Tri-Nations, trionfo All Blacks. L’Australia perde con onore

Kapa O Pango Questo è il paradiso del rugby. Il 28-24 con il quale la Nuova Zelanda vince il Tri-Nations superando una valorosa Australia a Brisbane definisce un match affascinante come una leggenda. Lo scenario è all’altezza. Il Suncorp Stadium è sold out con 52000 spettatori in festa, gli inni nazionali preparano il clima, gli All Blacks di Mc Caw mettono in scena la versione feroce dell’Haka, la Kapa O Pango riservata ai grandi appuntamenti.


Dopo il fallimento mondiale in Francia non possono permettersi altri passi falsi.

I primi 30’ sono una dimostrazione di come il rugby con le nuove regole ha bisogno di quindici superman in mezzo al campo.

Il pallone esce molto meno, i minuti effettivi si allungano e le capacità umane non bastano più.

Questo è uno sport riservato a una razza speciale.

La ferocia sui punti d’incontro è spaventosa, gli australiani macinano il gioco brillante di Robbie Deans mentre gli All Blacks difendono con cattiveria e competenza.

Al 13’ Muliaina apre le danze rifinendo in meta un bel drive, la trasformazione di Carter è puntuale per lo 0-7.

I canguri replicano con un piazzato al 23’ di Giteau che traforma la meta, bellissima, di Ashley-Cooper giunta allo scadere.

Giteau calcia trasversalmente per l’ala Hynes che raccoglie al volo e serve un dolcissimo off-load per Ashley-Cooper.

L’estremo raccoglie e con una veronica manda al manicomio due avversari, è il 10-7 all’halftime!

Gli All Blacks sembrano accusare il colpo, al rientro in campo i Wallabies giocano alla grande e al 45’ Horwill, una delle più belle sorprese del torneo, conferma di essere una seconda linea fortissima nel sostegno esterno, bravo a rifinire un drive sostenuto dalle intuizioni di Giteau e dalla potenza di Brown.

Trasformazione e 17-7.

A questo punto, forse complice una botta rimediata dal centro di Wellington, Henry tira fuori il coniglio dal cilindro: fuori Ma’a Nonu e dentro Donald che si piazza all’apertura, con conseguente spostamento di Carter a secondo centro.

Saranno proprio lui e Conrad Smith a rivitalizzare il gioco neozelandese rinvigorendo la fiducia del pack.

In questa fase l’Australia paga l’insufficiente gioco al piede per la giornata storta di Giteau, peraltro sublime alla mano, e per l’assenza di Barnes che non le consente di risalire rapidamente il campo

Già al 50’ arriva la meta di Woodcock trasformata da Carter dopo una meraviglia di Conrad Smith, 17-14.

Al 62’ Weepu è bravo a varcare la soglia della terra promessa in capo ad un bel drive corale, trasformazione e sorpasso, 17-21.

Non è finita perché al 67’ è Carter a firmare una prestazione straordinaria con una meta in mezzo ai pali che mette in ridicolo la difesa di Cross e Ashley-Cooper, 17-28!

Mortlock e compagni hanno un sussulto di orgoglio e ci provano in tutti i modi.

Il risultato è la meta di Cross al 78’, bravo e caparbio a rifinire il lavoro della mischia (introduzione All Blacks girata nei 22) e di un meraviglioso Giteau, 24-28 e fine della giostra.

I Wallabies finiscono in avanti con grande orgoglio ma la difesa degli All Blacks non concede il miracolo.

Se vi siete persi la partita cercate le repliche su Sky, è un vero spot per la palla ovale.

Australia – Nuova Zelanda 24-28

Australia:
Mete: Ashley-Cooper, Horwill, Cross
Tr.: Giteau 3
CP: Giteau

Nuova Zelanda:
Mete: Muliaina, Woodcock, Weepu, Carter
Tr.: Carter 4
CP: Carter

Australia: 15 Adam Ashley-Cooper, 14 Peter Hynes, 13 Ryan Cross, 12 Stirling Mortlock (c), 11 Lote Tuqiri, 10 Matt Giteau, 9 Sam Cordingley, 8 Wycliff Palu, 7 George Smith, 6 Rocky Elsom, 5 Nathan Sharpe, 4 James Horwill, 3 Al Baxter, 2 Stephen Moore, 1 Benn Robinson.
A disp.: 16 Adam Freier, 17 Matt Dunning, 18 Hugh McMeniman, 19 Phil Waugh, 20 Richard Brown, 21 Brett Sheehan, 22 Drew Mitchell.

Nuova Zelanda: 15 Mils Muliaina, 14 Richard Kahui, 13 Conrad Smith, 12 Ma’a Nonu, 11 Sitiveni Sivivatu, 10 Dan Carter, 9 Jimmy Cowan, 8 Rodney So’oialo, 7 Richie McCaw (c), 6 Jerome Kaino, 5 Ali Williams, 4 Brad Thorn, 3 Greg Somerville, 2 Andrew Hore, 1 Tony Woodcock.
A disp.: 16 Keven Mealamu, 17 John Afoa/ Neemia Tialata, 18 Anthony Boric, 19 Adam Thomson, 20 Piri Weepu, 21 Stephen Donald, 22 Isaia Toeava.

Referee: Jonathan Kaplan


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