L’Australia vince la battaglia di Sidney e continua a sperare

Alla fine di una battaglia ricca di colpi di scena e di episodi da ricordare l’Australia riesce a battere un Sudafrica rigenerato, 20-18 il risultato finale.


Nella serata che permetteva a George Gregan di battere l’ennesimo record – quello delle 56 presenze da capitano dell’Australia appartenente al mito Eales – straordinaria l’intensità del match soprattutto nel secondo tempo, quando il primato nel punteggio ha cambiato quattro volte padrone.

Dopo una partenza favorevole ai Wallabies che fruttava 3 punti all’11’ per un piazzato di Mortlock, il Sudafrica reagiva ma Montgomery falliva una punizione al 17’.

Alla mezz’ora la prima svolta con la meta di Gerrard trasformata da Mortlock con il 10-0 per l’Australia, punteggio con il quale terminava la prima frazione di gioco.

Appassionante il duello in mischia chiusa tra du Randt e “Rodzilla” Blake da una parte e tra Van der Linde e Holmes dall’altra. Le due coppie di piloni davano vita ad una vera e propria partita nella partita, con il prevalere ora dell’una ora dell’altra prima linea.

Nel secondo tempo l’apertura James suonava la carica per i suoi guidando la rimonta degli Springboks prima con un devastante placcaggio su Mortlock, poi realizzando due piazzati per il 6-10 al 48’.

Al 54’ il sorpasso da parte del Sudafrica grazie alla meta di Fourie che approfittava dell’errore di trasmissione tra Palu e Gregan. L’ovale caduto veniva calciato da Du Preez e da Ndugane e Fourie era il più lesto a tuffarsi sul pallone in meta, la trasformazione di James fissava il 10-13.

Mortlock piazzava al 64’ per il 13 pari, ma al 68’ la meta di Montgomery arrivata in capo ad una lunghissima azione dei sudafricani nella metà campo avversaria con ben 12 fasi di gioco, al termine della quale l’estremo del Sudafrica schiacciava in meta sospinto dai compagni Habana e Tiybilika, stabiliva il nuovo sorpasso con il 13-18.

A questo punto Connoly rinvigoriva i suoi con una serie di sostituzioni e il gioco dei padroni di casa se ne giovava.

Era proprio il veterano Rogers entrato da poco in campo a piazzare lo scatto decisivo con il quale realizzava il definitivo vantaggio dei Wallabies al 75’ schiacciando l’ovale sulla bandierina. Mortlock non falliva la decisiva trasformazione che fissava il finale sul 20-18.

Il risultato lascia aperta la possibilità di sognare ancora la vittoria del Tri-Nations per l’Australia qualora batta la Nuova Zelanda ad Auckland alla ripresa del 19 agosto dopo la pausa di metà mese.

Man of the match: Rodney “rodzilla” Blake ha rappresentato la rinascita del pack australiano, dopo i disastri della passata stagione. Il giovane gigante ha saputo tener testa ad un mostro sacro del ruolo come du Randt, finendo il match schiantato dalla fatica ma felice.


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