L’Inghilterra passeggia a Roma

Chiude con un’altra dura sconfitta per l’Italrugby l’RBS Sei Nazioni 2014, un deciso passo indietro rispetto all’edizione precedente. L’11-52 con il quale l’Inghilterra passeggia sul prato dell’Olimpico rende un ricordo sbiadito le vittorie dello scorso anno su Francia e Irlanda e la grande prestazione a Londra che ci avevano avvicinato, purtroppo non definitivamente, ai grandi. Alla vigilia della World Cup 2015 suona un agghiacciante campanello d’allarme per il futuro degli azzurri, che devono ritrovare in fretta la rotta per uscire dalla tempesta.

Peccato.

Soprattutto perchè l’Italia ovale la partita fuori dal campo l’ha vinta eccome.

Bastava vedere con quale entusiasmo decine di migliaia di persone hanno partecipato alla grande festa nella cornice unica del Parco del Foro Italico e nel Terzo Tempo Peroni Village, letteralmente preso d’assalto dalla folla festante.

Oltre 15.000 inglesi hanno deciso di godersi una Roma splendida che riceve, in cambio, un indotto di enorme valore per la città senza che questo comporti alcun costo per la collettività in termini di sicurezza.

Il Sei Nazioni, da quando si è trasferito all’Olimpico, è ormai l’evento sportivo di maggiore rilevanza per la Capitale escluso il calcio, come dimostra il sold out da 72.000 biglietti venduti.

Il match è andato come previsto, con l’Inghilterra che tiene il piede premuto sull’acceleratore per tutti gli 80′ visto che si deve giocare la vittoria finale del Torneo con l’Irlanda.

Nei primi minuti la mischia chiusa italiana domina quella inglese e tiene l’Italia in partita guadagnando due calci di punizione che Orquera trasforma in 6 punti al 7′ e al 23′.

In mezzo un piazzato di Farrell e una meta di Mike Brown, uno dei nuovi fuoriclasse del rugby inglese, portano i Leoni di Sua Maestà sul 6-10.

Gli inglesi dominano i cieli in rimessa laterale guadagnando tesori di possesso ben presto tramutati in oro.

Al32′ è Farrell a trovare il buco giusto in capo a un lungo drive nei 22 metri italiani e, due minuti prima dell’intervallo, Brown firma la sua doppietta fissando lo score sul 6-24 all’halftime.

Il secondo tempo si apre con Parisse e compagni che provano a reagire, sfiorado in un paio di occasioni la segnatura, ma al 47′ Brunel ci mette del suo per aumentare la confusione sostituendo entrambi i piloni Aguero e Cittadini con Rizzo e De Marchi.

Al di là del valore assoluto dei giocatori, il ct smonta l’unico fondamentale che funziona, la mischia chiusa, che infatti da lì in avanti sbanda paurosamente perdendo il possesso in quattro occasioni.

Senza l’ultimo pilastro la diga azzurra viene travolta dalla marea bianca che va a segno con Nowell, Vunipola, Tuilagi e Robshow.

L’ultimo ad arrendersi è Sarto, tra le poche note liete del Torneo, che segna la meta della bandiera al 69′ sfruttando al meglio un intercetto.

Finisce 11-52 con gli inglesi in festa e gli italiani a riflettere sul futuro.

ITALIA – INGHILTERRA 11-52
Sabato 15 marzo, ore 13.30 – Stadio Olimpico, Roma
Italia: 15 Luke McLean, 14 Angelo Esposito, 13 Michele Campagnaro, 12 Gonzalo Garcia (74′ Andrea Masi), 11 Leonardo Sarto, 10 Luciano Orquera (44′ Tommaso Allan), 9 Tito Tebaldi (67′ Edoardo Gori), 8 Sergio Parisse, 7 Robert Barbieri, 6 Joshua Furno (56′ Paul Derbyshire, 63′ George Fabio Biagi), 5 Marco Bortolami, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Lorenzo Cittadini (47′ Alberto de Marchi), 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Matias Aguero (47′ Michele Rizzo, 73′ Lorenzo Cittadini)
Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Jack Nowell, 13 Luther Burrell (54′ Manu Tuilagi), 12 Billy Twelvetrees (72′ George Ford), 11 Jonny May, 10 Owen Farrell, 9 Danny Care (67′ Lee Dickson), 8 Ben Morgan, 7 Chris Robshaw, 6 Tom Wood (67′ Tom Johnson), 5 Courtney Lawes, 4 Joe Launchbury (73′ Dave Attwood), 3 David Wilson (73′ Henry Thomas), 2 Dylan Hartley (54′ Tom Youngs), 1 Mako Vunipola
Arbitro: Pascal Gauzère
Marcatori: 7′ cp. Orquera, 11′ cp. Farrell, 13′ m. Brown tr. Farrell, 23′ cp. Orquera, 32′ m. Farrell tr. Farrell, 38′ m. Brown tr. Farrell, 53′ m. Nowell tr. Farrell, 62′ m. Vunipola tr. Farrell, 68′ m. Tuilagi tr. Farrell, 69′ m. Sarto, 80 m. Robshaw tr. Farrell
Cartellini gialli: 51′ Bortolami


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