Un po’ di neve seppellisce il professionismo a Viadana

Robertson a segno contro Rovigo Per un aquilano che gioca a rugby la neve è una compagna abituale. Fin da bambini imparano che una partita di rugby – ma anche un allenamento - non si rinvia per cattive condizioni atmosferiche, ammesso poi che ci sia qualcuno che consideri “cattiva” la neve. Figuriamoci, dunque, cosa avranno pensato i giocatori che in questa disgraziata - e proprio per questo indimenticabile – stagione rappresentano la città de L’Aquila.

 Pensate che per farlo al meglio delle loro possibilità stanno superando difficoltà enormi, che vanno dal reperimento del campo di allenamento alle ovvie difficoltà economiche alle altrettanto ovvie difficoltà pratiche di tutti i giorni che ,dal 6 Aprile, ne accompagnano l’esistenza.

 Cosa avranno pensato ieri quando, giunti a Viadana patria del “know how” della propria dirigenza e futura rappresentante del professionismo all’italiana alla testa dell’Invincibile Armada padana degli Aironi(Board della Celtic League permettendo), si sono accorti che la partita dello Zaffanella era rinviata per alcuni centimetri di neve presenti sul campo che nessuno aveva pensato di rimuovere.

Saranno rimasti basiti, magari i più maliziosi avranno pensato che la cosa poteva avere a che fare con i molti assenti per infortunio che affliggono il Viadana, i più impulsivi si saranno arrabbiati per la trasferta a vuoto, chissà.

Quel che è certo è che ieri a Viadana qualcuno non aveva il “know how” adatto a spalare un po’ di neve e che, per colpa sua, il rugby è stato duramente sconfitto.

 A seguito dell’episodio il presidente de L’Aquila Rugby Giacomo Pasqua ha scritto una lettera al Presidente FIR Dondi e, poco dopo, il Viadana a reso pubblico un comunicato sull’accaduto.

Per completezza di informazione pubblichiamo entrambi senza ulteriori commenti, lasciando a voi l’onere di crearvi un’opinione in merito:

Pregiatissimo Presidente Dondi
Mi permetto di chiederle dove è finito il rugby, con i suoi valori e lo spirito di sacrificio.
Oggi il rugby, ed in generale i principi di sportività che animano tutte le discipline, hanno subito davvero una brutta battuta d’arresto.
Con estremo rammarico ho constatato e stigmatizzato l’operato della società MPS Viadana Rugby, che non ha fatto nulla, ma proprio nulla, per far si che la partita in programma oggi, potesse essere giocata.
Mi fa piacere sottolineare che circa una settimana fa i giocatori del Benetton Treviso erano in campo, con i propri avversari, a spalare la neve, per avere la possibilità di affermare sul campo, e non sulla carta, i principi che regolano il nostro sport.
Ritengo che l’avvento del professionismo (o pseudo tale), non debba farci dimenticare che nel rugby i giocatori e le società si aiutano tutte, a prescindere dal colore della maglia che indossano.
Al mio arrivo allo stadio “Zaffanella” di Viadana, alle ore 12.00, un nostro tifoso, vista la non volontà di scoprire le linee del campo su cui c’erano al massimo 3 cm di neve fresca, ha imbracciato una pala in quel momento presente sul terreno di gioco e, con un solo passaggio in un paio di minuti, ha pulito la linea dal centrocampo ai 22 metri.
È stato subito fermato, forse perché tanta solerzia avrebbe consentito lo svolgimento della partita, se solo qualcun altro avesse fatto il proprio dovere nei tempi giusti.
La non volontà di affrontare la partita è dimostrata anche dalla mancata presenza sul campo dei copri pali e delle bandierine, come vedrà dai filmati girati, che provvederemo ad inviarle.
Mi permetto di chiederle, con molta umiltà Presidente, se questo è il rugby e lo spirito che lo anima.
Spero che mi dirà di no, perché se così non fosse, vorrebbe dire che io ed i miei ragazzi, di cui sono sempre più orgoglioso, forse stiamo giocando, da circa 74 anni, uno sport virtuale, in cui sostegno, condivisione ed amicizia sono le parole chiave.
Con simpatia e nel rispetto del rugby, la ossequio distintamente

L’Aquila 06.01.2010
Il Presidente della
FERLA L’Aquila Rugby 1936
Giacomo Pasqua

 Comunicato Viadana:

La neve , caduta senza soluzione di continuità nel pomeriggio e la notte precedenti al match di Super 10 tra Mps Viadana e la Ferla L’ Aquila ha impedito il corretto svolgimento della gara tanto da indurre il direttore di gara Castagnioli di Livorno a rinviare la contesa per l’ impraticabilità dello “Zaffanella”. L’ ovale, in effetti, dopo le opportune verifiche, non rotolava e non rimbalzava sul terreno coperto da una coltre nevosa di dieci centimetri, tanto da rendere impossibile e falsare in maniera definitiva l’ incontro di rugby in questione.
Va detto che le precipitazioni accadute nella zona si sono verificate dopo le 24 ore precedenti l’ incontro e quindi, come da regolamento FIR, la praticabilità del terreno di gioco non rientrava più nella responsabilità del Rugby Viadana.
Il recupero del match, considerando gli impegni di Heineken Cup dell’ Mps Viadana previsti per il 16 gennaio a Leicester e per il 23 gennaio in casa con il Clermont Auvergne potrebbe essere giocato con turno infrasettimanale mercoledì 27 del corrente mese. Viadana avrebbe così la possibilità di poter usufruire dei giocatori nazionali che poi saranno a disposizione dal 31 di Nik Mallet per il Sei nazioni.


5 Responses to “Un po’ di neve seppellisce il professionismo a Viadana”

  • rino Says:

    commentare una cosa del genere non è facile bisognerebbe essere stati sul posto.
    comunque il comunicato del viadana non fa una grinza….in perfetto stile calcistico!!
    dalla foto che si vede sul loro sito insieme al comunicato c’è un’aiuola con 3-4 dita di neve e francamente la cosa mi sembra quasi ridicola.
    dalle mie parti, la scorsa domenica, si è svolto un quadrangolare amichevole tra squadre di serie c disputato su un campo infame pieno di pozzanghere e fango, la logica avrebbe imposto di rimandare la disputa a primavera anche per evitare infortuni e malanni, ma la voglia evidentemente era tanta e tutto si è svolto come da programma senza tanti patemi.
    sono sempre stato convinto che quando nello sport iniziano a circolare soldi la passione lascia per forza spazio a freddi calcoli che portano ad episodi tipo quello di viadana….rimango fermamente della mia opinione.
    saluti.

  • Alessio Says:

    Visto che allora vogliamo sbandierare ai 4 venti questo tanto declamato e preteso professionismo, si faccia come nei campi in cui si gioca il calcio professionistico, se un po’ di fango o di neve devono fermare una partita (sigh!): TELONI! Si mettono e si tolgono in un attimo e costano sempre meno che una partita rinviata: o no?

  • Bruno Says:

    Ma come ? La ricchissima e organizzatissima viadana si ferma davanti a pochi cm di neve ? Forse se in questi anni avessero pensato più ad investire nei vivai invece che a giocare con 13 stranieri su 15, o se avessero (in perfetto Dondi-style) cercato meno trovate ad effetto e scavato più nelle radici rugbystiche che NON hanno, questa partita si sarebbe giocata. Buona volontà e impegno (la neve si spala) sono ancora alla base di questo sport. Atteggiarsi ad iper-professionisti presuntuosi non porta lontano. Sono sicuro che a L’Aquila la partita si sarebbe giocata in un modo o in un altro.

  • Francesco Says:

    A Parma i teloni c’erano e non li hanno rimossi …

  • Gino Says:

    Incredibile!

    A Viadana hanno scoperto che, se non spali la neve, il pallone rotola male.

    Vinceranno il Nobel per la Fisica, con questa scoperta?

    Sicuramente non e` cosi` che si puo` sperare di entrare nella Celtic League, invece.

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