Serie A, le romane si danno appuntamento ai play-off

Francesio-foto GiulianiIl rugby romano saluta il 2007 e corre verso un 2008 pieno di promesse. Nei due gironi della rinnovata serie A le squadre delle capitale hanno già posto una seria ipoteca sulla partecipazione ai play-off della primavera prossima. Nel primo girone di merito, equilibratissimo ed incerto, la Futura Park Rugby Roma ha chiuso l’anno all’inseguimento de L’Aquila, prima, con la sesta vittoria consecutiva colta sul difficile campo di S. Donà, dopo aver espugnato Udine la settimana precedente.


Ci si attendevano risposte dalla doppia trasferta che precede lo scontro al vertice del prossimo 13 gennaio al Tre Fontane contro L’Aquila, i bianconeri di Bordon ne hanno fornite.

Nelle ultime giornate la Roma ha mostrato miglioramenti progressivi soprattutto nel pack, le cui certezze nella conquista dell’ovale possono esaltare una linea di tre-quarti da categoria superiore.

Ottimo Francesio nella finalizzazione, 8 mete fin qui per l’ex-azzurro, in grande forma è apparso Max Freschi in attesa del recupero, probabilmente in tempo utile per il big-match, dell’apertura Anversa.

Nel secondo girone la Mantovani Lazio ha saldamente nelle mani il primo posto con 50 punti e la miglior difesa avendo, peraltro, mostrato una disposizione al gioco difficile da vedere a questi livelli.

Nel lavoro del nuovo coach Eugenio si sono esaltati i giovani talenti nati nel vivaio biancoceleste, inquadrati dall’esperienza dei veterani giunti in estate.

De Angelis, Diaz, Jimenez e O’Riordan hanno dato consistenza all’entusiasmo e alla freschezza dei vari Valcastelli, Sepe, Gargiullo, Garfagnoli e molti altri.

Decisiva la capacità di Eugenio di coinvolgere nel progetto un largo numero di giocatori con un uso della panchina, a volte forzato, ma fruttuoso.

Interessante l’esperimento di Gargiullo all’apertura, ciò che consente a Sulpis di esaltare le proprie doti di finalizzatore giostrando da tre-quarti centro.

Con la continuità garantita dalla vecchia guardia guidata da Livraghi e Mannucci, la Lazio vola verso una primavera da favola.


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