Domani a Pretoria il Sudafrica gioca per l’orgoglio
Dopo aver vinto matematicamente il Tri-nations la Nuova Zelanda torna a sfruttare il turn-over caro al coach Henry.
Dopo aver vinto matematicamente il Tri-nations la Nuova Zelanda torna a sfruttare il turn-over caro al coach Henry.
Con il punteggio di 34-27 la Nuova Zelanda conquista matematicamente, a tre giornate dalla fine del torneo, il Tri-Nations e la Bledisloe Cup.
Più grave del previsto l’infortunio muscolare per Mauger.
Coach Graham Henry è stato costretto a sostituire anche il primo centro Mauger con Mc Allister dopo che, per scelta, aveva inserito nel XV titolare Isaia Toeava a secondo centro spostando Muliaina ad estremo, nel suo ruolo naturale.
Sabato sul prato di Auckland la Nuova Zelanda cerca il trionfo.
Le dichiarazioni del dopo-partita tradiscono la delusione dei giocatori sudafricani.
“Sapevamo fin dall’inizio che potevamo vincere la partita – ha detto il capitano degli Springboks Smit – e sul campo abbiamo fatto tutto quello che serviva per uscirne vittoriosi, ma non è bastato.”
Alla fine di una battaglia ricca di colpi di scena e di episodi da ricordare l’Australia riesce a battere un Sudafrica rigenerato, 20-18 il risultato finale.
Nella umida sera di Sidney (domani ore 12 italiane, diretta Skysport2) sull’erba del Telstra Stadium non ci sarà spazio per i dubbi:una sola tra Australia e Sudafrica rimarrà in piedi al termine della battaglia.
Rugby siderale. Quella che era stata annunciata come la partita dell’anno ha mantenuto le attese degli appassionati regalando 80′ al massimo livello.
Dopo la bufera della scorsa settimana, gli Springboks possono respirare grazie ad una prestazione decorosa, sebbene sconfitti.
Con un 35-17 frutto dell’enorme abilità di questa squadra nell’interpretare le partite e volgerle a proprio favore, la Nuova Zelanda inibisce la voglia di riscatto del Sudafrica, pure nettamente migliorato rispetto al disastro di Brisbane.