C’era una volta la Conquista…

Bortolami contrasta O'Connell C’era una volta la Conquista. Non è il titolo di una serie dedicata al Far West, né quello di una nuova soap della tv. Nel rugby con il termine “conquista” si indica un fondamentale essenziale per ciascuna squadra, la presa di possesso dell’ovale che può avvenire attraverso fasi dinamiche ma, soprattutto, nella fasi statiche come mischia ordinata e rimessa laterale. Ebbene, fino a qualche tempo fa l’Italia era una delle migliori squadre, anche a paragone delle prime del mondo, in queste fasi.

 La mischia ordinata azzurra è stata temuta e rispettata perfino dagli All Blacks, nelle rimesse laterali Bortolami e compagni la facevano sotto al naso agli specialisti di tutto il mondo.

Alla luce delle prime due partite del Sei Nazioni non è più così.

In molti hanno indicato nelle nuove regole che hanno depotenziato, di fatto, la rolling maul il problema più grave per gli Azzurri di Mallett, e l’argomentazione è valida soprattutto in chiave offensiva.

Non a caso nella passata edizione del Torneo Castrogiovanni, un pilone, fu il metaman italiano marcando tre mete da quella situazione di gioco.

Ma i numeri dicono anche altro.

 Dieci rimesse laterali perdute nei due match con Inghilterra e Irlanda, ben sette calci di punizione a sfavore in mischia chiusa contro i Verdi di O’Driscoll, è abbastanza per parlare di inversione di tendenza.

Soprattutto se si considera che la maggior parte delle rimesse perdute erano in zona d’attacco.

Il risultato? Per esempio, il secondo tempo di Italia-Irlanda nel quale il possesso dell’ovale è stato sempre degli ospiti e Parisse e compagni hanno potuto solo difendere.

Difficile riuscire a costruire gioco se l’ovale è sempre nelle mani degli altri.

Inoltre, gli Azzurri “regalano” molti turn-over da proprio possesso e i problemi non mancano nemmeno sui punti d’incontro, nei quali impegniamo troppi uomini e fatichiamo a mantenere l’ovale.

In una partita come quella che si profila oggi contro la Scozia, squadra più fisica che tecnica, la conquista e il possesso saranno fondamentali per il risultato finale.

Gli Azzurri hanno lavorato duro insieme con lo staff in questi giorni per rimediare.

Piuttosto, e lo diciamo prima della partita, non convince fino in fondo la scelta di Mallett di schierare Marcato estremo e McLean (abitualmente estremo nel Calvisano) apertura, soprattutto in chiave psicologica.

 Marcato si sentiva finalmente padrone del ruolo di mediano di apertura, ora cosa dovrebbe pensare?

Mallett ha promesso novità tattiche, speriamo funzioni.


3 Responses to “C’era una volta la Conquista…”

  • Marco Says:

    Alessandro volevo ringraziarti per questo articolo che come del resto anche gli altri è esaustivo e competente. Complimenti. Anche perche non tutti sono nati con la palla ovale in braccio ma si sono avvicinati a questo affascinante sport solamente da poco. Grazie ancora.

  • Alessandro Says:

    Grazie a te Marco, per me è un piacere. Apprezzo il tuo intervento, continua a seguirci, a presto!

  • Dario Says:

    Alessandro, ho scoperto solo oggi il tuo blog mentre cercavo notizie su Chris Burton (che sembra aver fatto una bella gara con la nostra nazionale “A” contro la Scozia).
    Complimenti per gli articoli dettagliati e le analisi competenti. Davvero!
    Riuscirà a risorgere la nostra povera Italia da questo periodo nero? Io ci spero!
    Purtroppo per quello che stiamo vedendo in questo 6nations la sofferenza è veramente tanta.
    Intanto io sarò a Roma il 21/03 a sostenere gli Azzurri contro la Francia. Comunque vada sarò con loro e li sosterrò!
    Saluti, Dario

Leave a Reply