Amlin Challenge Cup, la Roma comincia a Bayonne

Gagiano, n.8 della Rugby Roma - foto Fama La Futura Park Rugby Roma colleziona domani a Bayonne (ore 19.30,stadio Jean Dauger) la sua settima apparizione europea nella Amlin Challenge Cup 2009. La partecipazione alla seconda coppa continentale è arrivata per i bianconeri dopo la rinuncia del Calvisano che ha portato Roma al sesto posto nella classifica finale del Super10 2008.

La squadra arriva al doppio incontro europeo – sabato 17 al Tre Fontane saranno di scena i London Wasps – dopo una partenza in campionato controversa.

L’ultimo posto attuale è figlio di diverse situazioni.

 Errori di mercato (Todeschini lasciato andare via con troppa fretta, l’acquisto di Skeen, etc.) e di organizzazione (preparazione incompleta con poche amichevoli)e divesi infortuni hanno complicato il lavoro del duo Pratichetti-Fortunato che, in ogni caso, ha avuto il merito di acciuffare una importante vittoria sul Prato.

Il severo impegno di Coppa, dunque, appesantisce una situazione non facile.

Bayonne è la città che ha dato origine alle “baionette” da quando, a metà del XVII secolo, i contadini in lotta con i baroni legarono i coltelli da caccia in cima ai moschetti una volta esaurite le munizioni.

 La squadra della città pirenaica conserva lo stesso spirito combattivo.

Fondata nel 1904, ha nel suo palmarès tre titoli, l’ultimo nel 1943.

Oggi il team è nella seconda metà della classifica del Top 14 ma annovera giocatori internazionali tra i quali gli Azzurri Perugini e Gower, oltre a Ross Filipo e Remy Martin, l’impegno per i bianconeri è davvero proibitivo.

 Alla Roma, che ha lasciato nella Capitale Toniolatti, Boscolo, D’Apice e Valcastelli, si può chiedere solo di fare una buona figura e di non farsi troppo male.

Questa la formazione: Gauthier;Manozzi, Raineri, Freschi, Rotella;Skeen, Casasanta;Gagiano, Damiani, Giusti; Bernabò,German;Paoletti, Martino, Vigne Donati.


One Response to “Amlin Challenge Cup, la Roma comincia a Bayonne”

  • Francesco Says:

    Analisi ineccepibile.
    Tra le ragioni dell’ultimo posto aggiungerei l’aver affrontato tutte le squadre migliori nelle prime cinque giornate.
    Il problema, semmai, è che Roma doveva essere in quella fascia e con le quattro probabili semifinaliste ha raggranellato un punto.

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