudafricano ha dalla sua parte l’intero popolo ovale e ha dimostrato più volte di tenere alla sorte del rugby italiano con una partecipazione che non ci si sarebbe aspettati in un professionista come lui, uomo cosmopolita e già allenatore di un fortissimo Sudafrica, capace di commuoversi fino alla lacrime per una vittoria all’ultimo minuto.

Dopo i primi due anni “condizionati” Nick ha finalmente avuto modo di costruire il “suo” gruppo e basta fare un giro nel ritiro azzurro all’hotel Colony per rendersi conto che un patto non scritto si è ormai saldato tra i giocatori e il loro allenatore.

I leader della squadra non perdono occasione per dimostrare la propria stima al ct parlando a nome della squadra e dando tutto in campo, cosa succederà in caso di vittoria con l’Irlanda?

Qualcuno, in ogni caso, dovrà delle spiegazioni.

 


Leave a Reply