RBS Sei Nazioni 2011, l’Italia cade a Edimburgo

Sgarbi contro la Scozia Nonostante un Murrayfield trasformato in una succursale del Flaminio dall’entusiasmo di più di 6000 connazionali e dallo sventolìo di decine di tricolori l’Italrugby saluta il Sei Nazioni perdendo 21-8 al cospetto di una Scozia non irresistibile. Troppi errori gratuiti, una rimessa laterale disastrosa (perse le prime quattro del match!) e l’incapacità di adattarsi al permissivo metro arbitrale nell’interpretazione del gioco a terra hanno rovinato una partita cominciata benissimo per gli Azzurri.

Dopo una strepitosa esecuzione dell’inno di Mameli che fa impallidire “Flower of Scotland” è Paterson a sbloccare il tabellino con una punizione al 4′, ma all’11′ l’Italia è già in vantaggio.

Di nuovo è Andrea Masi a realizzare una meta di rara bellezza servito da una combinazione Semenzato-Canale.

La trasformazione di Mirco Bergamasco finisce sul palo da posizione difficile ma non importa, sembra che l’Italia non abbia smarrito la magia che ha fruttato la vittoria con la Francia.

Nonostante le difficoltà in touch – ma la Scozia ne crea a chiunque in questo fondamentale grazie a elementi come Gray, Kellock e Hines – gli Azzurri controllano le sfuriate avversarie inibendone i furori.

Due calci per parte consentono a Parisse e compagni di terminare il primo tempo in vantaggio 6-8, ma i dubbi cominciano ad affiorare.

Prima di tutto perdiamo Masi per infortunio.

Senza l’ariete aquilano la squadra smarrisce la capacità di rompere la difesa avversaria.

Poi in tre occasioni l’Italia costruisce azioni multifase nel campo scozzese senza concretizzare punti, anzi.

Spesso perde l’ovale consentendo pericolosi contrattacchi.

Succede già al 43′ ma il fortino viene salvato dal miracoloso recupero del tallonatore Ghiraldini sul centro Lamont, roba da raccontare ai nipotini.

Ma gli Azzurri smarriscono certezze e al 47′ e al 56′ concedono due mete a De Luca e a Walker che scavano il solco nel punteggio salito fino al 18-8.

A questo punto la lucidità abbandona definitivamente la mente degli uomini di Mallett che cercano di vincere la partita ognuno per proprio conto.

Gli errori e i turn over si moltiplicano, tesori di possesso vengono gettati via sull’altare di velleitarie iniziative personali facendo il gioco degli Highlanders, furbi a occupare gli spazi concessi dall’approssimativo direttore di gara Walsh.

Al 68′ Paterson trasforma la punizione del 21-8 e cala il sipario sul match e sul Torneo che, in ogni caso, ha mostrato miglioramenti enormi da parte del XV italiano che spingono alla conferma del ct Mallett, anche oltre la scadenza del contratto prevista al termine della World Cup del prossimo settembre.

SCOZIA – ITALIA 21-8
Sabato 19 marzo, ore 15.30 – Murrayfield, Edimburgo
Scozia: 15 Chris Paterson, 14 Simon Danielli, 13 Joe Ansbro (20′ Nick De Luca), 12 Sean Lamont, 11 Nikki Walker, 10 Ruaridh Jackson, 9 Rory Lawson (64′ Mike Blair), 8 Kelly Brown, 7 John Barclay, 6 Nathan Hines (54′ Alasdair Strokosch), 5 Alastair Kellock (c), 4 Richie Gray, 3 Geoff Cross (64′ Euan Murray), 2 Ross Ford (64′ Scott Lawson), 1 Allan Jacobsen.
Italia: 15 Andrea Masi (32′ Luke McLean), 14 Tommaso Benvenuti, 13 Gonzalo Canale, 12 Alberto Sgarbi (69′ Pablo Canavosio), 11 Mirco Bergamasco, 10 Kris Burton (59′ Luciano Orquera), 9 Fabio Semenzato, 8 Sergio Parisse, 7 Paul Derbyshire (59′ Robert Barbieri), 6 Alessandro Zanni, 5 Carlo Antonio Del Fava (54′ Valerio Bernabo), 4 Quintin Geldenhuys, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Salvatore Perugini (59′ Andrea Lo Cicero).
Arbitri: Steve Walsh (Australia); Alan Lewis, John Lacey (Irlanda);Hugh Watkins (Galles)
Marcatori: 4′ cp. Paterson, 11′ m. Masi, 19′ cp. Paterson, 32′ cp. Bergamasco, 46′ m. De Luca, 54′ m. Walker tr. Paterson, 68′ cp. Paterson


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