Il piede di Paterson demolisce il Galles

Gli Highlanders di Frank Hadden reagiscono subito alla sconfitta della settimana scorsa contro l’Inghilterra respingendo l’assalto dei Dragoni del Galles alla fortezza di Murrayfield. Il risultato di 21-9 è figlio di un match giocato nel fango e risolto dai calci di Paterson, il capitano scozzese dirottato all’ala per far posto a Godman all’apertura, autore di tutti i punti degli uomini del cardo.


Dall’altra parte ha risposto il solo Stephen Jones, i cui tre calci poco hanno potuto per il risultato finale.

Gli scozzesi hanno difeso ferocemente opponendo una pressione insopportabile ai tentativi gallesi di gioco alla mano, generosi ma slegati e inconcludenti.

Il Galles, che ieri schierava ben sei giocatori con lo stesso cognome Jones, non riusciva a concretizzare il possesso lasciando buon gioco ai guastatori scozzesi che distruggevano le trame dei rossi di Gareth Jenkins.

Il Galles con questa sconfitta apre una crisi che potrebbe divenire profonda, mentre la Scozia mantiene l’imbattibilità del proprio campo sul quale si misureranno gli azzurri di Berbizier il prossimo 24 febbraio.

Oggi a Dublino (diretta tv su La7, ore 16) il Croke Park riapre al rugby dopo 86 anni con un confronto che promette di essere decisivo per le sorti del Torneo.

L’Irlanda orfana di O’Driscoll infortunato ospiterà la Francia che ha espugnato il Flaminio in un match che vede di fronte due delle formazioni più in forma del pianeta.

Il fattore campo potrebbe giocare un ruolo determinante, anche se i galletti hanno ricevuto una robusta iniezione di fiducia dopo l’affermazione a Roma.

Per l’Irlanda l’altra assenza del mediano di mischia Peter Stringer potrebbe pesare più del lecito, anche se il suo sostituto Isaac Boss ha dato ampie garanzie nei test novembrini.

Un rientro importante tra i verdi padroni di casa è quello di Shane Horgan, il gigantesco back capace di distruggere qualsiasi linea difensiva.

Al Croke Park si deciderà molto del Sei Nazioni 2007.


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