Eccellenza, brutte sconfitte per le romane

Mannucci contro Milano - foto DAK Giornata nera per le romane la IV del campionato Eccellenza che registra due sconfitte, entrambe pesanti anche se per motivi diversi, per le Fiamme Oro (8-42 dal Mogliano) anche nelle dimensioni, per la Mantovani Lazio per il ripetersi del “morbo giallo” nel senso dei due cartellini presi da Nardi e Panico che hanno condizionato la gara dei laziali. Hanno cominciato sabato i Cremisi che in casa, dopo un primo tempo accettabile nella prestazione e terminato 3-10, sono stati protagonisti di un vero e proprio crollo.

Il risultato finale non lascia spazio a dubbi e apre una serie di inquietanti interrogativi – impensabili all’inizio del torneo – sul prosieguo della stagione delle Fiamme Oro che paiono destinate a lottare per non retrocedere.

Ancora peggiore, se rapportata alle ambizioni iniziali, la situazione in casa della Lazio Rugby 1927.

In estate la società ha costruito una squadra interessante piena di talento, gioventù e prospettiva puntando a un salto di qualità in grado di lanciare le Aquile del rugby verso la zona play-off ma, dopo quattro giornate, appare evidente che la squadra debba vincere la partita più difficile, quella contro se stessa.

I ragazzi di Jimenez e De Angelis, infatti, non riescono a scrollarsi di dosso il problema della disciplina continuando a collezionare un paio di cartellini gialli a partita che ne condizionano i risultati.

Così è stato anche a S. Donà dove, contro una squadra oggettivamente modesta dal punto di vista tecnico, i biancocelesti hanno messo in scena un copione già visto.

Comodamente in vantaggio fino al 68′(!) dopo le mete di Rubini e Mannucci (la 100° con la maglia laziale per il capitano) venute da situazioni ampiamente previste dal piano di gioco predisposto dai coach laziali, i giocatori laziali subivano il consueto black out dopo il giallo a Nardi, seguito da quello a Panico.

I padroni di casa avevano l’unico merito di sfruttare questa occasione marcando una meta al 68′ con Sala e un’altra all’80′ con Rorato portando a casa il bel bottino di 4 punti a zero.

Difficile pensare a un campionato di vertice per la Lazio con queste evidenti lacune caratteriali.

FIAMME ORO RUGBY v MARCHIOL MOGLIANO:  8-42 (3-10)

Marcatori: 5′ cp Benetti (3-0), 29′ cp Canale (3-3), 46′ m Swanepoel tr Canale (3-10); s.t.: 2′ cp Canale (3-13), 6′ cp Canale (3-16), 11′ m E. Candiago tr Canale (3-23), 17′ m Cerioni tr Canale (3-30), 29′ m Galon tr Galon (3-37), 33′ m Massaro (8-37), 34′ m Endrizzi (8-42)

Fiamme Oro Rugby: Mariani; De Gaspari, Sapuppo, Forcucci (7′ st Massaro), Andreucci; Canna (7′ st Marinaro), Benetti; Balsemin (21′ st Favaro), Zitelli, Vedrani (10′ st – 15′ st Suaria); Santelli (37′ pt Mammana), Sutto; Duca (4′ st Pettinari), Cerqua (39′ pt – 42′ pt Viceré), Cocivera (36′ st Suaria).
A disp.: Boarato
all. Pasquale Presutti

Marchiol Mogliano: V. Candiago; Onori, E. Ceccato (38′ pt Padovani), Cerioni, Galon; A. Canale (25′ st Endrizzi), Lucchese; E.Candiago, Barbini (20′ st Guarducci), Swanepoel (9′ st Corbanese); Maso, Pavanello; Allori (10′ st – 15′ st e 25′ st – 33′ st Meggetto), Gianesini (10′ st Costa Repetto), A. Ceccato.
all. Umberto Casellato

arb. Bertelli (Ferrara)
g.d.l. Passacantando (L’Aquila), Radetich (Napoli)
quarto uomo Casciello (Napoli)

Cartellini:
gialli 20′ pt Galon, 30′ pt Cerioni, 5′ st Cocivera, 41′ st Guarducci. Rosso16’ st Andreucci

Man of the match: Edoardo Candiago
Calciatori: Benetti 1/6; Canale 6/6, Galon 1/2.
Note: Giornata nuvolosa e ventosa, 250 spettatori ca
Punti conquistati in classifica: FFOO  0 – Mogliano 5

 

San Donà di Piave – Stadio “ Mario e Romolo Pacifici” – domenica 28 Ottobre ore 15.00
Trofeo Eccellenza, IV giornata
  M-THREE SAN DONA’ vs MANTOVANI LAZIO 21- 13  (7-13)

Marcatori: p.t.: 16′ m. Kudin (5-0); 16′ tr Mucelli (7-0); 20′ cp Gerber (7-3); 22′ m. Rubini (7-8);  42′ m. Mannucci (7-13).
s.t: 68′ m. Sala (12-13); 68′ tr Bacchin Enrico (14-13); 79′ m. Rorato (19-13); 79′ tr Bacchin Enrico (21-13). 

M-Three San Donà:  Secco ( 63′ Bacchin E.), Damo, Flynn, Iovu, Sartoretto, Dotta, Mucelli (63′ Rorato), Molitika, Birchall, Di Maggio, Lobberts, Sala, Pesce (41′ Filippetto), Kudin, Cendron (41′Zanusso L.). all: Jason Wright, Mauro Dal Sie

Lazio: Gerber, Sepe, Bisegni, Manu, Tartaglia, Rubini (72′ Bruni), Canale, Ventricelli, Mannucci, Riccioli (Zanini),   Keogh (Nitoglia), Nardi, Young, Fabiani (75′ Lorenzini), Panico (56′ Peppoli).All: Jimenez

Arbitro: Pennè (Milano)
g.d.l. Russo (Milano), Borsetto (Rovigo)
quarto uomo: Sibillin (Treviso) 
Cartellini: giallo: 56′ Nardi, 65′ Mannucci.
Man of the macht: Molitika Maama 
Calciatori: Mucelli 1/3; Bacchin E. 2/2; Gerber 1/5
Note: Campo pesante e vento gelido. Spettatori 300 ca.
Punti conquistati in classifica: M-Three San Donà 4 – Lazio 0

Eccellenza – IV Giornata

Rugby Reggio – Rugby Viadana 03 – 24  (0-5)
Fiamme Oro Roma – Marchiol Mogliano 08 – 42  (0-5)
Cammi Calvisano – Crociati Rfc 36 – 10  (5-0)
Vea- femi Cz Rovigo Delta – Estra I Cavalieri Prato 16 – 09  (4-1)
L’Aquila Rugby – Petrarca Padova 03 – 32  (0-5)
M-Three San Donà – Mantovani Lazio 21-13 (4-0)

Classifica:
Rugby Viadana punti 20; Cammi Calvisano punti 19; Petrarca Padova punti 18;  Estra I Cavalieri Prato punti 16, Marchiol Mogliano punti 14; Vea Femi Cz Rovigo Delta punti 13; S. Donà 9 ; Mantovani Lazio punti 6;  L’Aquila Rugby e Fiamme Oro Roma punti 1; Rugby Reggio e Crociati Rfc punti 0.

Prossimo turno 3/4 Novembre 2012 
Marchiol Mogliano – Vea-Femi cz Rovigo delta; Rugby Viadana – L’aquila Rugby; Crociati Rfc – Mantovani Lazio; petrarca Padova – M-Three San Donà; Estra I Cavalieri Prato – Cammi Calvisano; Fiamme Oro Roma – Rugby Reggio.


4 Responses to “Eccellenza, brutte sconfitte per le romane”

  • alessandro masetti Says:

    Alessandro ma è stato espulso Sami o come sembrerebbe Mannucci

  • Alessandro Says:

    No è stato espulso Sami Panico, poi quando è entrato Pepoli alla prima mischia chiusa è uscito Mannucci. I tabellini forniti dagli uffici stampa delle squadre di casa sono spesso incompleti e imprecisi, mi spiace e me ne scuso. Grazie per l’intervento!

  • freddy Says:

    Ciao Sandro, seguo sempre il tuo blog con grande interesse e ti faccio i complimenti per la tempestività con cui riporti le notizie sulla palla ovale romana e non solo.
    Sto seguendo la lazio rugby, una squadra in caduta libera e vorrei esprimere alcune considerazioni.
    Innanzitutto cosa ti ha spinto ad intraprendere il ruolo di direttore sportivo della squadra laziale?Ciò che non capisco è perche si è voluto invertire la marcia mettendo da parte molti dei giocatori che hanno sempre giocato negli anni passati(rota,cannone,giacmoetti, bonavolonta piccolo e grande, s.bruni , gargiullo. La squadra l’anno scorso non giocava certo un rugby spettacolare ma si è classificata sesta gettando punti preziosi che avrebbe meritato. Il problema principale a mio modesto avviso lo si può trovare nella guida tecnica, assolutamente non all’altezza, l anno scorso ci si è affidati agli avanti che in molte occasioni hanno messo sotto i rispettivi avversari grazie alle seconde linee(forse tra le migliori del campionato)e ai piloni, specialmente Ryan, prospetto da categoria superiora.Non capivo i proclami ad inizio stagione, leggevo che la lazio era si era rafforzata enormemente ma non mi trovavo d’accordo.Tu che ormai conosci i ragazzi alla perfezione ci puoi dire quali sono i piani? si punta ancora ai playoff?Confrontavo i dati dello scorso campionato e mi è balzato agli occhi il fatto che la lazio si trova a 6 punti mentre un anno fa ne aveva conquistati 7 mantenendo la propria imbattibiltà casalinga sino a quel punto. La mia non è una critica ma ti scrivo con la speranza di ricevere spiegazioni al riguardo. Un abbraccio forte sandri’ e forza lazio mantovani rugby

  • Alessandro Says:

    Caro Freddy, grazie per il tuo intervento!
    Perdona il ritardo nella risposta ma alcuni problemi personali e molteplici impegni di lavoro non lo hanno consentito finora.
    Provo a rispondere andando per ordine rispetto ai tuoi quesiti.
    Ho accettato l’offerta del presidente Alfredo Biagini di ricoprire l’incarico di direttore sportivo della Lazio Rugby 1927 per un duplice ordine di motivi : professionali e affettivi.
    Da molti anni seguo il rugby da giornalista dopo averlo solo sfiorato da atleta e in tarda età agonistica (molti sanno che il “meglio” della mia carriera sportiva da atleta l’ho speso nel football americano) . Poi ho lavorato alla candidatura in Celtic League dei Praetoriani Roma e ho collaborato in quei frangenti anche con la dirigenza della Rugby Roma. La mia formazione e le mie competenze sono sempre state a disposizione del rugby e il progetto propostomi dalla Lazio Rugby 1927 mi è parso da subito sano e di grande prospettiva. Peraltro, e passo al secondo livello di coinvolgimento, sono cresciuto in una famiglia laziale (nel senso più alto del termine, quello legato all’ideale sportivo della polisportiva) e poter dare un contributo a una delle sezioni più gloriose è stato un richiamo irresistibile.
    Rispetto alle cose che dici circa la costruzione della squadra ti rispondo che la Lazio ha alcune linee guida che l’hanno ispirata. La prima è che la Lazio non trattiene mai i giocatori che decidono di andare via, per qualsiasi motivo (non credono più nel progetto tecnico, trovano ingaggi superiori, preferiscono fare esperienze diverse. etc.) . i giocatori che sono andati via (per esempio Cannone) hanno trovato sistemazioni che li attraevano di più. poi vi sono delle scelte tecniche che la Lazio ha tutto il diritto di pensare e mettere in pratica. A queste appartiene il tentativo (ben lungi dall’essere fallito…) di migliorare il livello tecnico della mediana con l’arrivo di giocatori con un vissuto rugbisitco di livello. I riferimenti a Bruni e e Bonavolontà non li comprendo. Bonavolontà ha giocato titolare nella vittoria di oggi a Parma, mentre Bruni è spesso entrato in campo dalla panchina avendo molti minuti a disposizione per dimostrare il proprio valore, e continuerà ad averne. Perchè non citare altri giovani provenienti dal vivaio che sono titolari pressochè inamovibili (per esempio Colabianchi e Fabiani)? Non esistono preclusioni nei confronti di alcuno, c’è solo l’esigenza, come è nel dovere di ogni organizzazione sportiva, di crescere e spostare l’asticella verso l’alto. Poi, come è ovvio, possiamo tutti sbagliare ma, consentimi, facciamo i conti a fine stagione. Ti assicuro che sarò il primo a trarre le dovute conseguenze di un eventuale fallimento. Per ora, abbiamo il dovere di combattere per ottenere il massimo. Continua a seguirci e a sostenerci, ne abbiamo bisogno!
    Grazie e a presto,
    Alessandro Fusco

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