Sei Nazioni, la storia

Ryan Jones posa con il trofeo del Championship e con il piatto della Triple Crown

La storia, i campioni, la tradizione, gli stadi. Torna il Sei Nazioni ed il suo fascino centenario seduce amanti sempre nuovi. La data di nascita ufficiale è il 1883, quando si completò un primo giro di confronti tra le quattro Unions britanniche – Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda – che diede vita al Championship.

In Albione lo chiamano così ancora oggi, in Francia è per tutti Le Tournoi.

In realtà il primo match data molto prima. Furono gli inglesi ad andare in Scozia a confrontarsi in un parco con gli Highlanders che avevano osato dichiarare di poter batterli in quel gioco da loro inventato, il football-rugby.

Cominciarono quel giorno a darsele e ancora non hanno smesso. Era il 27 marzo 1871 e le squadre erano composte da venti giocatori formate da tredici avanti, tre mediani, un tre-quarti e tre estremi.

Gli inglesi vestivano una maglia bianca con una rosa rossa sul petto, mentre gli scozzesi erano in blu con un fregio a forma di cardo, orgoglioso ricordo di una battaglia vinta contro gli odiati cugini qualche secolo prima, ma questa è un’altra storia. Contro ogni pronostico vinsero di nuovo gli scozzesi, il Championship era nato.

L’eco del match attirò Irlanda e Galles, solo nel 1910 venne concesso alla Francia di entrare nel club, dando vita al Cinque Nazioni. Dal 2000 c’è anche l’Italia che, faticosamente ma con orgoglio, sta costruendosi una nuova nobiltà.

Il Championship ha un trofeo solo dal 1993, prima non c’era una coppa per il vincitore. Non aveva nemmeno una classifica, poco elegante. Era semplicemente una serie di confronti tra gentiluomini, furono i giornalisti a cominciare a stilare graduatorie. D’altra parte  all’interno del Torneo ci sono la Triple Crown, che va alla britannica che batte le altre tre, e la Calcutta Cup, in palio tra Inghilterra e Scozia dal 1878.

Da allora decine di campioni  hanno fondato la leggenda del Championship scrivendo pagine immortali nel Grande Libro delle Imprese. Twickenham, Murrayfield, il Millenium Stadium, Lansdowne Road e oggi Croke Park e perfino il nostro piccolo Flaminio sono oggi veri templi in cui, da febbraio a marzo,  viene officiato lo straordinario rito della palla ovale.


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