L’Accademia ricorre al TAR. Campionati in pericolo?

Sulla scia di quanto avviene per altre discipline, anche l’estate del rugby rischia di trascorrere tra ricorsi e carte bollate. Il caso in questione riguarda l’appena concluso campionato di serie B e potrebbe sconvolgere lo sviluppo della stagione dell’intero movimento. La storia vede protagoniste tre società. L’Aisico Accademia Roma ed il Colleferro come parti lese e la seconda squadra del Benetton Treviso come sospetta di comportamenti al di fuori delle regole.


Il regolamento federale prevede l’obbligo per le società partecipanti ai campionati seniores di avere un settore giovanile, requisito mancante ai trevigiani.

La questione sembrava risolta allorché la squadra B della Benetton rendeva noto un accordo in tal senso con il Rugby Trieste.

A quel punto la Federazione concedeva una deroga con la condizione che il Benetton giocasse le partite casalinghe su un campo omologato della provincia di Trieste, cosa mai avvenuta.

Ciononostante, i risultati ottenuti in campionato sono stati omologati lo stesso e, per sovrammercato, il 13 aprile venivano concesse in gran segreto un’ulteriore deroga da parte della FIR e la conseguente possibilità di disputare i play-off per il Treviso come prima classificata del proprio girone.

Il 10 maggio, prima della disputa dei play-off, il Colleferro- che in seguito verrà sconfitto proprio dal Treviso-presenta un ricorso in FIR che ancora non ha ricevuto risposta:”Sono profondamente deluso- ha spiegato il presidente dimissionario Tucci – perché ho sempre creduto nei valori del rugby.

Per questo aspetto ancora una risposta dalla Federazione, nel cui seno vogliamo restare.

Certo, è difficile fare una squadra quando a questo punto del mese ancora non sappiamo in quale campionato giocheremo.”

L’Accademia, invece, ha scelto il ricorso al TAR con la richiesta del blocco dei campionati.

Il presidente Altea, anch’egli dimissionario per protesta, ha intenzione di difendere fino in fondo la causa della sua squadra, sconfitta ai play-off dal Cus Padova classificatosi nel girone alle spalle del Benetton:”Troppe cose hanno favorito i trevigiani.

Sopportare in silenzio un tale trattamento è impossibile.

Del resto – ha continuato Altea -, è piuttosto singolare che, al di là dei torti e delle ragioni, la Federazione non abbia ancora preso una posizione ufficiale su un caso che potrebbe avere conseguenze piuttosto pesanti.

Anche per noi appare difficile in questo momento pensare di costruire una squadra essendo il futuro dei campionati ancora in bilico, ci aspettiamo giustizia.”

Il caso non sembra destinato a passare senza conseguenze per il rugby italiano.

Le prossime scadenze saranno quelle del Consiglio Federale del 13 luglio e l’Udienza di sospensiva del TAR del 19 dello stesso mese.

La palla passa ora alla carte bollate in attesa che la Federazione si pronunci.


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