Berbizier:”Non possiamo concedere così tanto”

Volti tirati in sala-stampa per lo staff azzurro. La sconfitta con la Francia lascia qualche segno, soprattutto rispetto all’attesa che si era creata attorno all’appuntamento visti i progressi dell’Italia e le presunte difficoltà dei transalpini.


Pierre Berbizier sintetizza così i motivi della sconfitta:”Quando incontri una squadra n.2 del ranking non puoi permetterti i regali che abbiamo concesso noi.

Abbiamo avuto due calci e due occasioni per altrettante mete che siamo stati bravi a creare, ma non è arrivato neanche un punto.

Viceversa – ha continuato il ct azzurro – abbiamo concesso una meta a Dominici mentre eravamo in possesso dell’ovale e stavamo attaccando.

Non si può permettere alla Francia di giocare sul velluto.”

Perché Troncon non è stato impegato dal primo minuto?:”Perché abbiamo scelto di favorire la continuità con Griffen e dare il tempo Troncon di inserirsi nel sistema.

In ogni caso, non giochiamo per prestazioni individuali ma preferiamo pensare ad una logica di squadra.”

La mischia era annunciata come un possibile punto di forza, cosa non ha funzionato?:”Abbiamo avuto molti problemi nel trovare un equilibrio tra il pack e i tre-quarti, i due reparti hanno giocato in maniera slegata.

Inoltre gli avanti non hanno prodotto un possesso di buona qualità valido per lanciare il gioco della linea arretrata, mettendo in difficoltà tutto il sistema.”

L’Inghilterra ha vinto contro la Scozia, come preparate il prossimo match?:”Ora dobbiamo solo continuare a lavorare senza negativizzare troppo quanto successo oggi, ma analizzando gli errori e cercando di non lavorare per non ripeterli.”

Il capitano Bortolami resta sulla linea del ct:”Quello che ci siamo detti nello spogliatoio deve restare lì.

In questo momento non sarebbe costruttivo pensare solo al negativo, piuttosto dobbiamo lasciarci alle spalle le negatività e pensare alla prossima sfida.”

Piccola nota a margine. Ieri l’Italia non ha perduto solo sul campo, ma anche nell’organizzazione dell’evento.

Ci si lamenta dei mancati lavori di ammodernamento della tribuna stampa e poi si dedicano due file della stessa agli inviti dell’International Board relegando, per esempio, l’inviato del “Guardian” sui gradini, non il massimo dell’ospitalità.

Per non parlare del disponibilissimo Berbizier costretto a fare da interprete in conferenza stampa per la mancanza di un…titolare. La crescita del movimento dovrebbe passare anche per queste cose.


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