Interrogazione parlamentare del sen. De Angelis:”Perchè nessuna partita dell’Italia in chiaro?”

pubblico azzurroOggi è stata presentata in Parlamento un’interrogazione da parte del sen. De Angelis (AN), co-fondatore dell’Associazione Parlamentare Amici del Rugby, sottoscritta da diversi parlamentari appartenenti a vari schieramenti. L’oggetto dell’interrogazione sta a cuore agli appassionati di rugby e riguarda la mancata emissione in chiaro sulle reti di Stato degli incontri della nazionale di azzurra impegnata nella Rugby World Cup 2007.


“Siamo molto contenti dell’iniziativa del sen. De Angelis – ha commentato dalla Francia il presidente Dondi - e degli altri parlamentari firmatari dell’interrogazione.

Come Federazione abbiamo ricevuto le rimostranze di migliaia di appassionati ma possiamo fare poco.

L’augurio è che si faccia in tempo a fare qualcosa per Italia-Scozia, o per le altre partite che disputerà l’Italia in caso di vittoria.”

L’interrogazione si basa sull’esistenza di normative comunitarie che indicano il dovere da parte dei canali di Stato di trasmettere eventi di interesse mondiale che riguardano le nazionali dei vari sport.

Di seguito pubblichiamo il testo dell’interrogazione:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Sen. Marcello De Angelis – Al Ministro delle Telecomunicazioni

Premesso che:

- in data 27 novembre 2006 in qualità di Associazione Parlamentari Amici del Rugby è stata inviata una lettera indirizzata agli organi di Presidenza della Rai e per conoscenza al Presidente della Commissione di vigilanza della Rai (alla quale peraltro non è mai giunta risposta) con la quale si chiedeva che il servizio pubblico riservasse, come già si verifica in altri Paesi, uno spazio settimanale fisso – anche se esiguo – al fine di promuovere una più ampia conoscenza e adesione di questo sport, in considerazione anche del crescente interesse di pubblico che il Rugby ha riscontrato, grazie anche ai risultati conseguiti in campo internazionale;

- è in corso una petizione sostenuta da società sportive e da appassionati che ha raccolto ad oggi già oltre 7.000 firme per chiedere che i mondiali di Rugby vengano trasmessi in chiaro dal servizio pubblico;

- che l’articolo 3 bis della Direttiva 97/36/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 giugno 1997 che modifica la direttiva 89/552/CEE del Consiglio relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti l’esercizio delle attività televisive, recita al comma 1: “Ciascuno Stato membro può prendere le misure compatibili con il diritto comunitario volte ad assicurare che le emittenti televisive soggette alla sua giurisdizione non trasmettano in esclusiva eventi che esso considera di particolare rilevanza per la società, in modo da privare una parte importante del pubblico dello Stato membro della possibilità di seguire i suddetti eventi in diretta o in differita su canali liberamente accessibili.

In tale caso, lo Stato membro interessato redige un elenco di eventi, nazionali e non, che considera di particolare rilevanza per la società.

Esso redige tale elenco in modo chiaro e trasparente e in tempo utile.

Inoltre, lo Stato membro determina se tali eventi debbano essere disponibili in diretta integrale o parziale o, laddove ciò risulti necessario o opportuno per ragioni obiettive nel pubblico interesse, in differita integrale o parziale”

Considerato che:

- l’attuale campionato del mondo di rugby è ormai in corso

Chiede di sapere

- quali provvedimenti si intenda prendere per garantire il diritto a tutti di vedere in futuro la nazionale di rugby.


One Response to “Interrogazione parlamentare del sen. De Angelis:”Perchè nessuna partita dell’Italia in chiaro?””

  • Alessio Says:

    La verità è che, come avviene spesso in Italia, si chiude la stalla quando i buoi sono scappati. Onestamente si poteva e si doveva fare di più in merito alla questione. E’ passato silente il mese di agosto, dopo un luglio infervorato da raccolte firme, altre interrogazioni in ambito governativo, dichiarazioni dei giocatori stessi della nazionale e così via. Poi è cominciato anche il campionato di calcio e tutto il baraccone che ne segue e tutto quanto è finito on soffitta, prima di questo tardivo risveglio. Alla fine, quello che rimane, è un’occasione buttata al vento per dare visibilità e pubblicità a questo sport. Senza contare che io, da non abbonato Sky, ho dovuto arrabattarmi e fare salti mortali per vedere le partite degli azzurri. Caro Presidente Dondi, avrai anche la mia stima, ma stavolta hai toppato: è inutile che ti nascondi dietro un dito, dovevi e potevi sicuramente fare qualcosa, anche perchè se non eri tu a muoverti, chi doveva farlo?

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